Antisessismo, Autodeterminazione, Comunicazione, Critica femminista, Violenza

#Brand #Femminicidio #Donne: cercasi giovane snella con bella tetta!

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Siamo sempre sul capitolo “violenza sulle donne” in stile “brand” con campagne pro “donna” che vagamente intenderebbero essere dedicate a rivendicare dei diritti. Una azienda che opera nel settore cinematografico e audiovisivo annuncia che ci sarà un casting. Come chiariscono anche sulla loro pagina facebook cercano donne “fra i 20 e 35 anni” con “un fisico snello e devono essere disposte a farsi fotografare a seno nudo“. Però specificano che le donne possono essere di qualunque nazionalità (non si dovrà mai dire che discriminano, a parte non volere quelle non snelle etc) e potranno inviare candidatura via mail inserendo “nome e cognome, anno e luogo di nascita, residenza, altezza, peso, taglia, contatti telefonici ed e-mail” in più specificano che dovranno “allegare alla mail un massimo di 5 fotografie, fra cui: primo piano, mezzo busto, figura intera e foto in costume da bagno“. Seguono recapiti e promessa rimborso viaggio (che culo!).

Io sono davvero commossa. Non so se replicheranno una cosa cool in stile femen o come nel calendario delle studentesse napoletane, fatto sta che come avevo annunciato diverso tempo fa essere disponibili per campagne antiviolenza può essere un mestiere, perchè no, un trampolino di lancio, e nulla di male se queste ragazze saranno trattate bene e se scelgono di farlo. Io spero che a parte il rimborso viaggio le paghino pure con contratto regolare, perché i diritti di cui si parla sono anche quelli che riguardano il lavoro e queste ragazze dovranno sapere che un loro diritto, per esempio, è quello di poter accedere a posti di lavoro senza dover esibire foto in costume da bagno, perché quando racconti i diritti delle donne non devi partecipare ad una sfilata e non ti spetta il titolo di miss. A meno che non sia una nuova figura titolata alla “Miss rappresentante per i diritti delle donne“.

Dopodiché io spero che vi spieghino anche che un diritto delle donne è quello di essere valorizzate qualunque sia la fisicità che vi caratterizza, perché i vostri diritti non passano per l’arrapamento suscitato nel lettore medio e men che meno passano attraverso una foto photoshoppata. Inoltre spero, ancora, che qualcuno non vi disegni in volto un occhio nero, che non vi rappresentino come vittime vittimizzate, martiri, fragili, perché le donne sono fortissime e all’occorrenza sanno anche dire che possono rivendicare i propri diritti anche usando il proprio corpo, certo, ma un corpo che non deve per forza corrispondere al modello unico di bellezza imposto che fa sentire sbagliate tutte le altre. Allora serve che rimettiamo in circolo i nostri corpi antiviolenza e antisessisti, perché se le destinatarie di una campagna siamo noi, se è di noi che si parla, in quelle foto dovremmo esserci tutte, di qualunque misura, tetta, frazione di culo, espressione facciale. E perché no, potrebbe esserci anche la titolare dell’azienda che sarà sicuramente in gamba, lavorerà tanto e perché dunque non può raccontare anche se stessa nonostante, immagino, non abbia più vent’anni?

Eccoci dunque, questo, delle Mujeres Libres, è il casting di chi fa antisessismo e si occupa in termini militanti di diritti delle donne. Perché il sessismo e gli stereotipi si sovvertono. Non si replicano. Sennò non è una campagna per i diritti delle donne. E’ un’altra cosa. Con tutto il rispetto per il lavoro di ragazze e di chi le assume.

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