Antiautoritarismo, Antifascismo, Antirazzismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, R-Esistenze

Le conseguenze del fascismo, sulla nostra pelle

Sono anarchica. Non mi importa difendere ideologie totalitarie, ovunque esse si realizzino. Perciò riconosco autoritarismi ove altri vedono principi di “democrazia”. Perciò posso dire che un “né destra né sinistra” in Italia non ha senso perché qui abbiamo avuto il fascismo al potere che ha realizzato leggi razziali, con gente che ha continuato, lo ammetto, solide tradizioni che un tempo erano cristiane, quando la religione cattolica e l’inquisizione di cui era titolare compirono la loro caccia alle streghe, agli eretici e ancor prima agli ebrei che evidentemente, pur avendo adottato l’ebreo Gesù come icona della propria religione, gli stavano sul culo fin da allora.

Il fascismo ha stabilito che si potesse togliere a chiunque non fosse gradito ai vari Mussolinomani ogni diritto, di lavoro, studio, vita, respiro, genere, sessualità, beni, per poi appropriarsene, come nel 1400 e rotti aveva fatto la chiesa cattolica un po’ ovunque. Lo so perché ho studiato la storia e studiare la storia è importante affinché dal nostro passato si capisca di non dover commettere gli stessi errori nella costruzione del futuro. Ma il fascismo si è riciclato e di revisionismo in revisionismo siamo arrivati al punto in cui dirsi antifascisti è diventato quasi un crimine.

Vorrei comunque fare un’analisi a partire da me, perché ciascuno può rintracciare in se’ gli elementi da cui far partire una riflessione che dal particolare possa diventare spunto per una riflessione collettiva.

Le camicie nere sequestravano grano e altri beni di prima utilità a poveri contadini siculi che vivevano seguendo il miraggio del dittatore buono. Quelle camicie nere reclutavano, che dico, deportavano uomini presi dalle campagne siciliane per portarli a compiere il sogno di colonizzazione di Mussolini. Li hanno obbligati, pena l’arresto delle mogli o delle madri se collaboravano al fine di celare nascondigli e aiutarli nella diserzione, a essere protagonisti e testimoni di guerre oscene, con la sete fanatica di appropriazione di beni, terra, deserto e corpi di donna, stuprate, schiavizzate per esigenza di presunta “civilizzazione”, come fanno oggi i moderni Bush che non sono meno fascisti di Mussolini, per quanto Bush non possa togliere il diritto di parola a nessuno o quasi.

Le camicie nere entravano di notte nelle case di campagna a depredare e stuprare. Parlo degli avi ispiratori di quelli che “non toccate le nostre donne”. E’ storia e non fantasia. Il fascismo ha fatto danni in tutti i sensi, con una perenne limitazione della libertà e dei diritti civili per ciascuno. Mussolini mandò in manicomio il figlio e la moglie (quella segreta) che pure ebbe e rinnegò. Anche quella è storia. Le donne, le lesbiche, i gay, diventavano malati di pazzia per benedizione ricevuta dal Duce. Nelle periferie c’erano i prefetti che non combattevano la mafia, altrimenti avrebbero estirpato quell’esercito di buzzurri campagnoli che nulla avevano a che fare con la mafia imprenditrice degli anni 70/80 o quella economica finanziaria politica di oggi.

Non è vero che si poteva “dormire con la porta aperta” perché la povertà era orrenda e tra tanti immigrati negli Stati Uniti, in Canada, in Brasile, in Argentina, c’era chi restava e se dimenticava la porta aperta si ritrovava al mattino con un mulo in meno e con la dispensa vuota. La fame era tanta. Ecco cosa si racconta sui libri e cosa raccontavano i nostri anziani. Fame che non a caso è definita nera. Con il buio negli occhi e le speranze nel cesso. Sempre nero. Tutto nero. Come un virus, come la peste, come la trasmissione di un fascismo che si insinuava tramite portatori sani che propagandavano tutto il contrario di quel che era in realtà.

I vecchi di ieri davano via le fedi e i denti d’oro, in quel momento fascista, per pagare le spedizioni coloniali nel nord africa. Perché deve essere chiaro che hanno pagato i nostri familiari lontani con la promessa di ricchezza per tutti. Una ricchezza che non arrivò mai e che ridusse in povertà la popolazione ormai stremata ai tempi della guerra in alleanza con la germania nazista. L’italia fascio/nazista, quella che veniva definita patria. La stessa patria di Dio/Patria/Famiglia che è costata molte vite, molti sacrifici, molto di tutto, più di quel che ciascuno poteva permettersi di perdere.

