Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, R-Esistenze

La grassofobia è sistemica

Lei scrive:

Ciao Eretica.

Ritorno dopo aver pensato a lungo sulla campagna che stai/state portando avanti in pagina. Su quale elemento è stato fonte di disagio e, ammetto, di irritazione per me. Ho visto il tuo ultimo post sul maternage, su quelle parole di condiscendente e benevolo consiglio elargite da chi, un corpo anomalo, magari non ce l’ha. Non ci convive, semmai l’abbia avuto. Non deve fare i conti ogni giorno con un’immagine di sé riflessa allo specchio che le ricorda quanto, nel caso specifico di una persona grassa, quel grasso che straripa dai tessuti, che riempie la pelle fino al trabocco, costituisca un’anormalità rispetto al corpo normato che genera l’altrui ribrezzo, schifo, ripudio, e l’oppressione che ne consegue è al tempo stesso causa di quegli stessi sentimenti. Un circolo senza fine.

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Personale/Politico, Salute Mentale

Disturbi alimentari: una questione di genere

fatto qualche ricerca. Statistiche, dal 2019 al 2022 secondo fonti dell’OMS in italia i disturbi alimentari sono passati da 600.000 a 3.000.000.

questi solo quelli documentabili in luoghi in cui ci sono strutture funzionanti. più del 90% delle persone affette da disturbi alimentari è donna. sessismo e body shaming stimolano o aggravano il problema. la questione di genere non viene considerata e neppure un’educazione al rispetto dei generi viene pensata come prevenzione contro tali disturbi e il sui.ci.di.o che spesso diventa la richiesta d’aiuto di chi non sa dire che ha questo problema. la pandemia ha aggravato tutto, restare chiuse non ci ha fatto bene, lo dico per esperienza personale ma aggrava situazioni già gravi.

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Autodeterminazione, Personale/Politico, R-Esistenze

#bodyliberationfront: il mio corpo

Questa ero io prima della pandemia e della clausura totale per tre anni di seguito. Avevo partecipato anonimamente alla campagna #bodyliberationfront e #nobodyshaming (trovate tutto sul blog) per incoraggiare me stessa e tutte a svelarci senza sentirci sole, con i nostri corpi che possono piacerci o meno, con i chili e le cicatrici che viviamo male, con il passsato che ci ricorda come eravamo e il presente che non riusciamo ad accettare, non io per lo meno, non in quel momento e tantomeno oggi con una decina di chili in più accumulati in clausura e che mi danno un aspetto da signora anziana che cammina curva, puntellandomi ovunque per trovare supporto fisico. Pesavo poco, per la mia altezza, mi sono massacrata di esercizio fisico per tenere il conto delle calorie e così sfuggivo alle conseguenze di digiuni e abbuffate. Compensavo la bulimia. Temevo meno si vedesse il frutto dei disturbi alimentari e mi sentivo comunque non benissimo con il mio corpo.

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Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Il Femminismo secondo la Depressa Sobria, Personale/Politico, R-Esistenze

Bodyshaming

Una delle pratiche più odiose messe in circolo da uomini con la clava e relative consorti è quella del bodyshaming. Letteralmente vuol dire vergognati del tuo corpo. Dunque ogni volta che qualcuno vi importuna e fa delle battutacce per disprezzare il vostro aspetto fisico sta usando una forma di molestia che può riferirsi a tutto ciò che non corrisponde con il modello estetico imposto dalla maggioranza o particolarmente gradito al o alla idiota che vi disprezza. Il modello estetico cui certa gentaglia fa riferimento prescinde dal fatto che voi siate sane, debilitate, qualunque cosa. Loro disprezzano tutto quello che nella loro testa suona come anormale. L’influenza dei media nel creare un immaginario normativo per i corpi di ciascuna di noi è enorme. Tant’è che l’idiota di turno disprezza spesso una donna che potrebbe perfino somigliare a sua madre o sua sorella o alla sua fidanzata. L’importante è dar fiato alla bocca o metter mano alla tastiera, cosa che rende il web una giungla nella quale spesso si è più soggette ad aggressioni di haters che si nascondono dietro nickname e schermi per schernire con tutto l’odio che hanno in corpo e in testa.

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Antisessismo, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze

Le mie insicurezze sul mio corpo? Colpa del sessismo. Colpa dei maschilisti!

Lei scrive:

Le varie fasi della mia vita, con i vari cambiamenti del mio aspetto sono sempre state caratterizzate dai giudizi altrui. Vorrei riassumerli, con rabbia, perché è quella che mi porto dentro da molto tempo. Potremmo tutte stare bene con noi stesse se solo certa gente decidesse di tacere.

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Antifascismo, Antirazzismo, Antisessismo, Comunicazione, Critica femminista, R-Esistenze

Le gogne sessiste di #Salvini: perché temi la cultura della resistenza partigiana?

Fischia il vento è una canzone partigiana che può apparire minacciosa solo se ammetti di essere un fascista in guerra per opprimere i popoli con le tue leggi fanatiche e razziste. Sei un fascista tu? Se dici di no allora quella è e resta solo una canzone partigiana, orgoglio di questa nazione, in ricordo di persone che si sono battute e sono morte anche per dare libertà a quelli come te. Come poi usi quella libertà è affare tuo. Ma che peccato però.

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Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Recensioni

Dirty Dancing remake: ecco perché mi è piaciuto

::Avviso Spoiler::

Girovagando per la rete trovo una polemica livorosa, insulti – fat shaming – alla protagonista del remake, tasso di gradimento sotto i piedi perché lei è più rotonda dell’originale. Abigail Breslin è un’attrice strepitosa, la adoro fin da quando, lei bambina, interpretò Little Miss Sunshine, film indipendente in cui si mettono a nudo le bruttezze perverse dei concorsi di miss dedicati a bambine che vengono truccate e invitate a muoversi da adulte estremamente erotizzate.

