Affido condiviso, Autodeterminazione, Genitori separati, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie

Sono padre e vorrei stare di più con mio figlio

Lui scrive:

Cara Eretica, sono un uomo di 45 anni e sono separato da due. E’ stata una separazione tranquilla, salvo per il fatto che la mia ex moglie è molto possessiva nei confronti di nostro figlio e non mi permette di vederlo quanto vorrei. Premetto che mi sono occupato di lui fin da piccolo; io e la mia ex abbiamo gestito la situazione conciliando con il lavoro, gli impegni, gli orari diversi; perciò non devo imparare niente sulla gestione di mio figlio. Ha quattro anni e ho il terrore che si dimentichi di me. Ho paura di perderlo se non vivo la sua quotidianità. Perché devo stargli lontano? Ho acconsentito perché restasse con sua madre, nella nostra casa, per evitargli traumi. Ho preso casa in affitto vicino a lui per non fargli cambiare scuola o per non dargli altri problemi.

Continua a leggere “Sono padre e vorrei stare di più con mio figlio”

Affido condiviso, Critica femminista, Genitori separati

#Sentenza: finalmente una bambina può restare a dormire da papà

Una sentenza dice che, in relazione ad una coppia di persone separate, una bambina di 16 mesi, un anno e quattro mesi, può dormire anche con il papà. Fino ad ora si era detto che la relazione padre e figlio, prima di arrivare al pernottamento, avrebbe dovuto essere graduale a partire dai tre anni. Con questa sentenza si rompe finalmente un tabù. Il ruolo di questo genitore viene riconosciuto anche per quel che riguarda la spinta affettiva, la volontà di condividere con la figlia la notte, la quotidianità senza guardare l’orologio. Ne ho ascoltati di uomini che in caso di separazione, per quanto le loro compagne, con sensibilità di genere, non avessero alcun problema a condividere le responsabilità genitoriali con l’ex compagno, si sono ritrovati comunque estromessi dalla vita quotidiana e intima dei propri figli. Viene preservato il rapporto con la madre, come primario, e può andare bene fino ad un certo punto. Dopodiché i genitori possono essere intercambiabili, perché sanno fare le stesse cose, possono organizzarsi con tiralatte e biberon già pronti pieni di latte materno, con poppate di latte in polvere, con tutto l’occorrente per lo svezzamento, e possono fare il bagnetto e cambiare la creatura, possono cantarle la ninna nanna e tenerla stretta finché non si addormenta.

Continua a leggere “#Sentenza: finalmente una bambina può restare a dormire da papà”

Autodeterminazione, Genitori separati, La posta di Eretica, Personale/Politico, Storie

Se la libera sessualità diventa “colpa” in un divorzio

1934867_10153922908964525_340727762804266489_n

Lui scrive:

Cara Eretica, rimaniamo sullo #slutpride e parliamo di matrimonio e “tradimenti”. Fin da piccolo mi son sempre chiesto che razza di tradimento fosse mai il tradimento fisico; per me l’unico tradimento degno della parola è quello morale: tradire la fiducia di qualcuno. Ma se una persona con cui faccio sesso io, fa sesso anche con altri, a me che importa?

Continua a leggere “Se la libera sessualità diventa “colpa” in un divorzio”

Affido condiviso, Genitori separati, La posta di Eretica, Storie, Violenza

Se la mia ex moglie è violenta perché deve essere colpa mia?

Ho trascorso con mia moglie sette anni della mia vita. Ho sopportato le sue urla, il suo carattere di merda, le prepotenze e la violenza psicologica. L’ho fatto per mio figlio, che poi è il motivo per cui ci siamo sposati. Ci amavamo, certo, ma quando è arrivato il bambino lei per me è diventata un’estranea. All’inizio ho pensato che fosse per la storia degli ormoni. Mi sono messo lì paziente ad aspettare. L’ho aiutata, in casa, col bambino. Poi sono passati due anni, poi tre, poi sette.

Continua a leggere “Se la mia ex moglie è violenta perché deve essere colpa mia?”

Affido condiviso, Antiautoritarismo, Genitori separati, La posta di Eretica, Questa Donna No, Storie, Violenza

Quando la suocera si mette in mezzo a padre e figlia

Mi chiamo Sergio e sono padre di una bambina. Ho sposato la mia ex moglie che lei era già incinta. Lei meridionale e io di origini diverse. Mio padre settentrionale e mia madre nord europea. Siamo stati felici per un po’ di tempo e io ho fatto con mia figlia quel che qualunque genitore penso dovrebbe fare in quelle circostanze. Mi sono preso cura di lei, ho agevolato la mia ex per quel che ho potuto e mentre tentavamo di conciliare il tempo da spartirci per badare a lei sono arrivati un po’ di problemi soprattutto a causa della sua famiglia.