L’Italia fascista che educava le donne a essere puramente riproduttive. Figli per la patria, piani per la fertilità, per dare soldati al duce e femmine per le case chiuse. Ruoli di cura e riproduzione. Unici doveri delle donne prive di diritti. Donne in marcia nelle esibizioni che avrebbero dovuto dimostrare la grande bellezza e salute delle donne dell’impero italiano. Impero. Una parola tanto pretenziosa quanto tragica per il prezzo pagato da tutti. Perché i fascisti cedettero gli ebrei e la gente di mezzo, quella indifesa e criminalizzata, ai nazisti che li deportarono. Gli fornì un luogo di allevamento di corpi da massacrare e questo non lo fece Pasquale o Filippo. Lo fece Mussolini. Lo fece il fascismo.

L’eredità lasciata dal fascismo che tenta di riciclarsi continuamente è sintetizzabile in un solo concetto – discriminazione – ma c’è tanto di più da dire. Qualcun@ di voi ha letto il codice rocco? Quello fascista che precede le leggi attuali. Molti articoli del codice rocco sono ancora in vigore, tirati fuori per massacrare il dissenso e l’opposizione. La dittatura è bene per i potenti tenerla a disposizione, nel caso in cui dovessero rovesciare il paese e farne polpette da servire calde alle decine di figli dei fascisti.

I vecchi articoli che parlavano di matrimonio riparatore, di stupro inteso come reato contro la morale, le restrizioni per i gay, le lesbiche e le discriminazioni contro chi viene da paesi diversi, gli atti osceni, il reato di devastazione e saccheggio (che viene applicato oggi contro i manifestanti che dissentono con le politiche economiche dei governi), la psichiatria usata come elemento di interpretazione della realtà dei fatti nei processi. Il pater familias, l’assenza di consultori, l’impossibilità di divorziare, il divieto di abortire e le tante donne morte di aborto clandestino. Lo ius corrigendi, quello che dava al padre il diritto di picchiare moglie e figli, il vis grata puella, principio per cui se tu inizi a baciare o pomiciare qualcuno poi dovrai dargliela per forza e lui aveva il diritto di stuprarti.

Tutte queste cose e molte altre ancora, per lo meno quelle che sono sparite, sebbene esistano ancora in termini culturali, non sono elementi di un passato lontano ma molto recente perché i fascisti nostrani dopo l’italia hanno aiutato Franco, il dittatore spagnolo, e poi sono andati in giro a costruire alleanze nazifasciste in raduni di merda per gente di merda che toglie il fiato e imprime il terrore in chiunque penserà solo di percorrere il loro stesso cammino. Pronuncia il termine Fanatico, dimmelo forte perché è quella la parola che si adatta alla definizione di chi ancora oggi pensa che il fascismo sia una buona occasione per i popoli.

Vediamo cosa oggi pensa di poter imporre un qualunque gruppo di fascisti ancora esistenti: mancato diritto alla migrazione, razzismo istituzionale, persecuzione in danno a persone che praticano differenti religioni, ripristino delle scuole separate per bambine e bambini, ruoli di genere imposti. Divieto di unione gay e di adozione o nascita in famiglie omogenitoriali. Donna come madre e moglie. Donna “felicemente” sottomessa. Bullismo omo/transfobico e istituzionale nei confronti delle persone lgbtq.

Per non parlare del rossobrunismo di chi si infiltra nel movimento a supporto dei diritti dei palestinesi solo per poter diffondere antisemitismo in quantità. O di chi si dice in lotta per il capitalismo con complottisti che immaginano di poter orientare l’opinione della gente dicendo che gay, femministe, trans, sinistra, eccetera, farebbero parte di una lobby ricca e piena di gente che scansa i poveri. Invece, loro.

Manifesto di propaganda fascista della Repubblica sociale italiana.
Da allora non ci siamo mossi di una virgola.

Io so che gran parte della cultura che l’Italia continua a portarsi dietro è dovuta ai fascisti. So che continuano a interferire con le decisioni di uno Stato che dovrebbe finalmente lasciarci liber* di scegliere. Lasciare liberi noi giacché i fascisti sono liberticidi e non chi difende i diritti di chi viene discriminato da chi sequestra libri dalle scuole o dalle biblioteche, da chi dà del ricchione al gay e della lesbica isterica alla femminista. Da chi dice che dovrei mettermi al servizio della “causa” fascista per combattere il “negro” stupratore che ce l’ha tanto (il pene. e servirebbe una gestualità eloquente ma dovete arrangiarvi con le parole).

