Affido condiviso, Genitori separati

Nuove Famiglie, senza diritti

E’ un articolo del Movimento Femminile per la Parità Genitoriale pubblicato su MetroNews e segnalato sul blog delle ragazze. Sono le nuove compagne di uomini, talvolta padri, che arrivano da precedenti unioni, con tutti i pregiudizi, gli stereotipi, la rivalità tra ex e nuova compagna. Segue il filone su un argomento che viene trattato troppo spesso in malo modo. Buona lettura!

Nuove famiglie… senza diritti

Cosa significa vivere in una famiglia formata da un padre separato e da una nuova compagna? Significa essere pronti a rivedere regole e abitudini, riorganizzare spazi, gestire tempi e mettere a disposizione dei figli della precedente unione amore, concretezza ed attenzione.

Vince però lo stereotipo negativo, rafforzato da chi non vede un’umanità composta da persone ma da maschi e femmine: donne fragili ed economicamente dipendenti – di qua – e uomini insensibili e dediti alla carriera – di là.

Altri fratelli, sorelle e nuove compagne vengono chiamati fratellastri, sorellastre e matrigne. Tutti cattiverrimi… e mai considerati una risorsa affettiva, grazie ad una mentalità gretta e rinsaldata da chi si oppone all’evoluzione socio-culturale.

La famiglia allargata dispone a malapena di uno stipendio e mezzo (se la donna lavora) ma, per i parametri dell’ISEE, gli stipendi sono due. Eppure ci sono le rate del mutuo o dell’affitto, le bollette, le tasse, la sanità, l’assicurazione: a prezzo pieno e senza sconti.

Quando poi ci fossero dei figli, aggiungiamoci anche le rette scolastiche e tutto il resto. Pochi soldi e, se c’è un imprevisto, nessuno che ti dà una mano. Piuttosto, credendo all’esistenza di chissà quali occultate ricchezze, si preferisce tenere in vita un sordo rancore che boicotterà il futuro di tutti.

Infine: ogni nuova compagna non sta con un padre separato o un ex marito. Sta con un uomo che è, per lei, prima di tutto un compagno. Da amare e dal quale essere amata.

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