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Antisessismo, Autodeterminazione, Comunicazione, Critica femminista

Pubblicità inversa: invogliare all’acquisto di un prodotto dimagrante parlandone male

In realtà ne parla fin troppo bene. Il sito ve lo linko in anoym perché è puro spam. Almeno non ci guadagna nessuno. Rivolgersi alle donne grasse mostrando risultati anoressici. Il prodotto sarebbe talmente efficace che a distanza di poche settimane, tra i commenti di recensione positiva, oltreché poco credibili, qualcuna dice di aver perso decine di chili ottenendo una muscolatura perfetta. Guardare le foto per credere.

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Antisessismo, La posta di Eretica, Personale/Politico, Storie

Il machismo che fa male agli uomini

Lui scrive:

“Voglio restare anonimo, e raccontare la mia storia come fanno tante persone su questo blog che seguo giornalmente da almeno due anni. Sono un uomo di 26 anni (si, mi definisco ‘uomo’ anche se a 26 noi tutt* siamo considerati ragazzini) e ho modellato la mia vita cercando di essere qualcun altro, facendo fuggire persone che a me tenevano, ma anche persone che non mi amavano affatto.

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Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Precarietà, R-Esistenze

#NoBodyShaming #BodyLiberationFront: per le cure servono soldi. Oltre al sessismo c’è una questione di classe!

Volevo proporvi una riflessione che sta in mezzo alla campagna body liberation front. non un bilancio perché ancora molte sono le adesioni e foto e storie da pubblicare. Come avete potuto leggere la questione dei corpi coinvolge tutte e in ogni storia si rivela un profondo disagio che ha a che fare col proprio corpo, la mancata accettazione di esso, il rapporto anestetizzante e ossessivo compulsivo con il cibo, con i disturbi delle alimentazioni, la depressione, l’autolesionismo, i tentativi di suicidio, la chirurgia bariatrica per sedare la fame e le operazioni di chirurgia riparativa per togliere la pelle in eccesso.

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Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie

Il mio corpo è una prigione

Lei scrive:

Il mio corpo è una prigione. Qualcuno mi ci ha rinchiuso dentro. A furia di commenti di parenti impiccioni e che volevano ferire, o di quelli dei passanti e di chiunque pensi di avere il patentino per fare il giudice di commissione per miss italia. E non mi dite che non è sessismo e che non ci sia una responsabilità morale forte del maschilismo. Io non vado in giro a dire a un uomo che incontro per strada che me lo farei, il suo pene è piccolo o abbondante, che ha una faccia brutta o che ha la pancia da ciccione. Non lo vedo fare neppure ad altre donne. Noi siamo quelle in passerella, sempre, anche se non lo abbiamo scelto. Noi siamo le eterne prescelte per questa gara di bontà fisica secondo i canoni estetici imposti che ti fanno sentire sempre sbagliata rispetto a molte altre.

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Antisessismo, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie Queer

La ragazza “perfetta” risponde a chi la insulta (noi siamo con te!)

La ragazza troppo bella per poter prendere parte alla nostra campagna contro il body shaming ha deciso di rispondere a chi l’ha insultata e l’ha trattata con una perfidia senza pari. Di questo avevo parlato ieri qui. Ecco la sua risposta. Continua a leggere “La ragazza “perfetta” risponde a chi la insulta (noi siamo con te!)”

Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Personale/Politico, R-Esistenze, Violenza

#BodyLiberationFront: se l’odio degli/delle idiote fa male a chi vorrebbe non nascondersi

Ci risiamo. Era già successo. Vi rinfresco la memoria. In un’altra occasione, per una campagna di liberazione del corpo, accadde più o meno quello che è successo oggi sulla pagina facebook. Una ragazza, come molte altre, posta la propria storia e la propria foto. Ce/ve la consegna pensando di poter ottenere supporto, sorellanza, solidarietà. Invece gente che passa dalla pagina l’ha usata per sfogare i due minuti d’odio con queste pretestuose e insultanti argomentazioni:

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Non sono “pippe mentali”. L’abc femminista spiegato ai/alle newbies

Sulla pagina facebook è ricominciata la campagna body liberation front. Ciascuna invia una foto della parte di se’ che non preferisce o di cui va fiera e ci racconta quel che significa per lei. Quali stati d’animo sono legati all’essere magre, sovrappeso, troppo chiare di carnagione o con cellulite, smagliature, cicatrici e tutto quel che fa sentire ciascuna delle persone che si raccontano non a proprio agio con se stesse.

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L’insulto è un atto politico

da Comune-Info.Net

Maria Galindo, femminista del Collettivo Mujeres Creando, è di certo tra le donne che hanno ricevuto più insulti nel mondo. La sua lunga e coraggiosa attività creativa, in un paese tutt’altro che facile come la Bolivia, è sempre stata segnata da azioni dirompenti e provocatorie nei confronti del dominio maschile e dell’ipocrisia dello Stato e della Chiesa cattolica. È dunque in primo luogo l’esperienza che la spinge a riflettere sulle possibilità concrete di neutralizzare la portata e la valenza politica di comportamenti – quasi sempre ispirati dalla debolezza, dall’incapacità di confronto e dalla frustrazione – che però acquisiscono efficacia solo nel momento in cui fanno male. Quando l’insulto incontra indifferenza o ironia, perde invece ogni possibilità di umiliare o di screditare la persona che lo subisce. Per questo ridere di un insulto che ci viene diretto non è solo un segno di forza ma un atto politico che afferma una grande e bella libertà Continua a leggere “L’insulto è un atto politico”