Continua a leggere “Quando la suocera si mette in mezzo a padre e figlia”

Affido condiviso, Genitori separati, Personale/Politico, Precarietà, R-Esistenze

L’amico separato

L’incontro avviene nel bel mezzo di un’isola pedonale con panchine, bar e tavoli all’aperto, gente che passeggia e ambulanti che espongono merce colorata dal sapore etnico. Lui è un mio amico, di vecchia data, compagno di lotte e di belle letture. Non ha un bell’aspetto e già posso immaginarne la ragione. Ma capita sempre più spesso che tra la gente della mia generazione io incontri persone che hanno vite e relazioni interrotte, con tutto quel che ne consegue.

stai ancora con…?

no, ci siamo lasciati.

E la sua espressione si fa cupa, poi un minimo incazzata e allora prende a raccontare senza più fermarsi. Avevo conosciuto la sua compagna l’estate che tornò dalla città in cui s’era trasferito. Voleva presentarla ai suoi. Gran bella donna, intelligente, simpatica. Ricordo chiacchierammo per ore e un pomeriggio la portai in giro, io e lei da sole, mostrandole i mercati e quegli angoli palermitani che vorrei il mondo intero amasse tanto quanto li amo io. Ero felice della scelta del mio amico e glielo dissi. Sarebbe stata una gran vita, la loro vita. Poi lo rivedo in queste condizioni, e si che ho saltato un turno perché l’anno che lui tornò a mostrare ai parenti anche sua figlia stavo altrove, ma non immaginavo davvero, o forse sto dicendo grandi cazzate perché in fondo lo so bene come certi rapporti possono capitolare quando i bambini sono piccoli.

Continua a leggere “L’amico separato”

Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Genitori separati, Sessualità, Storie

#BeddaMatreSantissima, il bambino e il vibratore

love-to-love-sexy-bunny-2-648801_H110132_LVorrei raccontare di quella volta in cui mio figlio trovò un dildo in un cassetto. In realtà c’era un dildo e un vibratore. Cose da grandi che si usano per il proprio piacere. Sapete qual è la storia dei vibratori, vero? In origine furono inventati per curare l’isteria, perché si pensava che fosse davvero una malattia invece che quello stato di profonda insoddisfazione sessuale che riguardava tante donne. La terapia era un getto d’acqua dritto in mezzo alle gambe o la stimolazione manuale a cura di un buon medico che così risolveva profondi stati d’ansia di donne benestanti, suore e vedove. Il vibratore nasce quindi come terapia per una malattia inesistente attribuita alle donne perché della loro sessualità si disconosceva tutto.

L’autoerotismo è una pratica sana, è un regalo a se stesse. Va bene se lo fa lui e va bene se lo fa una donna. Perciò lo faccio anch’io. A maggior ragione se non ho un partner abituale, ho un figlio piccolo, e non ho molto tempo di rifarmi in avventure. Ed eccoci con quel vibratore, bellissimo, fantastico, divertentissimo. La prima volta che l’ho usato avevo un sorrisone a 32 denti. Era una carezza che mancava certo di calore di un rapporto con una persona ma raggiungeva perfettamente lo scopo. Dunque mi serviva. Mi piaceva. Per me andava benissimo. Poi successe che mio figlio, di cinque anni, rovistando per cassetti, non so come, trovò il marchingegno. Essendo colorato, spiritoso e a forma di coniglio non ebbe dubbi circa il fatto che fosse un piccolo giocattolo.

Continua a leggere “#BeddaMatreSantissima, il bambino e il vibratore”

Affido condiviso, Antiautoritarismo, Genitori separati

#DecretoLegislativo sulla filiazione: alle donne riassegnato (in esclusiva) il ruolo di cura!

