
Dal mio ultimo libricino, Sangue Pazzo, ecco un estratto:
“Qualunque sia l’opinione degli altri sulla depressione io posso dire che una persona depressa è ancora viva, resta lì da qualche parte, continua ad esistere e ha il diritto di essere considerata come un’identità con una propria storia, un proprio vissuto. Da persona depressa non ho smesso di credere nelle idee in cui credevo prima, non ho smesso di essere di sinistra e femminista. Non ho smesso di avere dubbi e non ho smesso di usare il mio senso critico. Una persona depressa ha diritto ad autorappresentarsi, ad esprimere la propria opinione e a raccontarsi. Io non sono soltanto una persona che soffre di una malattia mentale. Non è questo che mi caratterizza. Non è questo che fa di me quella che sono.
La depressione è solo uno dei tanti aspetti che compongono la mia identità. Non per questo ho smarrito ricordi o mi si può ingannare dissimulando quando interpreto la realtà per quella che è. Non per questo mi si può ingannare dicendomi che non ricordo bene, banalizzando le mie sensazioni, togliendomi credibilità. La depressione è una malattia che sto curando con i farmaci adeguati, con l’assistenza di una psichiatra competente e cercando di risolvere i miei traumi con l’aiuto di uno psicoanalista.
Continua a leggere “Sono Sangue Pazzo e me ne vanto!”