Antiautoritarismo, Antifascismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, R-Esistenze

La lezione di Fëdor Dostoevskij ne I Fratelli Karamazov: delitti e castighi, la severa/inutile punizione dello Stato e l’indulgenza “materna” della Chiesa

Il dettaglio sul romanzo potete approfondirlo leggendolo, ne vale la pena. Per il resto, se si tiene conto del fatto che l’impero romano si è appropriato di archetipi e miti religiosi ebraici, antecedenti alla presunta venuta di Cristo, per poi scagliarsi contro ogni forma di dissidenza, eresia, altra religione, cultura, giustificando razzismo, colonizzazione, misoginia, schiavitù, chi più ne ha più ne metta: per un bel pezzo della storia occidentale stato e chiesa hanno camminato di pari passo, osannando l’urgenza di quella o della tal’altra crociata, imponendo corversioni forzate, istituendo luoghi di raddrizzamento di femmine impudiche, regalando a suore e preti chiavi da secondini per ammansire chiunque non soddisfacesse i loro criteri, giustificando guerre e devastazione in nome di Dio, censurando e controllando la sessualità di donne e uomini, stabilendo arbitrariamente chi possieda un’anima e chi no. Potrei continuare all’infinito.

Il punto della questione è che la Chiesa continua a interferire nelle attività legislative dello Stato, puntando il dito contro donne che abortiscono, mentre svende indulgenze e accoglie nelle messe e nelle confessioni stupratori e assassini di donne. Spinge i parlamentari sponsorizzati dal Vaticano a criminalizzare gay, lesbiche, trans, poi accoglie in processione, a reggere le icone dei santi in sfilata per le strade, mafiosi e criminali.

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Autodeterminazione, News & Sorellanze, Personale/Politico, R-Esistenze

Notizie dalla prigione di un’agorafobica: primi passi verso l’esterno

Lei scrive:

Cara Eretica, non ho proseguito con la psichiatra a domicilio che non mi è piaciuta molto. Ho contattato una psicoterapeuta e ho fatto delle sedute in chat/video, grazie alla sua disponibilità.

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Antisessismo, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze

Oh, sessisti, lasciateci la libertà di correre in un parco!

Lei scrive:

Ciao, sono una ragazza di quasi 24 anni e vorrei raccontare un episodio che mi è successo questa mattina. Non è nulla di grave, ma ho bisogno di raccontarlo perché è importante per come mi ha fatta sentire.

Sto scrivendo la tesi di laurea, per cui ho deciso di rinunciare alla palestra per un po’ e andare invece a correre al parco sotto casa tre volte a settimana. Mi piace andare la mattina presto, quando non c’è quasi nessuno e posso godermi la pace e la tranquillità della giornata che sta iniziando. Il parco è piccolo, ma adattissimo per correre perché si sviluppa in lunghezza, è molto ben tenuto ed è proprio sotto casa mia, il che mi permette di risparmiare parecchio tempo che posso dedicare allo studio.

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Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze

Un augurio di libertà

Lei scrive:

Sono fresca del mio 31esimo compleanno e torna in me la voglia di scrivere, di scrivere di me. E’ stato un anno molto lungo. Compiuti i 30, cifra che aveva su di me un certo peso, non saprei dire se sociale o esistenziale o un miscuglio di entrambi, mi è sembrato che tutto sia rotolato senza controllo. Leggo tante di queste storie che da un lato non mi sento diversa da molte donne, dall’altro questa consapevolezza non mi fa sentire meno sola. Avremmo tutte un profondo bisogno di condividere di più.

Ho festeggiato i miei 30anni con una certa emozione e aspettativa. Accanto a me c’era il mio ragazzo, che mi sarebbe piaciuto definire compagno ma che un compagno non è stato mai, la mia famiglia e i miei più cari amici e amiche. La gioia un po’ offuscata di questa tappa inevitabile. Ma dopo pochi giorni, a inizio del nuovo anno, mi sono invece trovata ad affrontare una separazione. Dopo 5 anni insieme, non sempre solidi certo, dopo una semi convivenza, dopo essere entrati in vario modo nelle reciproche famiglie, lui si tira indietro e non se la sente di condividere i miei stessi desideri, primo tra tutti quello di vivere insieme.

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Antiautoritarismo, Antifascismo, Antirazzismo, Antisessismo, R-Esistenze, Recensioni

22 Luglio: la strage nazista in Norvegia e le idee razziste in Italia

Ieri sera ho visto questo film/documento che racconta i fatti del 22 luglio 2011 avvenuti in Norvegia. Quello che è accaduto è agghiacciante, non solo per l’attacco terroristico di estrema destra in se ma anche perché ad una analisi successiva si è capito che l’attentato poteva essere fermato se solo i servizi e le forze di sicurezza non avessero speso energie per rintracciare pericoli provenienti da fanatici islamisti sottovalutando quello che invece succedeva sotto i loro occhi.

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Autodeterminazione, Satira, Trombatrice Precaria

#TrombatricePrecaria: incontro del terzo tipo con un coso grosso

Sapete quando vi dicono che il coso grosso è un’opportunità unica nella vita? Io ce l’ho avuta, l’opportunità. La prima reazione è stata di incredulità e quando ho preteso che usasse il preservativo lui a dirmi che non ce n’erano della sua misura. E che sarà mai? Che c’hai in mezzo alle gambe? Una quercia oblunga?

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Antisessismo, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Sessualità, Storie

Cos’è il sesso delle “donne”?

