Antisessismo, Comunicazione, Critica femminista, R-Esistenze

Bambine: consumate e siate fedeli allo stereotipo di genere!

1.jpg.CROP.original-original

Un fotografo ha documentato una quattro giorni di camp per bambini non conformi al genere assegnato. Assieme a loro i parenti che li hanno accompagnati in questo percorso giocoso di sperimentazione e libera espressione. Così hanno potuto scegliere i look che preferivano e provare a somigliare un po’ di più alla maniera in cui si vedono senza perciò incontrare umori discriminatori, freddezza e colpevolizzazione da parte dei genitori, senza sfottò omofobi e senza disapprovazione normativa da parte degli adulti. QUI trovate parte della storia e alcune belle foto.

Ho ripensato a questo quando si è parlato del nuovo programma tv in cui qualcuno insegnerà, a quanto pare, alle bambine a vestirsi ancora di più da bambine, migliorando il look secondo parametri che immagino somiglino un po’ più a quelli delle bimbe fashion spesso protagoniste di tanti spot pubblicitari. Alcune chiedono che il programma non vada proprio in onda. Io credo che, critica antisessista a parte, quella che decostruisce gli stereotipi di genere e racconta un’altra versione della storia, più che censure e richieste di chiusura di trasmissioni varie però dovremmo avere la forza e la possibilità di mettere in circolo altre idee e altre pratiche antisessiste.

Quello che a me viene in mente è il fatto che i bambini, in generale, giocano e che imporre una scelta in fatto di abbigliamento, a parte essere un invito allo shopping compulsivo è anche uno dei tanti modi in cui ai bambini si toglie la possibilità di giocare.

Sarebbe bello, ecco, che a parte il camp di cui parlavo all’inizio ci fossero più momenti di incontro in luoghi anche autogestiti in cui i bambini possono trovare mille cose con cui acconciarsi e poi lasciarli scegliere e vedere semplicemente cosa ne viene fuori.

Poi, non so chi tra voi osserva i giochini virtuali che sono dedicati online alle bambine, genderizzati e che parlano di trucco e abbigliamento. C’è una pupina in mutande e reggiseno e bisogna scegliere gli abiti a partire da un armadio che però è imposto dai programmatori del gioco, dunque è materiale genderizzato. Ci fosse qualche programmatrice di giochini che mette in circolo un “Vestiti come vuoi tu” non sarebbe male. Materiale virale che diverte e agisce anche come agente culturale. Non so. Queste sono le cose che mi vengono in mente per adesso…

2 pensieri su “Bambine: consumate e siate fedeli allo stereotipo di genere!”

  1. Indice sempre di più che stiamo andando in un sistema oligarchico e autoritario. Proporre modelli unici, non solo è un concetto sessista, ma pure fascista. Concetti come: libertà di pensiero e di parola, la libertà di stampa, di riunione e di associazione, di professare una fede religiosa ecc.. ecc.. senza il pluralismo, rimangono concetti vuoti. ( per pluralismo: Concezione secondo la quale la realtà è formata da una pluralità di principi ugualmente primi.)

  2. Ho visto su Realtime il trailer del programma per adulte, il format è lo stesso di quello già visto sulle reti Mediaset, credo, in cui i protagonisti erano uomini comuni e dietro le quinte si davano da fare quattro personaggi evidentemente gay, impegnati a gridolinare mentre consigliavano dei simpatici burini in fatto di stile. Si può dire che anche quella era tutta comunicazione genderizzata? O meglio “tendenzizzata”, nel senso che si deduceva che lo stile è roba da donne, o comunque da mezzi-uomini. Ma di diverso rispetto al format Mediaset è che mentre lì era l’interessato a chiedere aiuto, nel format Realtime sono gli amici a esprimere un giudizio negativo sull’interessata che non è abbastanza femminile: ovviamente se nel format per bambine si vestiranno meglio quelle che già adorano il rosa e i vestiti sbrillucicosi è un conto, se invece si cercherà di piegare le bambine “maschiaccio”, la vedo davvero pessima. In ogni caso sono d’accordo che la censura non ha senso, non fosse altro perché quel tipo di programmi sono di livello così basso che vivono anche di pubblicità negativa e quindi li si incoraggia a far peggio. Personalmente consiglio il boicottaggio, desintonizzando il canale dalla propria tv.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.