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#DeputatePd contro #M5S: davvero la querela infonde antisessismo?

Sono sette le deputate (e i deputati?) che hanno denunciato per ingiuria il parlamentare dell’M5S che si difende sostenendo di aver detto altro. Dato che l’ingiuria si sarebbe compiuta in presenza di più persone ci sono anche le circostanze aggravanti. Dunque, facendo un calcolo rapido, a meno che non facciano lo sconto famiglia cumulativo, si somma la pena prevista ripetuta per sette che in totale dovrebbe fare dai 5 (più o meno) ai 7 anni di carcere più un tot di migliaia di euro di risarcimento. Una delle deputate ha dichiarato che la querela sarebbe “simbolica” ma nella pena conseguente di simbolico direi che non c’è proprio nulla. Quel che io vedo è semplicemente l’uso della denuncia che sposta una discussione politica e culturale su un piano repressivo e penale. Quel che vedo è un gruppo di donne che non ha altri strumenti, controculturali, per sovvertire, disinnescare e ribaltare quell’offesa al punto da dover ripiegare su una richiesta di tutela che poi finisce semplicemente per esprimere un “attenti a voi, se non vi comportate bene, vi mandiamo la guardia a punirvi“. Questo, secondo la vostra opinione, risolve il sessismo? Insegna o cambierà qualcosa?

E tutto assieme, tenendo conto anche delle sanzioni annunciate dalla presidente della Camera, a voi non sembra che questo coro di voci indignate per qualcosa che poco attiene al contenuto politico della discussione, l’oggetto del contendere, il decreto Imu e Banca D’Italia, possa essere in qualche modo funzionale a chi vuole semplicemente distrarre e spostare l’attenzione? Non vi viene il sospetto che tanta unanimità da parte di Pd/Pdl (o Forza Italia) e Lista Civica, assieme alle trasmissioni di Rai Uno e i canali Mediaset, oltre i media di parte e di partito, nel descrivere i parlamentari dell’M5S come i mostri che attenterebbero alla democrazia sia un po’ sospetto? A voi sembra normale che si tronchi una discussione parlamentare e che tutte le componenti conservatrici della maggioranza di governo raccontino delle presunte intemperanze dei parlamentari dell’M5S definendoli a momenti come sovversivi e terroristi?

Ma non è forse quello che in qualche caso si fa quando si parla malissimo dei manifestanti in piazza che rivendicano casa e reddito? E quel che si dice dei NoTav? Voglio dire: noi dovremmo essere abituati a sapere che tutto questo sfoggio unitario di amore per le istituzioni, tutti uniti contro quelli che sono pagati per fare l’opposizione, tutto questo ricercare scena dopo scena i dettagli che possono incriminare un intero movimento, non possono essere casuali. La strategia politica, a prescindere dal fatto che tra gli M5S possono esserci persone che sbagliano e anche parecchio, di certo non appartiene solo all’opposizione ma anche la maggioranza ne avrà una per guadagnare consenso, toglierlo all’opposizione, continuare a fare quello che ha deciso di fare a colpi di decreto e senza tenere conto della opinione della gente.

Il decreto Imu/Banca D’Italia (ricapitalizzazione con soldi pubblici alle banche), la riforma elettorale: praticamente stanno facendo quello che vogliono senza che nessuno possa dire nulla. E lo scandalo sui media al momento non è lo stato della democrazia, le continue forzature, l’esautoramento del parlamento privato della possibilità di compiere una discussione. Comunque la pensiate non potete non prendere atto del fatto che ogni volta che c’è un provvedimento in ballo si finisce sempre per parlare della fragilità delle donne dei partiti della maggioranza vittime di questi mostri e bruti dell’M5S che diventano un ottimo pretesto per non approfondire discussioni che meriterebbero approfondimento.

Con ciò non sottovaluto nulla perché so bene quanto sia diffuso il sessismo e ancor più grave è quando, per esempio, a dare della “zoccola” a qualcuna è un tutore dell’ordine che parla di una vittima che poi viene ritrovata morta.

