All’ennesima donna che in privato mi comunica le sue difficoltà e alla fine quello che le serve e che nessun@ le dà è reddito e lavoro. L’emergenzialità sulla questione della violenza sulle donne è un bell’alibi per non provvedere sul serio e non dare alle donne l’opportunità di essere indipendenti dal punto di vista economico.
Come si scrive in un post le politiche paternaliste e autoritarie contro la violenza sulle donne
“esprim(ono) dunque chiaramente la linea governativa in materia, che è quella di mettere sotto tutela le donne in quanto apparati riproduttivi dello stato-nazione in crisi, affidando loro il welfare privatistico familiare. Attraverso la tutela del genere femminile in realtà si riafferma e si tutela l’ordine sociale tradizionale, basato sulla famiglia etero-patriarcale“.
In poche parole tutto ciò si chiama “fascismo“.
Per ricordare insieme quel che succede in Italia:
- Metti una Rauti a ballare
- La #Rauti a contrastare la violenza di genere?
- Quell’aggravante per femminicidio che piace tanto alle donne di destra
- La violenza di genere spiegata a chi non vuol sentire
- Quando fare la madre e la moglie sembra la strada più semplice
- Di violenza sulle donne e antiviolenza istituzionale che normalizza la lotta perchè nulla cambi
- Lo Stato che dice di difendere le donne reprimendone l’autodeterminazione
- Securitarismi e interdizione per le donne vittime di violenza
- In Italia si pratica il Donnismo antifemminista
- Se non mi fai lavoro non posso lasciare chi mi picchia
- Evocare il femminicidio per difendersi dalle accuse di omofobia
- Da quale pulpito arriva la Convenzione di Istanbul
- Il ricatto morale e lo squadrismo 2.0 in difesa del femminicidio
- Femminicidio: in quanto etero, utero, mamme, italiane
- Femminicidio: la parola sbagliata. Di vittimizzazioni e moralismi
- Bolivia: la legge sul femminicidio serve a legittimare maschilismi e patriarcato