Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, Puttana, R-Esistenze

Quando lui ti picchia e ti dicono che non devi “abbandonarlo”

Perché l’hai lasciato solo? Lui soffre, sai? E a me cosa cazzo me ne frega? Questa è stata la mia risposta quando mi hanno fatto pesare la scelta di averlo lasciato. Se non mi avesse maltrattata forse sarei ancora con lui. Capisco che soffra ma non capisco perché debba interessarmi.

Chissà perché ci si aspetta sempre che una donna debba fare la badante del maschio affettivamente analfabeta. Ci si aspetta che tu gli insegni. L’ex suocera diceva che il buon comportamento dei mariti dipende dalle mogli. Quindi se mi picchiava era colpa mia?

Le donne possono curare le ferite altrui. E le mie? Qualcuno si è fatto avanti per curarle? Le donne possono condurre un uomo dove vogliono, perché questo è il loro compito. Alfabetizzarli, renderli docili, mansueti, gentili, capaci e affidabili. Tutto questo, però, non avrebbero dovuto insegnarglielo i genitori?

Cara ex suocera: sei tu che avresti dovuto renderlo una persona migliore. Tu mi hai consegnato un uomo violento. Non ce l’ho con te ma sei pregata di non scassarmi le ovaie.

La cura fa parte della vita delle donne come fosse un processo naturale. In realtà è uno stereotipo. E’ una imposizione. Se proprio devo scegliere di prendermi cura di qualcuno allora voglio essere pagata. Non è possibile riuscire a prendersi cura di un uomo violento. Cosa vorrebbe dire poi non lo capisco. Avrei dovuto fargli un pompino per educarlo a non picchiarmi? Come se la violenza dipendesse dalle vittime e non dai carnefici.

Ora scelgo di prendermi cura dei miei clienti. Mi pagano e non mi picchiano. Sono di sicuro migliori del mio ex. Ma se aveste visto come l’hanno trattato mentre piangeva e mi pregava di non sputtanarlo. E sua madre, ovviamente, gli dava man forte. Povero piccolo: l’ha accolto in casa per nutrirlo, stirarlo, lavarlo, coccolarlo. A me mai un gesto di aiuto. Perfida donna degna del suo perfido figlio.

La volta in cui lui cominciò a darmele più forte, giacché oramai ci aveva preso la mano, minacciò di suicidarsi. Io ero piena di lividi e i parenti pensavano a pregarmi di restare con lui. Se lui avesse voluto lasciarmi per qualche mia mancanza nessuno lo avrebbe pregato di restare con me. Questa è una cosa che riguarda le donne. La maledetta convinzione che le donne non debbano mai peccare di abbandono del tetto Letto coniugale. Poi dicono che il mio attuale mestiere sia rischioso. Stare in “famiglia”, invece no? Non è forse vero che le violenze sulle donne avvengono quasi sempre in famiglia per mano di una persona molto vicina alle vittime?

Alla prossima
Vostra, Puttana

 

Puttana – Storia vera di una donna “salvata” dalla violenza domestica. Potete leggere tutti i capitoli scritti da questa donna nella categoria Puttana.

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