Da come balli si vede che sei una “calda”, dice un tizio al pub. Rispondo che la calura mi sale in varie occasioni. Attendo la menopausa per condividere tutto il mio sudore. Allora risponde che gli fa piacere che io sono una ragazza seria. Ma seria in che senso? Io non sono seria. La do volentieri e della serietà non so che farmene. Lui è disorientato. Certi uomini non sono abituati alle donne che gli tolgono i pensieri e le parole di bocca. Se lui non può forzarmi a dire che ci sto allora cosa gli resta da fare? Passa alla successiva, un po’ più ritrosa e io continuo a ballare volentieri. Mi sono sempre chiesta come sia possibile che esista tanta stupidità concentrata in un solo individuo, eppure di persone così ne incontro parecchie e non si tratta solo di uomini. Una collega un giorno mi vide in atteggiamento sospetto con un collega di grado lievemente superiore e disse alle altre che gliela davo per fare carriera. Però la mia carriera aveva raggiunto l’apice al quale può sperare una precaria. Lui mi piaceva e mi piacque ancora di più una sera che di punto in bianco mi si distese sulle gambe, fingendo di dormire, mentre mi toccava fino a farmi venire. Nel frattempo io ero impegnata in una conversazione particolarmente seria. Ebbi un orgasmo quasi muto. Solo il rossore al viso poteva tradire il mio stato. Mi giustificai togliendo la camicetta e restando in reggiseno. Che caldo, mammamia.

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Affetti Liberi, Antisessismo, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, Precarietà, R-Esistenze, Storie

Vorrei fare la webcam girl ma lui non vuole

Lei scrive:

Cara Eretica,

sono una precaria che cerca lavoro da molto tempo senza trovarlo. Vivo con un uomo meraviglioso che si carica di ogni sorta di problema e che lavora il doppio per poterci mantenere entrambi. Mi spiace vedere la sua fatica e sapere che se avesse più tempo lo userebbe per fare cose che sicuramente lo gratificano di più: leggere, andare al cinema, fare molte cose e raggiungere altri obiettivi che da tempo vorrebbe raggiungere. Invece non si può permettere nulla di più che la sopravvivenza.

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Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Contributi Critici, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Recensioni

La lotta antisessista ha senso: per liberare i nostri corpi!

Lei scrive:

Cara Eretica,

ho letto uno dei due tuoi libri: La fabbrica degli umani. Volevo dirti cosa ne penso e volevo anche fare una riflessione a voce alta. Mi piace il fatto che hai usato la fantascienza per raccontare di lotte femministe, presa di coscienza e ribellioni. Mi piace la protagonista che riassume questi tre stadi di crescita e io me li sono visti addosso perché in fondo non sono i passaggi che riguardano tutte? Il primo passaggio (senza spoiler) quello in cui una donna si rende conto di quanto sia pesante e intollerabile l’uso che altri fanno del suo corpo per motivi riproduttivi. La cornice che hai creato non è forse simile, seppur in modo molto diverso, a quella che forma la cultura che ci convince del fatto che quello è l’unico ruolo per il quale siamo programmate?

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Antisessismo, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie, Violenza

E’ così che i bulli e le bulle spingono una ragazza al suicidio

Lei scrive:

Ciao Eretica,
Vorrei che questa storia fosse letta perché molte ragazze/i si sono suicidati/e in queste situazioni per quel che ho potuto ascoltare nei tg e ci tengo a sottolineare il fatto che nessuno se l’è cercata.

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Se le ragazze non sono libere di andare al mare

Loro scrivono:

Ciao Eretica, siamo 3 ragazze di circa 16 anni e la settimana scorsa ci siamo recate presso la zona balneare di Torregaveta (NA) per passare una giornata all’insegna del divertimento e della spensieratezza.
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Scopro me stessa, la mia libertà, la mia sessualità. E tu “compagno” perciò mi tratti senza rispetto!

Lei scrive:

Cara eretica, per me e per tante (e spero tanti) la pagina di Abbatto i Muri è una boccata d’ossigeno e di libertà.

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La rivolta è fica

Ci risiamo, da qualche giorno l’ombra nera squadrista del cyberbullismo è tornata a far parlare di sé. No, non lo avevamo considerato un capitolo archiviato. Sappiamo bene che il substrato culturale di violenza e giudizio soffocante che si respira in alcuni ambienti della rete non si sconfigge in un giorno. Allora facciamo un po’ di riepilogo.

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Buenos Aires – Tetazo – La libertà di stare in spiaggia in topless

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Un sabato dell’ultimo fine settimana di gennaio, tre donne sono state allontanate da una spiaggia pubblica a Necochea (Argentina) da 20 agenti e 6 volanti per aver preso il sole in topless. Verrebbe da chiedersi se non sia il titolo di un post di “Lercio”… Non può essere vero. Si devono essere sbagliati a riportare i fatti.

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Sono figlia di musulmani: non chiedetemi di rinnegarli!

Lei scrive:

Cara Eretica,

scrivo a te perché so che ascolti e riporterai le mie parole senza cambiarle e senza giudicare. Sono figlia di una famiglia di immigrati, nata e cresciuta in Italia, da genitori musulmani e sorella che non pratica nessuna religione. I miei genitori non ci hanno mai costrette a fare niente e leggere tante cose brutte su tutti i musulmani mi fa male. Da un lato mi si chiede di nascondere la mia origine, rinnegarla e rinnegare i miei genitori, per non essere esclusa, dall’altro sono spinta a fare qualcosa per mostrare quanto io sia orgogliosa di loro, dei sacrifici che fanno per farci studiare e per darci un futuro migliore.

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