Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Culture, Il Femminismo secondo la Depressa Sobria, R-Esistenze

La criminalizzazione della donna

La criminalizzazione della donna si realizza a partire dagli stereotipi che definiscono sesso e genere come se fossero la stessa cosa. Ricordo che essere nate di sesso femminile non significa che il tuo genere corrisponda all’essere donna. Tenendo conto di questo secondo gli stereotipi il fatto che tu abbia una vagina ti rende colpevole a prescindere. Non solo perché ti porti dietro il peccato originale così come dice la religione cattolica, ma perché nei secoli essere donna ha significato anche essere sovversiva, ribelle, una terrorista.

Le ragioni per cui le donne sono state giudicate in questo modo sono sempre le stesse e continuiamo a leggerle o ad ascoltarle ancora oggi.  Non sono pochi i maschilisti e le donne con maschilismo interiorizzato che vengono a spiegarti come si fa ad essere una vera donna. Se sei donna prescindendo dagli stereotipi allora vieni giudicata come se tu fossi una donna falsa. Cosa fa la vera donna che non viene criminalizzata? Ovviamente obbedisce all’ordine patriarcale: si occupa della casa, si occupa dei parenti e del marito soprattutto, sforna figli e se ne prende cura fino alla morte. La sua felicità consiste in questo. L’unico status sociale che intende raggiungere è solo questo. Talvolta fa conciliare un lavoro part-time con i doveri familiari ma solo per aiutare economicamente la famiglia e giammai per realizzazione personale.

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Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, R-Esistenze, Violenza

Comunicato di SWAI (Sex Workers’ Alliance Ireland) sull’approvazione della legge sui crimini sessuali

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La legge che è passata in Irlanda a proposito della criminalizzazione dell’acquisto dei servizi sessuali, quella sul modello abolizionista “nordico”, e della criminalizzazione del lavoro collettivo, ciascun@ a mantenimento della sicurezza dell’altr@, non è piaciuta affatto ai/alle sex workers irlandesi che giustamente parlano di “crociata moralista” e rispondono con un loro comunicato. QUI in lingua originale (traduzione di Antonella):

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Oggi è un giorno terribile in Irlanda per chi lavora nel sex work. Questa legge è pericolosa.

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Affido condiviso, Genitori separati, La posta di Eretica, Storie, Violenza

Se la mia ex moglie è violenta perché deve essere colpa mia?

Ho trascorso con mia moglie sette anni della mia vita. Ho sopportato le sue urla, il suo carattere di merda, le prepotenze e la violenza psicologica. L’ho fatto per mio figlio, che poi è il motivo per cui ci siamo sposati. Ci amavamo, certo, ma quando è arrivato il bambino lei per me è diventata un’estranea. All’inizio ho pensato che fosse per la storia degli ormoni. Mi sono messo lì paziente ad aspettare. L’ho aiutata, in casa, col bambino. Poi sono passati due anni, poi tre, poi sette.

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Antiautoritarismo, Antifascismo, Critica femminista, Violenza

#StigmaKills: a Porto Sant’Elpidio va di moda il pestaggio della prostituta!

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Un mese fa a Roma e in molte altre città del mondo tantissime persone, sex workers, presidiavano le zone antistanti i consolati svedese e turco per dire No alla violenza sulle Sex Workers. Oggi leggo di un pestaggio contro una prostituta rumena. Picchiata a sangue non si sa se dal pappone, dal cliente, da un fascista. Accade a Porto Sant’Elpidio ed è un posto che non mi è per niente nuovo.

Qualche tempo fa – giusto in quel posto – quattro fascisti, armati di tanica di gasolio e urlando “viva il duce” hanno aggredito un gruppo di prostitute rumene e di trans lasciando a terra un bel po’ di contusi. Si ipotizza che i tizi siano all’origine di un’altra aggressione dello stesso tipo avvenuta l’anno ancora prima.

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