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#DeGregorio: dalla critica al linciaggio virtuale!

Si. La De Gregorio ha scritto ‘na strunzata sciocchezza. Se dirlo dà il via al branco che aspetta si indichi qualcun@ da linciare mi pare peggio di quel che ha scritto lei. Ma è mai possibile che non si sappia proporre una critica, semplicemente discutendo, senza operare gogne e senza avviarsi all’inseguimento del soggetto criticato per insultarlo (con indignazione) in ogni dove? Qualunque cosa abbia scritto è una persona e merita rispetto e i movimenti delle folle indignate meriterebbero un’analisi sociologica con le controvaie. Serve controcultura, in questi casi, analisi, e non sottoporre la persona oggetto di indignazione al metodo ludovico per farle vedere quanto soffre una stuprata. Non è così che si fa cultura. Così si imitano semplicemente comportamenti che spostano a destra tutto il discorso. Scordatevi il cognome, che personalizzare e oggettivare la critica lasciando che degeneri in linciaggio non è mai una buona cosa, e iniziate a pensare (che è tanto più difficile) a quale strategia controculturale operare per cambiare quella mentalità moralista. Che dispositivi culturali, che sovversione, che intelligenza mettere in campo? Che idee? Quali contenuti?

Non serve il processo, non serve il tribunale dell’inquisizione. Non serve un giudizio morale che risponde ad un altro giudizio morale. Perché quel che si fa è semplicemente un capovolgimento della scala di valori, si opera un cambiamento di prospettiva etica ma i metodi restano uguali. Capite cosa dico? Riesco a spiegarmi bene? Perché mi sembra di ululare al vento, con le parole che si perdono e non riescono a penetrare la cortina di isterismi e fanatismi ossessivi che nulla c’entrano con la giusta, perfino motivata, incazzatura di chi guarda, legge, si fa una opinione, critica, dopodiché fa altro, lotta, si mette a produrre sovversione culturale.

Io ho rispetto delle pratiche di chiunque ma avrei davvero bisogno di condividere la consapevolezza che deriva dal sapere quanto sia rischioso innescare meccanismi che non portano mai a nulla di buono.

C’è una mentalità davvero dura a morire e ne parlavo QUI. C’è chi la spaccia perfino per femminismo, dove avere appresso moralist* e censor* che ti coprono il culo e ti danno la misura del bere dovrebbe significare più tutela. Ma questa mentalità non la cambi mettendo in mora oggi quell* poi quell’altr*, perché con la gente ci si discute senza scomunicarla e condannarla al rogo. Discutere è diverso dal mollare sassi virtuali, depositare un insulto, imporre uno stigma sulla persona e via. In perfetto stile antiberlusconiano di chi pensa che demonizzando e cancellando una persona si purga il mondo intero. Perché, oltretutto, tra chi si presta al linciaggio c’è gente che non è affatto antisessista, che è moralista tanto quanto e tuttavia è di destra e quando gli si attiva il neurone indignato alla parola “stupro” sbraita e si straccia le vesti peggio di qualunque rappresentante patriottico/nazionalista che tiene in salvo le “nostre” donne.

Ci sono cose che fanno arrabbiare tant* ma è il metodo attraverso cui scegli di affrontarle e risolverle che fa la differenza perché se così non fosse allora non staremmo da tempo discutendo del perché il decreto femminicidio faccia decisamente pena.

Pensiamoci. O ditemi se e dove sbaglio. Senza problemi.

—>>>della De Gregorio avevo scritto QUI. Quando e se io avrò contatti con lei è per parlarle, come si fa tra persone civili. Se lo riterrò opportuno. Sennò farò altro. Pace.

4 pensieri su “#DeGregorio: dalla critica al linciaggio virtuale!”

  1. Non saprei, per me un singolo post di critica non è ancora un linciaggio. Sono stati in tanti a scrivere, quello sì, ma se in tanti si sono permessi di dire la propria, è che De Gregorio ha scritto una tale stronzata che ognuno si è sentito anche in dovere di farlo. Ma il linciaggio a mio avviso avviene nel momento in cui tutti si scatenano non appena una persona apre bocca, qualunque cosa dica. Per dire a me sembra che con Boldrini si sia arrivati al linciaggio, non (ancora) con De Gregorio.

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