Antiautoritarismo, Antifascismo, Antirazzismo, Autodeterminazione, R-Esistenze

#Milano: lo Zam? Mandateci i vostri figli!

Un’amica mi passa questo video che parla di cattivi punkabbestia che rubano nel parco merende alle bambine, nonnine gentili che evocano fatine buone, brutta gente, un po’ terrorista, che cucina scarafaggi e sporcizia e la serve a pranzo causando come minimo il colera e giù una serie di luoghi comuni della destra che demonizza gli spazi sociali occupati e chiunque li attraversi.

Ho guardato il video e poi ho letto anche la parte informativa che trovate in basso sulla pagina di youtube e dice che questo po’ po’ di roba l’avrebbero messa su dei creativi e pubblicitari a cura di un non meglio specificato comitato di mamme e nonne che temono per la salute psico/fisica dei bimbi e degli anziani che stanno in quella zona di città.

Io avrei un paio di appunti che terrei a precisare, per quanto non conosca il luogo (spero di capitare in quella città e lì in particolare prima o poi), ma se c’è una stonatura in tutto questo è giusto la questione degli scarafaggi dentro le pietanze, perché io immagino che lì dentro ci saranno vegani, come minimo vegetariani, e oltretutto la narrazione del video dimostra che di centri sociali non sanno proprio nulla. Inviterei ‘sta gente a varcare la soglia per vedere dove stanno i demoni e dove le persone che recuperano luoghi abbandonati, disastrati, per farli diventare luoghi di riferimento anche per il quartiere che li ospita. Posti in cui si fa cultura, arte, si legge, do you know leggere?, si organizza condivisione di saperi, ci puoi vedere presentazioni di libri, cultura, Street Art, cose belle a costo zero, giusto oggi che la precarietà ti priva anche del diritto alla conoscenza, puoi partecipare a discussioni e lotte autodeterminate delle donne, puoi organizzare una buonissima cena per chi c’è e nel frattempo realizzi socialità positiva, ricca di interessi, fatta di meravigliosi sogni tesi a inventarsi una società migliore, c’è sperimentazione, progettualità, c’è che si prova a vivere di niente dove tutto costa, dove vorrebbero venderti anche l’aria che respiri. Se queste persone, o una sola, chi lo sa, che immagina di trovar demoni varcasse quella soglia senza pregiudizio e portasse lì magari i propri figli scoprirebbe che l’odio, l’intolleranza, le bruttezze di cui parlano stanno decisamente altrove.

Ecco: in basso mostro il video che i compagni e le compagne di Zam hanno realizzato per dire quel che sono e QUI il loro comunicato che vi consiglio di leggere. Solidarietà. Allo Zam, naturalmente.

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