E’ successo che sui media ad un certo punto è stato detto che si era fatto un gran passo avanti. Finalmente i figli dentro e fuori dal matrimonio avrebbero avuto uguali diritti. Senonché, da quel che leggo, la norma che è stata raccontata come un grande passo avanti per tutti conterrebbe, a detta dei suoi detrattori e delle sue detrattrici, alcuni passaggi che poco c’entrano con l’oggetto della norma e che invece, subdolamente, senza una discussione parlamentare e senza alcun tipo di coinvolgimento della pubblica opinione, costituirebbero un regresso rispetto la legge 54/2006 sull’affido condiviso. Sostanzialmente si sostiene sia stata cambiata una legge senza intervenire sulla stessa legge ma vanificandone alcuni punti in virtù della volontà di poche persone all’insaputa di molte altre. Come se in una legge che racconta una evoluzione nel mondo del lavoro si cancellasse di colpo il diritto del lavoratore ad essere informato circa i diritti e le tutele derivanti dal proprio contratto o come se in una norma che parla di maggiori tutele nei confronti delle donne vittime di violenza venisse fuori un articolo che parla di matrimonio riparatore in caso di stupro. La norma, dunque, da quel che ascolto e leggo (QUI o QUI anche una interrogazione parlamentare presentata dall’On.le Bonafede di M5S), presenta alcuni passaggi controversi. Come faccio sempre vado a chiedere a chi da sempre se ne occupa, perché ha elaborato e promosso la stessa legge 54/2006, cosa ne pensa. Porgo alcune domande al Prof. Marino Maglietta di cui potete leggere altri interventi a partire da QUI per conoscere quanto lui ha da dire circa l’affido condiviso. Ecco le sue risposte. Buona lettura!

>>>^^^<<<

1] Il decreto legislativo sulla filiazione cancella la definizione di figlio illegittimo nato al di fuori dal matrimonio e gli restituisce tutti i diritti che un bambino deve avere. Secondo lei è la giusta soluzione?

Veramente cancella i termini “naturale”, “legittimo” e “illegittimo”, ma la distinzione tra figli nati nel matrimonio e fuori di esso resta. Non si è trovato il modo di cancellarla. In effetti non era facile. Ad es., resta in  tutte le norme relative al riconoscimento e al disconoscimento. Forse si dovrebbe sopprimere il matrimonio … :).

Continua a leggere “#DecretoLegislativo sulla filiazione: alle donne riassegnato (in esclusiva) il ruolo di cura!”

Antisessismo, Critica femminista, Genitori separati, Violenza

Lei voleva far uccidere il marito. Ora rivuole i “suoi” figli!

Leggo di una donna che voleva far uccidere il marito. Prova ad assoldare un sicario, che poi si rivela un poliziotto. Viene accusata e assolta. Lui non è mai stato in pericolo e lei non ha commesso alcun reato. Non entro nel merito dell’accusa o delle soluzioni perché non mi interessa il piano penale e come sapete bene per quello che mi riguarda il carcere e la repressione non risolvono proprio niente.

Mi piacerebbe però analizzare il contenuto dell’articolo pubblicato sul sito di RaiNews24,

Si definisce lo stato d’animo della donna come “in piena crisi coniugale e psicologicamente fragile“. Si spiega che parlò con un’amica per confidarle le sue intenzioni e l’amica, per fortuna, “avvisò l’uomo che architettò un piano per incastrare la moglie“.

Continua a leggere “Lei voleva far uccidere il marito. Ora rivuole i “suoi” figli!”

Affido condiviso, Genitori separati, La posta di Eretica

Dialoghi intorno all’affidamento condiviso: la mediazione familiare

Tante persone si interessano a questi temi e la cosa curiosa è che molte tendono a parlarne per partito preso, attribuendo significati, opinioni a seconda dell’immagine, se negativa o positiva, che vogliono dare della proposta di legge che ragiona di affido condiviso. A me piace farmi una corretta idea – nel merito – delle cose e dato che non sono abituata a vedere demoni dietro le proposte né mi interessa fare un processo alle intenzioni della gente dunque mi interessa capire. A partire da informazioni dirette. L’ho fatto assieme a voi, condividendo ogni settimana una intervista di approfondimento di ogni singolo punto trattato dalla proposta che arriva da chi l’affido condiviso in Italia l’ha immaginato, progettato ed eccoci allora all’ottavo appuntamento con Marino Maglietta, il quale ha elaborato e proposto le norme e le modifiche alla attuale legge dell’affido condiviso (54/2006). QUI il suo primo intervento introduttivo. QUI ci racconta qual è stata l’origine della riforma. QUI ci siamo occupati di collocazione e frequentazione del bambino. QUI ci siamo occupati del mantenimento dei figli. QUI circa l’assegnazione della casa e i cambiamenti di residenza. QUI circa la violenza intrafamiliare. QUI sulla alienazione parentale. Buona lettura!

