Affido condiviso, Antiautoritarismo, Genitori separati, La posta di Eretica, Questa Donna No, Storie, Violenza

Quando la suocera si mette in mezzo a padre e figlia

Mi chiamo Sergio e sono padre di una bambina. Ho sposato la mia ex moglie che lei era già incinta. Lei meridionale e io di origini diverse. Mio padre settentrionale e mia madre nord europea. Siamo stati felici per un po’ di tempo e io ho fatto con mia figlia quel che qualunque genitore penso dovrebbe fare in quelle circostanze. Mi sono preso cura di lei, ho agevolato la mia ex per quel che ho potuto e mentre tentavamo di conciliare il tempo da spartirci per badare a lei sono arrivati un po’ di problemi soprattutto a causa della sua famiglia.

Sua madre la rivoleva giù, vicina a lei, perché il marito era morto e non voleva stare sola. Era venuta a farci visita un paio di volte ma non conosceva nessuno, si annoiava, non le piaceva la postazione che avevamo scelto per farla dormire e, soprattutto, non riusciva a interferire, come avrebbe voluto, per la cura della piccola. Aveva tentato di rendersi necessaria, dicendo che non era il caso di portare la bimba all’asilo nido o di fare tutto noi, ma noi eravamo più propensi ad essere indipendenti e per quanto accettassimo il suo aiuto comunque non volevamo che lei diventasse indispensabile.

Un bel giorno, mentre noi tentavamo di portare avanti le nostre vite, telefonò un parente dicendo che la suocera era stata molto male e chiedeva di essere accudita da sua figlia. Dato che giù c’era più disponibilità di gente che potesse badare alla bambina mia moglie la portò con sé e già quando andai a trovarle, non appena riuscii a prendere qualche giorno di ferie, mi resi conto che c’era qualcosa che non andava. Lì per lì non ci feci caso a mai avrei potuto pensare a quale sarebbe stata la conclusione di tutto.

Rimasi lì per una settimana, poi vidi che la suocera stava bene e allora chiesi a mia moglie di fare ritorno, pure lei, perché oltretutto se non tornava avrebbe perso il lavoro. Sua madre però non mollava. Diceva anzi che una madre non dovrebbe lavorare. Che una figlia ha bisogno dell’affetto anche dei nonni e io non ho mai messo in dubbio questo ma non volevo che finisse in una competizione tra me e lei. In poche parole mia moglie decise di rimanere un altro po’, solo per mettersi a posto la coscienza e per poi andarsene serena.

Mia suocera era una campionessa nel farla sentire in colpa e io so che mia moglie era molto fragile rispetto a questo. La madre l’aveva resa succube di una attenzione oppressiva e morbosa. Anche per questo lei aveva voluto prendere le distanze per venire a vivere nella mia città. Fu una sua decisione che lei prese prima di incontrarmi, perciò io non l’ho costretta a fare niente. Ma continuando con la storia ritrovo ancora mia suocera che ogni volta che mia moglie vuole prendere l’aereo per tornare a casa quell’altra finge uno svenimento, il batticuore, si fa portare al pronto soccorso e questo giochetto dura un paio di mesi ancora.

Mia moglie decide allora di mettersi in aspettativa e dato che voleva tornare a casa chiese a sua madre di venire con lei. Accettò subito, pensando questa volta di avere più forza e potere e di poter condizionare sua figlia ancora di più. Quando arrivarono nulla fu più lo stesso. Mia suocera aveva preso il sopravvento. Si era in poco tempo impossessata della casa e io ero stato espropriato del ruolo di padre in quanto uomo. All’inizio mia moglie mi diceva di pazientare e di lasciar fare sua madre per farla sentire accettata. La suocera d’altronde piagnucolava recitando la parte della vedova dal cuore infranto e dichiarando, con la lacrimuccia, che la nipote era l’unica cosa bella per la quale valesse la pena di vivere.

Di giorno in giorno accompagnava le sue pose da madamina dell’800 con racconti di sue coetanee morte di crepacuore perché abbandonate dalle figlie, disgraziate, o perché a loro era negato il diritto di poter ancora rendersi utili. Io capivo che certo, per una donna come lei, vissuta sempre al servizio del marito e della figlia, non doveva essere semplice trovare un altro scopo, ma non per questo potevo accettare di ripiombare nel medioevo per far piacere a lei. Oltretutto mi mancava mia moglie, mi mancava l’intimità con mia figlia. Mi mancava non poterla abbracciare quanto prima, giacché ogni volta che la tenevo con me arrivava la suocera che faceva l’occhiolino a mia moglie e con una smorfia mista tra un mezzo sorriso dolciastro e un ghigno acidulo diceva che voleva togliermi l’incombenza perché io ero l’uomo e dovevo fare l’uomo.

La stronza lo diceva come se volesse farmi un favore al punto che mia moglie sosteneva che avrei anzi dovuto perfino ringraziarla. E nonostante io dicessi che era tutto un trucco, una strategia, sicuramente creata ad arte da mia suocera che a fin di bene pensava fosse giusto che a nipote e figlia dovesse pensare lei, mia moglie non mi credeva. Il clima perciò divenne sempre più stressante e io non sapevo più che cosa fare a parte chiedere a mia moglie quando mia suocera sarebbe andata via. Non c’era data di scadenza per quella tortura e per quanto io manifestassi chiari segni di sconforto: a mia moglie, devo dire, non gliene fregava un tubo. A lei, alla fine, cominciò anzi a fare comodo avere la madre con sé per togliersi di dosso un po’ di doveri e riaccomodarsi nella vita agiata della figlia unica.

