Autodeterminazione, Comunicazione, Critica femminista, Pensieri Liberi

Gli shorts che fanno tanto modello velina

Riso-amaro

Si parla di shorts e di maschilismi che impedirebbero la nostra libera espressione in fatto di abbigliamento. Giusti i giudizi contro chi ci dà delle sgualdrine se indossiamo una minigonna o un paio di pantaloncini. Ma che dire di quella critica cosiddetta antisessista che è diventata normativa, giudicante, nei confronti di donne che svolgono lavori in cui mostrano il corpo? Perché laddove si dice quali sono i modelli da non emulare quel che arriva alla fine è un messaggio parecchio confuso.

Un messaggio che finisce per fondersi nella stessa mentalità che ci vuole vestite di tutto punto perché, vuoi o non vuoi, comunque sia, se vai in giro “così conciata” non aderisci ai canoni della perbenitudine e neppure a quelli di una certa militanza antisessista. Provate a chiedere a tante di quelle donne indignate per il commento dello scrittore allergico agli shorts se a loro piace una slut walk. Provate a dire loro di scendere in piazza con i pantaloncini.

I maschilisti le giudicano male perché a cosce scoperte sarebbero sgualdrine? E le antisessiste cosa fanno? Le antisessiste le giudicano male perché emulerebbero le “veline” e perpetuerebbero la condizione di oggettivazione del femminile, il corpo, al servizio dell’etero/maschile. In definitiva sempre a cosce coperte dobbiamo restare. Ed ecco perciò un dialogo che descrive molto bene una situazione tipo. Giudicate voi e poi diteci dove sta la differenza.

di Elisabetta P.

Alla fermata di un autobus che potrebbe anche non arrivare mai (siamo a Roma), un dialogo semiserio di una ragazza in pantaloncini e top, e una donna con longuette apparentemente molto consapevole di sé in un agosto di caldo sciogliasfalto.

(Longuette ha uno sguardo indagatore e compassionevole. Occhi che si abbassano e poi di nuovo sul top e su quel che il top circonda, mento che vira verso destra e poi verso sinistra e sopracciglio corrucciato. La disapprovazione è nell’aria.)

Pantaloncini: Sì?

Longuette: Cosa?

Pantaloncini: Non so, mi sta guardando… Ci conosciamo?

Longuette: No. Però pensavo che potresti essere mia figlia… no, magari no. Mia sorella sì, però.

Pantaloncini: Le piace il mio top? L’ho preso in un negozietto vintage che sta proprio a via…

Longuette: Ma no, figurati cara! E’ solo che… beh, sai, voi ragazzine, specie voi un po’ più in carne…

Pantaloncini: No signora, non sono io ad essere abbondante, sono gli abiti di oggi ad essere mediamente striminziti.

(silenzio)

Longuette: Beh insomma, non facciamo polemica… era solo per dire che sai, dopotutto è una questione di buon gusto…

Pantaloncini: Concordo pienamente, il buon gusto ce l’ho soprattutto a tavola, sarà per questo che se ora mi offrissero una coppa gelato con biscottino, panna e granella di…

(Longuette giocherella con la collana, le perline scivolano sotto il sudore delle dita)

Longuette: Ehm… ti piace scherzare, eh? Va bene. Ma tua madre non dice niente quando esci vestita così?

(Pantaloncini riflette un attimo)

Pantaloncini: A dire il vero sì.

Longuette: Ah ecco. Vorrei ben sperare!

Pantaloncini: Mi dice di divertirmi e di ricordarmi di salutare papà che altrimenti si offende e dice che io saluto solo mamma, e…

(Longuette lascia cadere la collana di colpo, il petto che si solleva più veloce)

Longuette: Ora ho capito… troppe ore davanti alla televisione voi ragazzine, e cosa vi propongono? Le veline, le troniste, scollacciate, vanesie, vestite proprio come te… ma tu non sei loro capisci? Tu devi aspirare a ben altro, che poi insomma… diciamolo che non hai il fisico per certe cose…

Pantaloncini: Signora, non mi sembra molto informata sui palinsesti televisivi, lo sa che ci sono molti altri programmi che possiamo seguire? C’è anche il digitale terreste, e ci sono le serie tv su internet, e poi youtube… Ma poi scusi: davvero crede che alla mia età dovrei farmi tutti questi problemi? Sinceramente non so se ho comprato questo top e questi shorts perché qualche tempo fa li ho visti alla tele, o alla mia amica Vale, o su una rivista o se mi sono ispirata a Silvana Mangano o semplicemente perché quando li ho visti li ho trovati carinissimi e ho pensato che avrei sopportato meglio le temperature estive. Non lo so signora, ma so che mi sento bene così; comoda, colorata, e fresca. Piuttosto lei, non rischia un colpo di calore tutta così bardata? E come mai va in giro così coperta in agosto? Si vergogna forse? E perché? Lei quali modelli femminili ha avuto signora?

(Longuette abbassa lo sguardo. Silenzio. All’orizzonte nessun autobus, solo il tremolio dell’aria rovente)

Longuette: Senti un po’, dove hai detto che si trova quel negozietto vintage che frequenti…?

—>>>[nella foto: Silvana Mangano in Riso Amaro]

[da Femminismo a Sud]

2 pensieri su “Gli shorts che fanno tanto modello velina”

  1. io che ero un adolescente in minigonna, nei primi anni ’70, sono stata protagonista, più volte, di un dialogo più o meno,simile, se non peggio come quando mi venivano predetti molestie e stupro. proprio come nel su citato articolo. al di là poi di tutti i punti di vita che vogliamo “sviscerare” resta l’amara considerazione che, per molti, 40 anni sono passati invano

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