>>>^^^<<<

Nella sua proposta di legge lei prevede all’articolo 8 l’obbligo di rivolgersi ad un mediatore familiare “In tutti i casi di disaccordo nella fase di elaborazione di un affidamento condiviso (…), prima di adire il giudice e fatti salvi i casi di assoluta urgenza o di grave imminente pregiudizio per i minori“. Dunque alcune domande: Cos’è e cosa fa concretamente un mediatore familiare; qual è il suo orientamento e che tipo di soluzioni indicherà ai coniugi in fase di separazione; se esiste la mediazione familiare come istituto pubblico; quanto costa mediamente la mediazione privata; chi può essere mediatore familiare, che competenze e titolo di studio e che tipo di formazione riceve. E mettendo più a fuoco gli aspetti che qui maggiormente interessano, uno degli argomenti di opposizione all’uso della mediazione familiare nei casi di separazione e affido è quello relativo al fatto che si tenderebbe a confondere conflittualità e violenza. La mediazione familiare può, nella sua previsione, essere usata in casi di violenza sulle donne e sui minori? Chi determina e stabilisce il confine tra conflittualità, litigiosità sanabile e violenza?

Al momento in Italia il mediatore familiare è figura senza un profilo professionale definito per legge. Questo vuol dire che in linea di principio chiunque potrebbe porre una targa di mediatore fuori della propria porta e “mediare”. Teoricamente. In pratica, però, esistono regole interne alle associazioni di mediatori (di natura privata), ispirate dal “Forum Europeo per la formazione dei mediatori familiari”, che definiscono gli accessi. Tipicamente occorre frequentare un corso di 240 ore almeno, delle quali 40 di tirocinio. Naturalmente la qualità, ovvero la bravura, del mediatore dipende dal talento personale, oltre che dalla formazione, come in ogni attività. Non ci sono limiti rigidi agli accessi (dipende anche dalla associazione alla quale ci si rivolge), ma di regola la professione interessa psicologi, giuristi, operatori nelle scienze sociali e della comunicazione. Anche le istituzioni (Università, Regioni ecc.) organizzano corsi di formazione, con regole variabili. La mediazione presso enti pubblici come le ASL è gratuita; presso i centri privati a pagamento, con costi variabili, ma sempre contenuti, neppure comparabili con il costo di una lite. Normalmente si assume che un percorso di mediazione richieda una dozzina di incontri, scaglionati nell’arco di qualche mese, al costo di un centinaio di euro ciascuno, complessivi. Esistono varie tecniche di mediazione, ma lo scopo è sempre lo stesso: riattivare la comunicazione all’interno della coppia, agevolare la formazione di accordi, senza intervenire all’interno di essi: ovvero non “indica soluzioni”. Prerequisito perché una coppia sia mediabile è che ci sia analogo “potere contrattuale”, nel senso che non esistano condizioni di vantaggio o di soggezione dell’uno rispetto all’altro, come la violenza o il ricatto economico. Ci sono, tuttavia, delle eccezioni, come la previsione della legge 154/2001 (Finocchiaro, Misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare). che il violentatore e la violentata siano inviati in mediazione: “Il giudice può disporre, altresì, ove occorra l’intervento dei servizi sociali del territorio o di un centro di mediazione familiare” (art. 342 bis c.c.). Ma quella non l’ho scritta io. Per quanto mi riguarda non se ne parla proprio. Quanto alla confusione tra litigiosità e violenza, o meglio quanto al problema di monitorare attentamente le situazioni a rischio e di dare credito alle violenze denunciate invece che attendere che scorra il sangue, è un problema grave, molto grave, che riguarda l’applicazione, la capacità delle istituzioni di far rispettare le leggi; non chi le scrive.

Continua a leggere “Dialoghi intorno all’affidamento condiviso: la mediazione familiare”

Affido condiviso, Genitori separati, La posta di Eretica

Dialoghi intorno all’affidamento condiviso: la Alienazione Parentale

Settimo appuntamento con Marino Maglietta, il quale ha elaborato e proposto le norme e le modifiche alla attuale legge dell’affido condiviso (54/2006). QUI il suo primo intervento introduttivo. QUI ci racconta qual è stata l’origine della riforma. QUI ci siamo occupati di collocazione e frequentazione del bambino. QUI ci siamo occupati del mantenimento dei figli. QUI circa l’assegnazione della casa e i cambiamenti di residenza. QUI circa la violenza intrafamiliare. Appuntamento fisso su questi temi con altre domande e risposte che toccheranno un altro aspetto della proposta a tra sette giorni. Buona lettura!