Fui io a mettere un punto sulla faccenda, dicendo a mia suocera, un bel giorno, che avrebbe dovuto fare le valigie e tornarsene a spettegolare con le comari che abitavano vicino a casa sua. L’esasperazione arrivò quando dopo uno dei rari momenti in cui stavo con mia figlia, mentre le facevo il bagnetto, la schizzavo e giocavo con lei, mia suocera si avvicinò e disse che non era bene che un uomo toccasse una bambina anche nelle parti intime. Vi giuro che non ci ho visto più dalla rabbia. Chiamai mia moglie che era a lavorare e le dissi che stavo portando quella stronza di sua madre all’aeroporto per farle prendere il primo aereo. Lei mi disse di aspettare il suo ritorno e così feci.

La discussione ebbe più o meno i toni dell’inquisizione. Mia moglie che arrivò a dirmi cose tipo “ma tu che stavi facendo? perché mia madre ha avuto quell’impressione? Ma se non c’era niente di male perché hai reagito così?” e via di questo passo. Cioè, fui scambiato per un pedofilo da un momento all’altro, io che per mia figlia darei la vita. E tutto per una mentalità di merda che risale non so a quale secolo e che non vede bene un uomo nel ruolo di cura al servizio dei propri figli. Mia suocera partì il giorno dopo. In giro per il suo paese disse che era stato il genero a cacciarla perché volevo fare cose losche con mia figlia. La minacciai perfino di denunciarla ma per la serenità di mia moglie non lo feci.

Ma se un bel giorno, quando la piccola capirà ancora di più, sua nonna le vorrà dire queste cose come la gestiamo? Cosa faremo? Mia moglie mi giurò che avrebbe sistemato tutto ma così non fu. Infine io e mia moglie ci siamo separati. Io vedo mia figlia due giorni a settimana. La nonna è andata a vivere con la mia ex e io sono sempre stato a temere che dicesse a mia figlia quel che di terribile pensava di me. E voi direte che se un matrimonio naufraga per l’influenza di una suocera vuol dire che non era un gran matrimonio. Ma non avete idea, credetemi, dello scempio che è stata in grado di realizzare quella donnina apparentemente innocua.

Così è stato. Sono passati anni, mia figlia è un po’ più grande e sua nonna è morta che lei aveva sei anni. Non ho desiderato che morisse e neppure che mia figlia perdesse una persona che le voleva bene ma sono così stronzo ed egoista se penso che per il bene di mia figlia il fatto che lei non ci sia più è decisamente meglio? Ditemelo voi.

Ps: questa è una storia vera. Grazie a chi me l’ha raccontata. Ogni riferimento a cose, fatti e persone è puramente casuale.

6 pensieri su “Quando la suocera si mette in mezzo a padre e figlia”

  1. NOn sentirti in colpa. Sono del sud Italia, vivo in svezia e assolutmente normale che tu le facessi il bagno. Qui in Svezia negli spogliatoi maschili della piscina, tutti i giorni bambine di 4 fino a 8 anni, entrano con i loro padri, tutti i maschi tutti sono nudi, e assolutamente normale.

    La madre della tua ex moglie era malata. punto., chiusa di mentalita e ragionava come una persona con un educazione italiana del sud. nulla di piu.-

  2. Wowww che istoria. non li darei tutta la culpa alla tua ex suocera, più la tua ex moglie!! Per non darti il posto di marito

  3. decisamente meglio e lo chiedi pure? il problema resta tua moglie però…quanto di questa
    influenza negativa gli è rimasta incollata addosso? Penso che, dovresti valutare il loro modus vivendi attuale e, nel caso, notassi le stesse tattiche manipolatorie della tua ex, chiedere tu l’affido preminente.

  4. (Premesso: Ho due figli, e vado fiero del fatto che con ogni probabilità ho cambiato più pannolini della mia ex-moglie), non ho assolutamente difficoltà a crederti quando dici che l’influenza della suocera è stata devastante, ed il bagnetto usato per screditarti è da “genio-del-male” come trovata (impossibile da smentire perché senza testimoni, e con dietro tutta la serie dei peggiori stereotipi sugli uomini per instillare il dubbio!), spero che non te la prenderai per questo commento.. …ma sinceramente credo che tu sia stato 2 volte fortunato: se tua suocera non fosse morta così presto chissà quanto altro male avrebbe potuto fare, e quanto alla tua ex-moglie: se non era in grado di comprendere e reagire per salvare l’unità della la SUA famiglia da sua madre, beh, allora forse non era una persona con cui valesse la pena vivere per tutta la vita!……scusa ancora il cinismo della risposta, buona fortuna!

  5. Per rispondere anche a un commento sopra, premetto che sono anche io del sud italia, non siamo mica tutti così medioevali scusate?
    Penso che sia tua suocera che tua moglie fossero “malate”. E’ un problema psicologico palesemente. Non c’è normalità ma morbosità.
    Questa storia è incredibile. Purtroppo la morte in questo caso è stata fortuita (perdonatemi se lo dico è orribile da scrivere) ma penso che questa persona sicuramente in futuro avrebbe continuato a tessere la tela contro di te, creando traumi anche alla bambina, poichè la tua ex è totalmente disarmata e malata a sua volta. Avrebbero fatto ammalare pure lei. Chissa che bel lavoretto di repressione avrebbero fatto….

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