Antiautoritarismo, Antifascismo, Antirazzismo, R-Esistenze

Del “cattivismo” politico (rigurgiti razzisti)

Post domenicale.

Leggo che la scelta del Ministro per l’Integrazione non piace a un tot di fascisti nostalgici che immaginando siano ancora i tempi di “Faccetta Nera” stanno a chiedere pentimenti ed espiazioni alla gente di sinistra, per le dittature “comuniste”, per il terrorismo, per un botto di cose, al punto che oramai la bandiera rossa  è diventato un gudgets che non va neanche tanto in vendita presso i banchini che montano per le manifestazioni, dopodiché figurati se il fascio medio si “pente” e si assume la responsabilità storica e politica del regime d’oppressione che il fascismo ha prodotto e rappresentato. No. Lì siamo al negazionismo puro. Loro i buoni e tutti gli altri sono cattivi. Tra tutti i fascismi esistenti è giusto quello che ha governato in Italia che sarebbe stato perfetto, meraviglioso. Ne sono tanto convinti che tuttora ritengono di essere perseguitati quando gli si dice che dire “troia negra” ad un ministro o “tornatene a casa tua“, ove quella casa risiede in Italia e non altrove, è puro razzismo.

Pensano di averne il diritto. Pensano di avere il diritto di discriminare e violare i diritti di alcune persone definendole criminali/clandestine sulla base della loro etnia e cultura.

Ogni ragionamento che tende all’integrazione, nella mente di chi sobilla e istiga razzismo, istiga divisioni, instilla fobie sociali, perché con la paura si governa e si controlla meglio, viene liquidato come “buonismo”. E dunque la scelta semanticamente corretta per queste persone sarebbe il “cattivismo”.

Chiunque si proponga come risolutore, sceriffo, di problemi di invasione straniera in terra italica è mediamente un patriarca che inibisce regolarmente ogni genere di ribellione sociale di tipo verticale, ovvero contro i capi, lo Stato, i ministri, le banche, i datori di lavoro, per dare vita ad una guerra tutta orizzontale, quindi tra poveri, persone di rango inferiore, gente che è in coda per la casa popolare, per un posto all’asilo, per fruire di qualunque diritto sia concesso a chiunque risieda e lavori e paghi le tasse in Italia.

La gente che soffia sul fuoco razzista e che poi è moralmente responsabile di pestaggi e aggressioni contro gli immigrati, in realtà non informa. Non dice che gli immigrati pagano le tasse, che senza le loro tasse e i loro contributi i vecchi italiani col cavolo che ancora percepirebbero la pensione, che tante imprese hanno necessità della presenza di stranieri che lavorano e che le donne straniere sono richieste nei ruoli di cura.

Cos’è che sconvolge dunque? Il fatto che possano accedere a ruoli differenti? Che decidano della loro sorte quando tutti quanti pretendono di scegliere per loro? Che possano fare valere i propri titoli di studio?

Sarà che sono cresciuta in una terra che è stata colonizzata mille volte e che chiunque tra noi “terroni”, così come tutti gli italiani, in realtà abbiamo ben poco di “italico”. Sarà che sono cresciuta tra discendenti di arabi, greci, nordafricani, bizantini, normanni, etruschi, longobardi, sicani, indiani, e chissà quanta altra gente che è passata e rimasta per generazioni. Sarà che nella mia città vedo moschee e chiese vicine e tutto ciò è magnifico. Sarà che ho visto cadaveri  di migranti restituiti dal mar mediterraneo alla riva. Sarà che m’è rimasto un briciolo di umanità.

La legge va rivista. I Cie sono dei lager. Le carceri esplodono di migranti ammanettati per clandestinità. Le merci circolano liberamente e gli umani invece no. Tutto ciò deve finire.

Amen.

3 pensieri su “Del “cattivismo” politico (rigurgiti razzisti)”

  1. Torna sulla terra ma lascia nello spazio il tuo poiticamente corretto. Piantala di parlare di fascismo come se fossimo 60/70 anni indietro. La neoministra è la prima ad essere sfruttata per il colore della sua pelle, altrimenti sarebbe ancora dove stava prima. A proposito, dov’era? Il suo ruolo è inutile, serve solo a mettere a tacere le anime belle. L’integrazione si fa con la pancia. Se c’è trippa per tutti siamo contenti noi indigeni e loro visitors. Altrimenti sarai contenta solo tu che avrai nemici contro cui scagliarti.

  2. Ma veramente a nessuno sembra che in un paese dove la clandestinità è reato e il falso in bilancio no ci sia qualcosa che non va? Veramente a tutti sembra normale?
    Comunque non è razzismo puro: è razzismo misto a sessismo, visto che con un uomo avrebbero usato epiteti diversi.

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