Mi dicevano che la tregua sarebbe durata poco. Le compagne di laggiù e anche osservatori che hanno il polso della situazione. Erdogan non mantiene le promesse, questo è quello che lì sanno.
Difatti ha prima parlato di referendum sulla destinazione del Parco Gezi, per placare le ansie internazionali, e poi al rifiuto scettico degli occupanti di accettare questo contentino ha dato un ulteriore ultimatum per imporre lo sgombero.
Oggi Gezi Park era in festa. Ieri giornata piena di iniziative e concerti all’aperto. Stasera alle 20.50, mentre il parco era pieno anche di famiglie con bambini, la polizia ha nuovamente attaccato con idranti (con getti d’acqua e sostanze chimiche urticanti) e gas lacrimogeni.
E’ stata sgomberata la gente dal parco, smantellate le tende, arrestati e feriti attivisti, minacciati e intimiditi giornalisti o attivisti della informazione indipendente che erano lì con telecamere e macchine fotografiche.
Hanno inseguito la gente fino all’Hotel vicino dove i manifestanti avevano ricevuto riparo e cure, in una infermeria improvvisata, già nei giorni scorsi, con i manifestanti stessi che hanno fatto cordone di protezione per impedire alla polizia di entrare mentre i bambini dentro, spaventati, piangevano o venivano soccorsi per le crisi respiratorie e le ustioni dei gas urticanti.
Hanno minacciato i medici esigendo che non si prestino alla cura dei manifestanti e questo dopo aver già arrestato decine di avvocati impegnati nella difesa di manifestanti e tanti rappresentanti del partito all’opposizione che la maggioranza di governo vorrebbe dichiarare fuorilegge. Tutti oramai prigionieri politici di regime di cui TakSim Solidarity, nel suo ultimo comunicato di bilancio, continua a chiedere la liberazione.
La gente è stata inseguita nelle vie laterali, braccata con i Toma (blindati con idranti). Un gruppo di persone ha provato a fare da barriera e un Toma ha messo sotto un manifestante che così è stato ferito. La strada in cui la gente è stata inseguita è in İstiklal Avenue e lì i manifestanti hanno costruito una barricata di resistenza.
Un numeroso gruppo sta accorrendo in Piazza Taksim dal quartiere Gazi e da altri quartieri tentando di superare le barriere della polizia per raggiungere gli altri e le altre e moltissime altre persone continuano a battere pentole e coperchi in questa loro pacifica e rumorosa resistenza al fascismo del governo e della polizia.
Moltissime proteste sono ricominciate in tante città Turche. Una manifestazione anche ad Ankara dove praticamente gli attacchi e le proteste non sono mai finite.
Scuole superiori stanno aprendo le porte ai manifestanti. Il Ministro per l’Unione Europea Bağış ha dichiarato durante un programma sulla rete TV “A Haber” che: “Tutti coloro che sono a Gezi Park saranno considerati dei terroristi”. I medici se ne fregano delle minacce del governo e annunciano unanimi: “Cureremo le persone ferite a Taksim”. Manifestanti provenienti da vari quartieri, assieme alla gente che è scesa in strada con pentole e coperchi, stanno convergendo in un unico grande corteo diretto a Piazza Taksim.
Cariche con proiettili di gomma e lacrimogeni sui manifestanti non gli impediscono di andare avanti. Moltissimi stanno cantando “Bella Ciao” e urlano slogan contro il fascismo. Migliaia di persone sono in corteo anche lungo la E-5 (autostrada) da Yeni Sahra verso Goztepe per unirsi agli altri gruppi provenienti da ogni parte.
A margine: La polizia è entrata nell’ospedale Alman, ha lanciato lacrimogeni ed è tornata indietro. Ha poi fatto irruzione anche nell’Hilton Hotel per cercare eventuali manifestanti richiedenti rifugio dopo aver lanciato gas anche in ogni altro luogo in cui i manifestanti avevano trovato riparo. Nell’Hotel sta ora squestrando apparecchiature mediche e materiali vari.
Sul Bosforo (sul ponte) tantissimi manifestanti attaccati da lacrimogeni. Attacchi della polizia non hanno smesso e durano ancora adesso. Secondo le dichiarazioni del ÇHD (Associazione Avvocati Contemporanei) (fino a sera) ci sono state 132 persone gravemente ferite dagli attacchi della polizia. Vengono riportati 5 episodi di pelle bruciata dall’acqua con acido lanciata dai cannoni ad alta pressione dei TOMA. Anche ad Ankara gli attacchi sono brutali e non cessano.
Per sintesi e ulteriori news segui la pagina fb di Abbatto i Muri, Twitter e questo blog.
Aggiornamenti anche in italiano su: GeziPark.Nadir.Org
Streaming tv: CapulTv e QUI e QUI
Immagini QUI
Leggi anche:
Tag #OccupyGezi #Taksim
Comunicato di Taksim Solidarity: Taksim ovunque e ovunque resistenza
- Solidarietà Internazionale dalla resistenza femminista
- La Resistenza Continua!
- Turchia: la tolleranza zero e la fretta di Erdogan (da articolo21)
- #OccupyGezi #Resistanbul: aggiornamenti. Turchia come l’Italia?
- Appello al Governo dalla Women’s Coalition Turkey
- Gezi Park R-Esiste
- Sesso non è stupro e stupro non è sesso
- Come per Genova G8 nel 2001
- La Turchia e la donnificazione degli eventi
- Seda Aktepe racconta cosa sta accadendo
- Ferito gravemente un altro manifestante
- Sciopero ovunque e team di traduttori solidali ovunque
- Lettera dalla Turchia
- Report dalla Turchia: uniti contro il fascismo
- Da quale pulpito arriva la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne
- #OccupyGezi: report dalla Turchia. Dal comitato Locale al movimento nazionale.
- #OccupyTurkey: le manifestazioni altrove. Tutto il mondo è paese.
- #OccupyTurkey: la censura dei media e la repressione porta a porta
- La repressione e le botte della Polizia in Piazza e il Victim/Blaming politico/sociale
- #OccupyTurkey: muore Ethan. Per Erdogan è twitter la vera minaccia della società
- Altro report dalla Turchia
1 pensiero su “#OccupyGezi #ResIstanbul: aggiornamenti. Parco sgomberato. La Turchia R-Esiste!”