Lei scrive:
Ciao Eretica,
è da tanto che penso di scriverti e finalmente mi sono decisa a farlo.
Ti chiedo di mantenere l’anonimato,se deciderai di pubblicare questa lettera.Parto premettendo che questo è più che altro uno sfogo per una situazione che ho vissuto e sto continuando a vivere, ma che non ho mai voglia di condividere con nessuno o quasi.
Sono figlia di una madre alcolista.Mia madre ha iniziato a bere quando avevo 14 anni (o meglio, io me ne sono resa conto solo in quel momento).
A 22 anni io convivevo con il mio fidanzato, dunque non abitavo più con i miei genitori.Ora ho 32 anni, mia madre beve ancora.
Ho un fratello di 27 anni, che si è trasferito a a Londra quando ne aveva 23, dicendo che voleva vivere un’esperienza diversa, cambiare città per trovare se stesso e precisando (in segreto, solo a me) che non sopportava più la situazione a casa, in famiglia e che dopo una crisi di panico l’unica scelta era allontanarsi da tutto.
Poco prima che mio fratello si trasferisse a Londra, i miei genitori si sono separati quindi mia madre è rimasta a vivere da sola nella casa in cui sono cresciuta e mio padre si è trasferito in un’ altra città.
Voglio risparmiare il calvario vissuto durante la mia adolescenza, precisando solo che rientravo a casa e trovavo spesso mia madre completamente ubriaca che a stento si reggeva in piedi oppure che urlava offese senza senso a tutti noi (mio fratello, mio padre e me).
Una volta ha letto il mio diario segreto, diario in cui avevo scritto della prima volta in cui ho fatto l’amore: sono rientrata a casa trovando il mio diario aperto, lei completamente ubriaca che vomitava nel lavandino dicendo che ero una putt**a e che facevo schifo.Mi ha vietato di uscire per mesi, controllando ogni mio passo e facendomi sentire sporca, sensazione che ho tolto con fatica, dopo tanti anni e con il solo aiuto del fidanzato che avevo.
Ha cercato di annientare la mia autostima in vari avvenimenti e, le poche volte in cui era sana e cercava di comportarsi da “madre”, non si è mai pentita di ciò che ha fatto, nonostante io le spiegassi il disagio che mi procurava…continuava a ripetere che mi dovevo vergognare per ciò che avevo fatto (puntualizzo solo che ho fatto l’amore la prima volta con una persona con cui stavo da tre anni, avevo 15 anni).Durante tutti questi anni, nonostante la famiglia ormai divisa, tutti noi abbiamo cercato di aiutarla, compreso mio padre che non si è mai tirato indietro nonostante la separazione e mio fratello, seppur non potendo essere presente fisicamente per la distanza.
Io vivevo non troppo distante da lei e ogni giorno per due anni, sono andata a casa sua, ogni sera, per darle una pastiglia che i medici le avevano prescritto (pastiglia che non ti permette di bere per gli effetti collaterali che crea se la assumi e bevi alcolici). Sono stata chiamata alle ore più svariate durante la notte, perché mia madre e il suo nuovo fidanzato (anche lui alcolista, si sono conosciuti al SERT) minacciavano di uccidersi a vicenda, urlando e svegliando i vicini, che puntualmente chiamavano polizia e ambulanza.
Ho cercato di starle vicino nonostante il suo voler essere vittima sempre (a mia madre non è mai capitato nulla di brutto nella vita a livello oggettivo: i suoi genitori purtroppo la hanno viziata parecchio….figlia unica con troppo affetto forse e mai un velo di incertezza a livello economico).Le ho chiesto per anni, tanti anni, di provare a smettere per me almeno, di farsi aiutare davvero ma puntualmente lei si faceva aiutare per brevi periodi, per poi bere di nascosto appena ne aveva l’occasione e ripiombare nel baratro che causa questa dipendenza.
Mia madre tuttavia, da che ne ho memoria, è sempre stata molto egoista e soprattutto le è sempre piaciuto fare la vittima per qualsiasi cosa. Qualsiasi. È sempre stata non buona d’animo, ha trattato mio padre in modi inimmaginabili per tanto tanto tanto tempo e se glielo facevi notare, si scagliava su di te come se fossi la persona più orrenda del mondo a dirle una cosa simile.
Ora, continua a bere e continua con un egoismo che con gli anni è aumentato, arrogandosi diritti come il fatto che io “devo dedicarle più tempo”, “devo coinvolgerla di più” e appena provo a farlo, lei si ubriaca lasciando che i nostri pomeriggi insieme si trasformino in incubi.Io ringrazio ogni giorno della mia vita il mio carattere forte ma sento le ripercussioni psicologiche che negli anni questa situazione ha causato.
Io se avessi potuto scegliere mia madre, mai avrei scelto lei e quando in un discorso sento dire “la mamma è sempre la mamma” io penso che madre bisogna esserlo davvero, non solo mettendo al mondo un figlio.
Se mia madre morisse, io sarei più serena e non posso dire questa cosa perché verrei reputata un mostro ma credetemi…vorrei non averla mai conosciuta.
Grazie Eretica.
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