Una delle pratiche più odiose messe in circolo da uomini con la clava e relative consorti è quella del bodyshaming. Letteralmente vuol dire vergognati del tuo corpo. Dunque ogni volta che qualcuno vi importuna e fa delle battutacce per disprezzare il vostro aspetto fisico sta usando una forma di molestia che può riferirsi a tutto ciò che non corrisponde con il modello estetico imposto dalla maggioranza o particolarmente gradito al o alla idiota che vi disprezza. Il modello estetico cui certa gentaglia fa riferimento prescinde dal fatto che voi siate sane, debilitate, qualunque cosa. Loro disprezzano tutto quello che nella loro testa suona come anormale. L’influenza dei media nel creare un immaginario normativo per i corpi di ciascuna di noi è enorme. Tant’è che l’idiota di turno disprezza spesso una donna che potrebbe perfino somigliare a sua madre o sua sorella o alla sua fidanzata. L’importante è dar fiato alla bocca o metter mano alla tastiera, cosa che rende il web una giungla nella quale spesso si è più soggette ad aggressioni di haters che si nascondono dietro nickname e schermi per schernire con tutto l’odio che hanno in corpo e in testa.
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Il sedativo più potente nella storia delle donne
Articolo scritto da Evie
In lingua originale QUI. Tradotto da Angela del Gruppo di lavoro Abbatto i Muri.
“La fissazione culturale sulla magrezza femminile non è un’ossessione sulla bellezza femminile, ma un’ossessione sull’obbedienza femminile. La dieta è il più potente sedativo politico nella storia delle donne; una popolazione silenziosamente pazza è una popolazione docile” -Naomi Wolf
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Le gogne sessiste di #Salvini: perché temi la cultura della resistenza partigiana?
Fischia il vento è una canzone partigiana che può apparire minacciosa solo se ammetti di essere un fascista in guerra per opprimere i popoli con le tue leggi fanatiche e razziste. Sei un fascista tu? Se dici di no allora quella è e resta solo una canzone partigiana, orgoglio di questa nazione, in ricordo di persone che si sono battute e sono morte anche per dare libertà a quelli come te. Come poi usi quella libertà è affare tuo. Ma che peccato però.
Pubblicità inversa: invogliare all’acquisto di un prodotto dimagrante parlandone male
In realtà ne parla fin troppo bene. Il sito ve lo linko in anoym perché è puro spam. Almeno non ci guadagna nessuno. Rivolgersi alle donne grasse mostrando risultati anoressici. Il prodotto sarebbe talmente efficace che a distanza di poche settimane, tra i commenti di recensione positiva, oltreché poco credibili, qualcuna dice di aver perso decine di chili ottenendo una muscolatura perfetta. Guardare le foto per credere.
Mi hanno fatto del male ma oggi sono fiera di essere “curvy”
Estela Regina scrive:
Ciao Eretica, sono contenta di poter condividere la mia storia.
Non sono mai stata una ragazza magra. Fin da bambina avevo i rotolini e le gambine morbide (a mia mamma piacevano tantissimo e le mordeva in continuazione).
Da bambina non davo importanza a questo fatto perche correvo, giocavo e ridevo; a 4 anni ballavo la samba (sono brasiliana), ero una bambina moooolto felice.
Iniziai a frequentare le elementari in Brasile e lì iniziarono i miei problemi: i compagni non volevano giocare con me perché ero “grassa”; buttavano a terra la merenda che mia nonna mi preparava con tanto amore perché mi dicevano che dovevo mangiare di meno sennò scoppiavo. Mi buttavano addosso i sassi perché dicevano che su di me sarebbero rimbalzati.Continua a leggere “Mi hanno fatto del male ma oggi sono fiera di essere “curvy””
Obesa è la cultura dello stupro
Lei scrive:
Cara Eretica, (…)
Ventotto anni di stereotipi sessisti mi hanno resa debole e per cambiare vita ce n’è voluta di energia e forza. Sono una ragazza che pesa più della norma, ma non vi racconterò del mio peso. Sono stata depressa, ma non vi racconterò la depressione per come la conoscete. Tutto quello che vi racconterò è il male che non sono stata in grado di percepire perché prima di quel male sono stata bullizzata e psicologicamente abusata da troppe persone.
Come guarire l’obesità di una mente intossicata dai pregiudizi
Lui scrive:
Salve a tutt*, ho deciso di creare questo post, nonostante la mia storia sia già nota su un famoso sito che tratta di questi problemi, perchè nell’ultima settimana mi è capitato che molte persone conoscenti, nel vedere la mia foto profilo mi abbiano scritto in privato chiedendomi come diavolo avessi fatto a “cambiare” così tanto.
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Io, vittima di body shaming, volevo morire
Lei scrive:
Ciao, questa vicenda di Tiziana e le diverse ragazze che stanno raccontando la propria testimonianza sul web hanno spinto anche me a raccontare la mia.
