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#Rosaria ritira la denuncia e torna con lui

Corriere, oggi. Come dicevo QUI (post che vi suggerisco di leggere) le cose, spesso, vanno proprio così. Non tenerne conto è da irresponsabili. Da notare lo sforzo del giornalista di fare apparire Rosaria più o meno come una perfetta idiota. Commenti che la insultano per la scelta dichiarata potete trovarli QUI.

Titolo: «Non si è reso conto di quello che ha fatto»
Sottotitolo: «Lo perdono e torno con lui» Rosaria Aprea, 20 anni, in ospedale, ritira la denuncia: «Sto male al pensiero che sia rinchiuso»

“La ventenne (…)  ha rilasciato ieri una intervista al Corriere del Mezzogiorno per dire che lei quel ragazzo lo ama e che vuole tornare con lui.

Nel suo letto nel reparto di Chirurgia d’urgenza, (…) si è anche lasciata fotografare per dimostrare che «non è vero che ho subito percosse», tesi a suo parere dimostrata dall’assenza di lividi o medicazioni sul volto, sulle braccia, sulla testa. (…)

Rosaria questo lo sa, ma resta convinta che Antonio (…) «non voleva sicuramente farmi male» perché, dice lei, «ci amiamo e non vedevamo l’ora di andare a vivere insieme con nostro figlio». E non che questo tentato omicidio abbia indotto Rosaria a cambiare idea: la convivenza con Antonio è una «cosa che io voglio fare ancora, perché l’amo».

(…) «dopo i primi giorni in cui mi sono sentita frastornata ho via via acquisito la mia lucidità e mi sono accorta di avvertire sempre di più l’assenza di Antonio». E adesso vuole «ritirare la denuncia perché immagino che questo possa aiutarlo a venire fuori da quel posto». Immagina male, Rosaria. E forse il suo avvocato, (…) glielo avrà anche spiegato: per lesioni gravi come quelle che le ha provocato il fidanzato, la Procura procede d’ufficio. Lei può perdonarlo, se crede, ma il magistrato va avanti per conto suo.

Lei, però, insiste: «Sto male al pensiero che sia rinchiuso in carcere. Non voglio che Antonio resti ancora lì dentro. Lo so che non si è reso conto di quello che mi ha fatto e voglio tornare con lui». Dice che vorrebbe «poterlo incontrare perché sono certa che si è pentito. Vorrei potergli dire da vicino: mi manchi tanto, vorrei tornare a passare le nostre serate assieme sul divano della tavernetta».
«Lo amo da morire», dice convinta.”

Dunque. Dicevamo? Dove finisce l’antiviolenza che deve rispettare l’autodeterminazione delle donne e dove comincia l’autoritarismo che vorrebbe psichiatrizzarla per “salvarla”?

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6 pensieri su “#Rosaria ritira la denuncia e torna con lui”

  1. Ti faccio notare che ti è scappato un lapsus:
    “Da notare lo sforzo della giornalista di fare apparire Rosaria più o meno come una perfetta idiota.”
    L’articolo che hai linkato è scritto da un giornalista maschio (la firma Fulvio Bufi mi sembra non lasci dubbi).
    Ennesima dimostrazione di quanto gli stereotipi di genere -tutti gli stereotipi di genere- siano fuorvianti.

  2. aggiungerei dove finisce l’autodeterminazione, dato che c’è ( o ci potrebbere essere ) un figlio, e c’è anche chi le vuole bene. Senza autoritarismi ( non verso di chi compie violenza però ) e psichiatrizzazioni.

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