Ad ogni modo, come si diceva ieri, ricordo gli spiacevoli appellativi rivolti a ministre e deputate del Pdl ai tempi in cui si faceva la divisione tra donne perbene e donne permale e se tanto mi dà tanto direi che la cultura contribuiamo un po’ tutti a crearla e dunque bisognerebbe assumersi una responsabilità collettiva per il fatto che l’antisessismo non è permeato sufficientemente nelle discussioni pubbliche e nella fattispecie in quelle che riguardano le rappresentanti istituzionali.

Poi c’è lo schiaffo ricevuto dalla deputata dell’M5S Loredana Lupo ed è curioso che in una trasmissione televisiva di La7 una donna, non so bene chi fosse, parlasse di quell’episodio come di una reazione alla concitazione, al tafferuglio, alla tensione, come fosse giustificabile il fatto che qualcuno potesse mettere le mani addosso a qualcun’altra, e quando si è trovata a esprimere un parere sull’accusa rivolta al deputato grillino circa i presunti insulti sessisti in quel caso è stata davvero implacabile. Dunque, per alcune donne, un insulto sarebbe più grave di uno schiaffo.

Sarei curiosa di sapere se la deputata dell’M5S ha seguito l’esempio delle deputate del Pd e ha sporto denuncia o se in questo momento, giacché sui media sembrerebbe che le risse in parlamento abbondano, ci sono le questure intasate di denunce tra persone che non riescono a svolgere civilmente le discussioni in sede parlamentare e ricorrono ad attacchi che poco hanno di politico.

Quello che voglio dire è che qui fuori ci interessa quello che si fa con i nostri soldi e sulle nostre teste. Dopodiché, tornando alla querelle, io penso che quel sessismo lo disinneschi se si comincia, per esempio, a ribaltare lo stigma negativo attribuito a certe pratiche sessuali e a chi le compie. Quella che vedo, invece, mi sembra la reazione solita di un femminismo moralista che chiede tutela perché incapace di produrre una risposta controculturale che finalmente spiazzi. E’ un segno di debolezza invece che della forza e della autonomia che dovremmo mostrare. Direi che è tutto, per adesso. Ditemi che ne pensate.

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4 pensieri su “#DeputatePd contro #M5S: davvero la querela infonde antisessismo?”

  1. Bè al netto dell’ipocrisia di qualcuno (che è un problema ma non è di questo che si parla ora) io direi che reagire con simboliche bacchettate sui denti agli insulti e/o alle espressioni che sono intese come insulto… non ha niente di liberticida. Direi anche che la pratica libertaria non è esattamente quella baraonda tipo “anything goes” che qualche insulso politichicchio pensa che sia. Non siamo in una farsa dei fratelli Marx… anzi… almeno fossimo in uno show dei f.lli Marx!!!

  2. Non riesco a essere totalmente d’accordo con l’articolo. é vero che non esistono strumenti controculturali per rispondere e ribaltare queste situazioni ma non ci vedo niente di moralista nella reazione delle deputate. La mia indignazione, quando ho letto la frase e soprattutto alcune giustificazioni che i fautori del m5s hanno dato, è stata immediata e totale. Non ci trovo moralismo nella reazione delle pdine, e sono assolutamente d’accordo con te quando si parla di una mancanza di una risposta controculturale. La riflessione che facevo è che se si ignora una frase del genere perchè detta in un contesto tumultuoso, da politici che stanno cercando con le loro forze e i loro mezzi di difendere il bene comune , e che i mass media descrivono come mostri, bhè allora stiamo giustificando l’offesa e abbiamo perso. Il merito di qualsiasi carriera sarà determinato dalle nostre doti sessuali.

    1. non trovo la risposta “moralista”. dico che mi sembra una risposta da femminismo moralista che a parte indignarsi e rivolgersi a un tutore non sa ribaltare i contenuti dell’offesa. Scrivevo già ieri che lo stigma scandalizzato attribuito comunque a certe pratiche sessuali e a chi le realizza è assurdo. certo che va resa pubblica una offesa di questo tipo. E poi?
      https://abbattoimuri.wordpress.com/2014/01/30/quando-a-dare-della-pompinara-alla-ministra-erano-le-antiberlusconiane/

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