Anche nella mia esperienza è presente un video, anche se di tipologia totalmente diversa da quello di Tiziana.Continua a leggere “Io, vittima di body shaming, volevo morire”
Quelle donne che fanno body shaming su altre donne
Lei scrive:
Ciao,
vorrei lasciare una mia testimonianza anonima per potere avere un parere dai lettori.
Quest’oggi è avvenuto il misfatto. La prendo sul ridere, ma la situazione mi ha ferito e mi ferisce ogni volta che si ripete, poi negli anni ci ho fatto l’abitudine e combatto la frustrazione cercando di reagire prontamente, anche se quando si rimane male di un comportamento umano spesso si stenta ad avere una pronta reazione.
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Il seme dei disturbi alimentari
Lei scrive:
Ciao Eretica,
ti scrivo per raccontarti una situazione familiare che sto vivendo e che mi sta infastidendo molto. Ho 26 anni e l’anno scorso ho avuto una bambina. Non era stata una gravidanza programmata, ma sia io che il mio compagno abbiamo preso coraggio e ci siamo dati da fare, spesso sbagliando, ma sempre cercando di fare il meglio per tutti e tre.
Sono bulimica e me ne vanto
Sono bulimica e me ne vanto. Lo dico a chi si preoccupa del mio aspetto, prodighi di consigli su quanto devo dimagrire e cosa devo fare per stare bene. E tutto quello che gli importa è solo di avere un pretesto per insultare una donna che ha troppa ciccia per farglielo rizzare. La cosa riguarda anche le donne e a parte le maleducate e quelle che usano i social network per ingiuriare poi vedo ragazze insicure che tengono sotto controllo il proprio corpo e vorrebbero tenere sotto controllo pure il mio. Se tu vai in palestra e fai la dieta e dimostri tanta buona volontà, se sei così sicura di stare bene, perché ci tieni tanto a rompere le ovaie a me? Bene brava bis. Buon per te. Io sono grassa, sono bulimica e a questo punto, dato che mi viene imposta l’esigenza di essere sana a tutti i costi, e con sana intendo piacente, scopabile, bona, allora dico che tutto quello che mi serve per essere sana è che vi facciate i fatti vostri.
Politica sessista ed estetica delle candidate
C’era una volta il diritto delle donne a votare e partecipare alle elezioni con delle candidature. Generalmente venivano candidate le mogli di uomini potenti o di alti funzionari di partito ma almeno facevano uno sforzo. Poi arrivò il tempo delle quote rosa, da un eccesso all’altro, ovvero quello rappresentato da donne che vorrebbero candidarsi ed essere votate solo perché donne, e non per via del loro programma politico. Allora abbiamo sottolineato che le donne sono diverse tra loro, delle quote rosa ce ne freghiamo e che di solito le donne elette sono tanto lontane da molte altre donne anche se presuntuosamente dicono di rappresentarle tutte. Nella graduatoria di femmine non facilmente candidabili abbiamo le precarie, perché una campagna elettorale costa e la politica è una cosa per ricchi; le migranti, salvo quelle integratissime con mariti italici che diventano, all’occorrenza, cuscinetti para fango dei partiti di governo; la sex worker, in special modo quella che sceglie di fare liberamente quel lavoro, e lì vorrei vedere la campagna contro innescata dalle abolizioniste; e così via.
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Smettete di riversare le vostre insicurezze su altre persone
Lei scrive
Ciao Eretica, accolgo il tuo appello contro la grassofobia e mi sento di rilanciare con i miei pensieri.
Ho la 46-48 e la fibromialgia, questo significa che io sono il bersaglio perfetto dei\delle salutist*.
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Può il body shaming essere d’aiuto? [NO]
Lei scrive:
“Leggendo i commenti sulla tua pagina (a proposito di body shaming and so on) mi sta venendo il magone. Pensavo di scrivere qualcosa sulla mia esperienza di studentessa di medicina, obesa e vittima di grassofobia, ma mettere insieme le idee non solo faticoso, ma soprattutto doloroso. Ho anche frequentato un workshop tenuto da esperti in diabetologia e malattie dell’obesità, che, in base alle evidenze scientifiche, hanno ulteriormente smantellato il luogo comune dell’obeso-peccatore, pigro e incapace di autocontrollo.
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Dire alle persone sovrappeso che sono malate è inutile
Lei scrive:
Ciao Eretica, ho letto davvero tante storie sui problemi di peso e su come ci si senta inadeguate nel proprio corpo. Voglio raccontarti anche la mia.
Sono sempre stata una bambina paffutella, non grassa ma paffutella. A quanto pare però questo non piaceva ai miei compagni di elementari e medie che hanno provveduto a rendermi la vita un inferno.
Come se non bastasse all’interno della mia famiglia le cose non erano diverse: mia madre mi teneva a dieta costantemente, mia nonna non faceva altro che criticare il mio aspetto fisico anche se la vedevo poche volte e, come se non bastasse, mi ingozzava come un tacchino al ringraziamento.Continua a leggere “Dire alle persone sovrappeso che sono malate è inutile”