Love and Fortune è una serie tv tratta da un manga evidentemente interessante. La serie è disponibile su Netflix con sottotitoli in italiano, per chi ha voglia di vederla.
Ambientato in Giappone, parla di una donna che sfida la morale comune per seguire i propri sogni. Combatte contro stereotipi che la vorrebbero sposata e con figli, lascia il fidanzato e si innamora di uno studente del liceo con le sue stesse passioni: il cinema, i film, l’arte visiva. Nonostante le difficoltà economiche decide di lasciare il suo lavoro aziendale per realizzare un progetto che le sta a cuore.
In alcune aree del Giappone la legge dice che è proibito fare sesso con una persona di età inferiore ai 18 anni. In certi casi si parla di consenso ai tredici anni e in altri è specificato che il divieto vale solo per le ragazze di età inferiore ai tredici anni e chi fa sesso con un’adolescente può finire in carcere per il reato di stupro.
La serie è basata su una critica feroce allo stigma sociale che deriva dall’avere rapporti sessuali con un minorenne. Lo stigma vale soprattutto per le donne. Gli uomini sono maggiormente legittimati a stare con una quindicenne, anche se adulti. Per le donne vale invece una morale che spinge chi vede a provare schifo per loro.
La storia della serie attraversa quella mentalità e mette al centro di tutto i pensieri e le emozioni dei due protagonisti. Una donna che non vuole accettare di restare con un uomo solo per comodità e un ragazzo che si sente a proprio agio con una trentenne pur se con sfoghi passionali propri della sua età.
In una fase di ricerca del lavoro per campare la protagonista viene rifiutata perché in età di avere figli. L’analisi che deriva dalla descrizioni dei contesti lavorativi diventa una critica feroce ad un sistema che non facilita le donne nella ricerca di una propria indipendenza economica.
Oltretutto, quando la storia tra lei e il ragazzo viene fuori lei viene trattata come un’appestata e in ogni caso la relazione viene vissuta lasciando spazio ad una crescita individuale dei due soggetti. Le difficoltà che incontrano sono difficilmente risolvibili e la protagonista via via che la relazione va avanti riesce a trovare sostegno per passare dalla fase propria di chi vuole sistemarsi, comunque sia, a quella in cui con coraggio si insegue il proprio sogno.
A me è piaciuta molto, perché tratta l’argomento in maniera assai realistica e a metà tra l’arte e la vita reale. Una donna che vuole fare altro a parte sposarsi dovrebbe sempre avere il coraggio di andare avanti per conto proprio.
La questione della routine lavorativa riguarda anche un’altra serie, stavolta coreana, anche questa disponibile su netflix, dal titolo Something in the rain, Anche qui una donna si innamora di un uomo più giovane di lei e la sua ribellione alle convenzioni e agli obblighi sociali, inclusa una causa legale per molestie sul lavoro, la porterà a trovare un proprio spazio. Evidentemente in Asia la questione è parecchio sentita e il fatto che se ne parli mi dice che in quei luoghi il livello di sensibilizzazione sociale sulla questione del lavoro per le donne e delle loro scelte di vita è molto più alto del nostro.
In Italia non ho mai visto niente del genere e questo mi fa pensare che il tema è ancora un tabù. Iniziare a parlarne seriamente, includendo le reali differenze tra persone di diversa età, vedi l’indipendenza economica, o la sua assenza, e i bisogni dell’uno e dell’altro, mi sembrerebbe necessario.
>>>^^^<<<
Cara Eretica, mi ritrovo spesso ad essere d’accordo con quello che dici nei tuoi post, ma questo proprio non lo capisco. E’ vero che una donna che sta con una persona più giovane viene mal vista, per via di stereotipi culturali sessisti. Ma in questo caso stiamo parlando di una persona di 31 anni che sta con una persona di 15. Secondo te una persona adulta (uomo o donna che sia) che fa sesso con un minore (anche se consenziente) è da considerare una cosa normale? Dove tracci esattamente la linea di demarcazione tra normalità e pedofilia? Basta il consenso, qualsiasi età abbia il minore?
Io ricordo bene com’ero a 15 anni e come erano le mie amiche. Ovvio che ti può interessare una persona adulta a quell’età e non credo ci sia niente di male. Ma non hai la stessa consapevolezza di un adulto e puoi cadere anche preda, come è successo ad una mia amica all’epoca, di adulti con cattive intenzioni. E non credo certi adulti siano da considerare nella norma.
Cosa intendi per “cattive intenzioni”?
Si crede che i ragazzini di oggi siano più consapevoli riguardo al sesso. Ma cosa sanno del sesso? Pornografia. Questa è la verità. Seguono le regole di video che guardano a qualsiasi età. Poi non si rendono conto dei pericoli della rete. Niente. Ogni anno scompaiono bambini e adolescenti adescati sul web. Molte mamme mettono foto di minori e del posto dove vivono e dove vanno a scuola. Ho scritto un post sull’argomento per far capire ai genitori che devono stare attebti a certe cose ma quasi nessunocapisce i rischi.