Per chi conosce la storia sarà presto noto il fatto che seguono oggi come ieri vecchie riproposizioni, vecchia propaganda. Non sono mai cambiati. E ben inteso il fascismo non viene presentato solo in termini di mostruosità. Non sono demoni ma, come già detto da Hannah Arendt, sono persone normali, sono solo piccole anime che detestano il mondo dei vivi. Sono burocrati di morte che contano i migranti in arrivo ed evitano di contare quelli che muoiono. Sono negazionisti dell’Olocausto, delle stragi nere compiute, dei pezzi di storia dei quali sono ancora responsabili. Non si pentono di nulla e non chiedono scusa ma, piuttosto, custodiscono feticci della dittatura che fu e vorrebbe ancora essere, opponendosi ad una possibile legge che impedisca l’espressione di un immaginario fascista che viene diffuso ancora, tra i ragazzi, i giovani, negli spalti dei campi di calcio, nelle sedi di associazioni, presunte, benefiche. Nelle sfilate no-choice, volendo ancora interferire con le mie scelte, con le scelte delle donne, sui propri corpi.

Sono istigatori di razzismo, islamofobia e vorrebbero governare la gente con il terrore ponendosi in finta difesa di presunti pericoli che arriverebbero dall’esterno grazie ai quali non vedremo i pericoli che abbiamo qui, proprio qui, in casa nostra. Non siamo noi i terroristi, per quel che mi riguarda, e ricordo che Mussolini fu eletto regolarmente dal “popolo” e oggi potete ancora eleggere a varie cariche rappresentanti di partiti di estrema destra che affermano impunemente di essere fascistissimi e di continuare a diffondere il verbo.

E’ di questo che io ho paura: della gente indifferente che pensa che giammai accadrà qualcosa di brutto e d’altro canto la rimozione preventiva riguardò Italia e Germania nella seconda guerra. Felicemente se ne stavano a contemplare la storia che gli passava sotto il naso. Peccato si trattava di morti, moltissimi morti. Un po’ come il genocidio che da anni avviene ai confini delle nostre terre europee. Gente che muore prima di arrivare da noi, che annega in mare, con il mediterraneo che ogni tanto sputa fuori qualche corpo qui e là. Ed è tutto così. Figuriamoci. Ma no, cosa dico, il fascismo non esiste. Giusto?

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3 pensieri su “Le conseguenze del fascismo, sulla nostra pelle”

  1. Il trend dell’aumento dell’ignoranza è sempre più consolidato ed il fascismo o gli atteggiamenti fascisti, sono direttamente proporzionali ad essa. Da ragazzo sognavo un mondo migliore mentre oggi contemplo le macerie di un mondo in cui non mi ritrovo. Il mondo perfetto , un mondo anarchico sarebbe il sogno proibito ma, valutando l’essere umano nel complesso so che non potrà mai esistere. La democrazia poteva essere una valida alternativa eppure nemmeno questa riusciamo a farcela star bene ed allora, a quanto pare…che si torni pure al vecchio classismo tanto mi sa che la maggioranza di questo mondo vuole solo essere schiava, succube e dominata. Ormai siamo al paradosso dove se parli a certe capre di diritti, equità, giustizia sociale, parità, welfare ti ridono in faccia e ti insultano anche chiamandoti buonista, comunista e colpevole di tutti i mali del mondo. La storia? Nella scuola se arrivano a studiare la prima guerra mondiale è già tanto quindi non mi meraviglio che certa gente non abbia la minima idea di cosa sia stato il ventennio. Finchè si da più importanza allo studio dei Promessi sposi invece che a testi come che so Fontamara o Se questo è un uomo giusto per citarne 2 che mi vengono in mente la gente non saprà. Ed in tutto questo…almeno nel dopoguerra vi erana numerosi intellettuali autorevoli e con enorme conoscenza che si facevano sentire. Oggi chi abbiamo? Sgarbi? Salvini? Renzi? Grillo? Feltri? Gasparri? Andiamo avanti con i tweet? La mia sfiducia è ormai allo zenit e non vedo alcun futuro.Non più.

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