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#Migranti e #Lampedusa: in Italia esiste il reato di sopravvivenza!

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E’ ufficiale. Sapete che i sopravvissuti sono indagati perché è considerato reato essere clandestini? Dunque o muori o paghi con il carcere il coraggio di aver varcato le frontiere ed essere arrivato sulle nostre coste. Così stanno le cose.

Sapete che ci sono i pescatori che rischiano denuncia per favoreggiamento alla clandestinità se prestano soccorso? Sapete che in Italia la legge vigente riassume tutto l’odio razzista che può esserci nei confronti di persone di altra etnia?

E il fatto che queste persone siano morte a due passi da noi non significa che sarebbe stato meglio se li avesse speronati qualche sorveglianza in mare come si faceva ai tempi dell’accordo con Gheddafi.

558282_472832962750702_112219752_nQuesta è l’Italia, dove da un lato dichiari il lutto nazionale e dall’altro dici a chi è sopravvissuto che è un criminale. Da un lato vai a fare passerella politica e istituzionale e dall’altro non vuoi comunque modificare le leggi vigenti.

Basita. Attonita. Non ho parole. Salvo dire che mi vergogno di avere la cittadinanza italiana. Tenetevela la cittadinanza, non so che farmene. Sono africana anch’io, sono clandestina, non ho una patria, non ho bandiera, non ho un briciolo di stima per questo popolo che alla fine non sa alzare la testa come si deve contro questo genere di fascismi. Siamo così presi dai nostri bisogni, che non vediamo che le precarietà sono tutte unite, senza separazione di genere, cultura e di etnia.

Nessun essere umano è illegale e quelli che vengono compiuti in questi anni sono crimini atroci. Crimini. In nome dell’egoismo e del profitto.

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6 pensieri su “#Migranti e #Lampedusa: in Italia esiste il reato di sopravvivenza!”

  1. Io avrei intenzione di togliermi la cittadinanza italiana e tutti i documenti appena conquisto una certa indipendenza, economica e dalla famiglia. Mi piace molto l’idea di essere apolide, non voglio dare il diritto di conoscere cose di me, di sapere della mia esistenza a uno Stato che pretende di rappresentarmi ma che ne è ben lontano. Però ho chiesto in giro e ho scoperto che non si può, o almeno così mi hanno detto fonti piuttosto autorevoli; magari era solo per scoraggiarmi. Se è vero, comunque, non si può rifiutare la cittadinanza, darla indietro, non si può essere pienamente padroni di se stessi e di ciò che ci riguarda. No, lo Stato pretende di sapere di noi, di conoscerci, di controllarci. Vuole avere l’illusione di avere tutto sotto controllo.
    Sto ancora cercando informazioni sulla cosa, ma tutto sembra confermare quello che so già: italiana sono e italiana devo rimanere. Ma io non voglio fare parte di uno Stato che si permette di dichiarare illegale una persona.

  2. E’ un orrore che chiunque di noi possa andare in Africa con una compagnia low cost con 50 euro e che queste persone siano obbligate a passare le pene dell’inferno per venire qui! Comunque, c’è un malinteso: i pescatori possono (e lo fanno sempre) aiutare chi è in mare, l’omissione di soccorso sì che è reato, ma salvare delle vite non lo e’. Ci mancherebbe solo questo!

  3. E’ la stessa logica per cui gruppi di riscossione crediti ti portano al suicicio e poi fanno i “coccodrilli” sugli imprenditori e la crisi, o per cui gli operai sono avvelenati dalle imprese ma si caccia la testa sotto la sabbia finché le morti non sono troppe.
    La stessa logica per cui le ragazze violentate sono rispettate solo se muoiono – vedi Massimo Fini, che dileggiava le tre ragazze aggredite da un pastore in Abruzzo, dicendo che gli avevano sfilato davanti tutte sculettanti, poi quando qualcuno gli ha fatto notare che l’aggressore le aveva anche uccise, allora si è scusato dicendo “Non sapevo, o non ricordavo, che due delle tre ragazze oltre a essere state violentate, furono poi uccise”.
    Una specie di sindrome di Maria Goretti.
    Applicata a tutti.

  4. E quindi? Si vuole abolire la legge bossi fini? Questo è il messaggio? Oppure il messaggio è sempre lo stesso “bisogna vergognarsi di essere italiani perchè gli italiani fanno cose cattive” Eppure mi pare che tutti hanno espresso il lutto per questa povera gente, che l’esercito, la marina, la protezione civile, la guardia costiera si siano attivati per dare una mano a questa gente. E che dopo un certo punto è impossibile accogliere e dare aiuto a questa gente, semplicemente perchè in italia non c’è piu posto per gli immigrati, sono loro stessi che decino di spostarni verso i paesi del nord. Perchè in italia non riescono a trovare neanche piu i lavori da fame che hanno sempre fatto. Si può aiutarli ma bisogna tener presente che se io entro illegamente negli stati uniti o in un qualsiasi altro paese, il minimo è il carcere e poi l’espulsione. Perchè l’italia deve sempre e comunque essere la “colpa di tutto” Non lo sono maggiormente i paesi di provenienza di queste persone o i paesi che non combattono gli scafisti e trafficanti di persone? Bisogna tirare fuori gheddaffi? Non si può parlare di un unione europea che si disinteressa del fatto, di paesi come la francia che in passato hanno fatto delle espulsioni di massa di immigrati? Oppure perchè non si vede mai un post che critichi il governo Maltese che non effettua quasi mai i salvataggi e non intercetta i barconi prima che arrivino presso le acque italiane? Perchè gli italaini devono sempre agire al loro posto? Eppure non Malta non è politicamente un “isola” ne è comandata da un dittatore. Oppure gli stati che ogni tanto ritengono di risolvere le questioni lanciando qualche bomba a caso? Ripeto, vergognamoci di questi stati, non dell’italia..

  5. Nota a parte: non sei contenta dell’italia? Ti senti diversa e maltrattata da altri italiani? Vedi fascismi dappertutto? Non vuoi più essere cittadina italiana? Be, allora perchè non vai in un altro paese?

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