>>>^^^<<<

Continua a leggere “Dialoghi intorno all’affidamento condiviso: la Alienazione Parentale”

Affetti Liberi, Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Genitori separati, Violenza

Quando la madre dei “tuoi figli” sta con un altro

Se lui ha un’altra il terreno di scontro può spostarsi tutto su quella che viene vissuta come una nemica, una rivale, che si teme ti possa sostituire in tutto, perfino nella relazione con tuo figlio. Risulta fastidioso che lei esista, che possa rivolgergli la parola, possa fargli un regalo, possa apparire umana, possa avere un qualunque contatto con lui, e dato che è una donna, e non un uomo, è complicato tentare di demonizzarla al punto tale da dire anche che potrebbe celebrare su quel figlio riti satanici, abusi, cose perverse che di regola ritrovi nelle storie in cui c’è di mezzo un lui o dove c’era una volta la matrigna che non fa altro che guardarsi allo specchio per farsi dire quanto è bella. Se lui ha un’altra semplicemente non ti appartiene più e dunque non puoi più gestire le cose come vuoi, non puoi mediare un conflitto alla tua maniera. Se lui ha un’altra si rompe il filo che vi lega, la complicità e dunque l’idea che non ci sia un legame rotto ma che le cose possano aggiustarsi. Ed è umanamente comprensibile che in questo senso si costruiscano prigioni morali, si generino fobie, soprattutto nel figlio, costretto, appunto, tra insegnamenti, avvisi, raccomandazioni fatti di paure, mille proiezioni illogiche e irrazionali.

Continua a leggere “Quando la madre dei “tuoi figli” sta con un altro”

Affido condiviso, Antiautoritarismo, Antisessismo, Critica femminista, Genitori separati

Di genitore in figli@: se si insegna solo la paura!

Ne parlavo qui e qui, mentre tentavo di dire che non bisognerebbe insegnare ai bimbi la paura dell’uomo nero, perché pregiudizi, sessismi, razzismi, sono cose che si insegnano, sennò perché si riterrebbe di poter intervenire in prevenzione con l’educazione?

Non credo che certi sentimenti siano innati e non immagino di certo che si possa demonizzare qualcheduno in virtù di visioni sempre razionali del problema. I bambini acquisiscono la cultura che dall’ambiente gli deriva.

Se un genitore passa il tempo a raccontargli che i “negri” sono una razza inferiore, lui crescerà razzista e dovrà togliersi via con molta fatica strati di tesi introiettate, giusto a partire da altri stimoli culturali che per fortuna potrebbe ricevere dalla scuola, dagli amici, da altri adulti.

Continua a leggere “Di genitore in figli@: se si insegna solo la paura!”

Affido condiviso, Genitori separati, La posta di Eretica

Dialoghi intorno all’affidamento condiviso: la violenza intrafamiliare

Sesto appuntamento con Marino Maglietta, il quale ha elaborato e proposto le norme e le modifiche alla attuale legge dell’affido condiviso (54/2006). QUI il suo primo intervento introduttivo. QUI ci racconta qual è stata l’origine della riforma. QUI ci siamo occupati di collocazione e frequentazione del bambino. QUI ci siamo occupati del mantenimento dei figli. QUI circa l’assegnazione della casa e i cambiamenti di residenza. Appuntamento fisso su questa materia con altre domande e risposte che toccheranno un altro aspetto della proposta a tra sette giorni. Buona lettura!

>>>^^^<<<

Lei ha progettato e portato avanti la legge che parla di affido condiviso perché è a capo di una lobby di padri separati, di uomini violenti che vorrebbero strappare i bambini alle loro madri per vendicarsi dopo una separazione?

Continua a leggere “Dialoghi intorno all’affidamento condiviso: la violenza intrafamiliare”

Affido condiviso, Genitori separati, La posta di Eretica

Dialoghi intorno all’affidamento condiviso: l’assegnazione della casa familiare e i cambiamenti di residenza!

Quinto appuntamento con Marino Maglietta, il quale ha elaborato e proposto le norme e le modifiche alla attuale legge dell’affido condiviso (54/2006). QUI il suo primo intervento introduttivo. QUI ci racconta qual è stata l’origine della riforma. QUI ci siamo occupati di collocazione e frequentazione del bambino. QUI ci siamo occupati del mantenimento dei figli. Appuntamento fisso su questa materia con altre domande e risposte che toccheranno un altro aspetto della proposta a tra sette giorni. Buona lettura!

>>>^^^<<<

A seguito di una separazione vengono assunte decisioni in merito all’assegnazione della casa familiare. Quali sono attualmente i criteri seguiti? E domani, ovvero quando, così come propone lei, si realizzerà il perfetto affido condiviso, l’immobile a chi sarà assegnato? 

Continua a leggere “Dialoghi intorno all’affidamento condiviso: l’assegnazione della casa familiare e i cambiamenti di residenza!”