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#decretofemminicidi: per #Letta donne parte debole (debole sarai tu!)

debole

Con calma. C’è un punto sul quale volevo riflettere con calma. Perché mi fa arrabbiare moltissimo. Perché mi lascia impotente, dopo tante cose scritte e dette a sordi/e che non vogliono sentire, ogni qual volta avviso che vittimizzare un soggetto significa indebolirne la potenza, mortificarne l’autodeterminazione e non aiutarl@. Letta ha precisamente detto che le donne sono la parte più debole della popolazione. Per noi è riservata protezione come fossimo una specie in via d’estinzione. Siamo deboli per legge. E’ scritto. Siamo inferiori. Siamo da proteggere. Di nuovo consegnate al padre/marito/tutore/Stato. Siamo bambine. Per legge.

Siamo talmente bambine che non ci è dato modo neppure di decidere quando, dove, come e se denunciare chi ci fa del male. Non si fidano di noi perché siamo “deboli”, appunto, come bambine, e dunque mai in grado di intendere e volere.

Escrache-Madrid-Ministerio-Sanidad-Requena_EDIIMA20130722_0538_14Allo stesso tempo questa frase pregna di stereotipi sessisti condanna gli uomini ad essere considerati “forti”, con l’idea machista che determina la divisione di ruoli cui sono costretti. Tutori o carnefici. Non possono essere altro che questo. Possono scegliere se “proteggerci” in quanto “deboli” o farci del male. Di relazione pari merito non si discute. Perché sul piano legislativo è già deciso che loro sono i cattivi, io quella buona in quanto debole. Loro sono forti e io angelica. Loro sono superiori e io inferiore. Loro sono “naturalmente” peggiori e io migliore. Loro sono il padre, il marito, il tutore e lo Stato e io sono “la parte più debole della popolazione”.

martaOvvero quella alla quale si concede il passaggio ripristinando una forma di cavalierato medioevale che non mi/ci appartiene.

A tutte quelle e quelli che amano vittimizzare le donne che subiscono violenza bisognerebbe chiedere ora se sono felici di aver finalmente visto realizzata la conseguenza della loro inutile e dannosa retorica paternalista e autoritaria. Perché quel che dite e fate ha delle conseguenze. E la cosa brutta è che quelle conseguenze sono io a subirle e non voi.

Comunque sia, scusami Presidente Letta, ma… debole un paio di ovaie. Debole sarai tu… E io mi salvo da sola. Grazie!

Anzi “debole” mi rendi tu quando usi il tema della violenza sulle donne per legittimare la repressione in piazza e in Val Susa che colpisce anche tante donne come #Marta, per esempio. Giacché in quel decreto io posso solo essere vittima o carnefice, santa o puttana, donna da tutelare o da manganellare. Se c’è un esercito schierato ad addomesticarmi e reprimere la mia autodeterminazione mentre manifesto in Piazza, di che debolezza parli?

E questo è solo uno tra i tanti, mille motivi per cui questo decreto legge non mi piace!

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3 pensieri su “#decretofemminicidi: per #Letta donne parte debole (debole sarai tu!)”

  1. frase molto infelice e paternalistica, sì. sta di fatto che per “parte più debole” (maschi, femmine, adulti, bambini, vecchi, trans, etero, gay, lesbiche etc) in una relazione si intende quella che subisce violenza. spesso a tal punto da non RIUSCIRE a denunciare.

  2. In un paese dove i diritti inalienabili di una persona vengano stracciati nel nome di una emergenza sociale o presunta tale è dittatura. La storia insegna che con metodi repressivi spinti al parossismo il problema non si risolve. Temo derive dittatoriali ammantate da tutela dei cittadini.
    Grazie
    Antonio

  3. Se notate il decreto sul femminicidio (incostituzionale) è un cavallo di Troia al cui interno ci sono leggi repressive , antidemocratiche che legittimino le “mazzate” in Val di Susa, ai precari, ai disoccupati, agli esodati. Un colpo di coda di una classe politica ormai delegittimata.
    Edoardo

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