Attivismo, Autodeterminazione

Canada: ciò che chiede l’Alleanza per la riforma della legge sul Sex Work

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di Paolo Bello

Traduco alcune parti del lavoro di Canadian Alliance for Sex Work Law Reform, nel quale si chiarische, a margine di quanto disse la Corte Suprema Canadese quando cancellò le precedenti norme in vigore in Canada sulla prostituzione, la necessità della decriminalizzazione delle Terze Parti per poter assicurare sviluppo e sicurezza al lavoro sessuale. Le leggi allora abrogate erano molto simili nei contenuti alla nostra legge Merlin. Il seguito è noto: il Governo conservatore al tempo in carica, spaventato non tanto dal possibile riconoscimento del lavoro sessuale come professione ma dalla possibilità di decriminalizzazione dei luoghi di esercizio della prostituzione e delle Terze Parti , ribaltò le indicazioni della Corte Suprema e fece passare una legge abolizionista ( Bill -36) ancora oggi in vigore, anche dopo la sconfitta elettorale dei Conservatori e il trionfo nel 2015 dei Progressisti di Justin Trudeau.
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Protettori, Managers e altre Terze Parti. Per una distinzione tra Terze Parti e sfruttamento.

”La legge punisce tutti coloro che traggono profitto dal lavoro sessale altrui senza distinguere tra coloro che sfruttano le prostitute (come i protettori) e quelle Terze Parti che potrebbero aumentare la loro sicurezza (ad esempio autisti, manager, guardie del corpo) “
(….)
“Anche queste Terze Parti sono spesso indicate come ‘protettori’. Questa etichetta, tuttavia, non riflette la gamma di rapporti che i lavoratori sessuali hanno con persone che possono rivestire il ruolo di assistenti personali, autisti, addetti alla sicurezza, web designer, fornitori, proprietari di servizi di ristoro, addetti alla ricezione clienti di agenzie di escort o di bordelli o di sale massaggi.
Molte donne lavoratrici sessuali sono anche Terze Parti. Alcune gestiscono piccoli bordelli dove loro stesse con altre colleghe forniscono servizi, ad esempio prendendo prenotazioni telefoniche o curando la sicurezza al momento della chiusura di bordelli e sale massaggio aperte fino a tarda notte. Tutte queste donne sono criminalizzate dove siano vigenti leggi che rendono il lavoro delle Terze Parti un crimine”
(…)
“La criminalizzazione delle Terze Parti significa che lavoratori del sesso di strada non possono avvalersi delle prestazioni di fornitori di servizi di sicurezza, ad esempio pagare una persona che annoti i numeri di targa dei clienti o che comunque sorvegli il luogo dove si svolge la prestazione.
Essa mina anche la capacità dei lavoratori del sesso che lavorano al chiuso in maniera indipendente di assumere autisti, persone di sicurezza e assistenti.”
(….)
“Alcuni lavoratori del sesso non hanno le risorse necessarie per lavorare come indipendenti al chiuso, perché questo richiede un alloggio stabile, disponibilità economica preliminare al fine di pubblicare annunci sui media e per affittare camere d’albergo, un accesso affidabile a Internet per rispondere a messaggi di posta elettronica dei clienti e altro..

Per questi lavoratori del sesso, il lavoro presso una Terza Parte in una struttura, in una agenzia di escort o in una sala massaggi è l’unica alternativa al lavoro sulla strada.”

Il lavoro sessuale al chiuso è considerato preferibile per molti lavoratori del sesso perché è generalmente più sicuro, vi è un rischio ridotto di essere criminalizzati e di subire il giudizio sociale e la stigmatizzazione”
(….)
“Quando i clienti e / o le Terze Parti sono criminalizzate, i lavoratori del sesso sono di fatto esclusi da ogni tutela.”
(…)
“A differenza di altri lavoratori, non possiedono alcuno strumento legale di ricorso se vengono ingiustamente licenziati o se sono discriminati sul posto di lavoro. Né possono
dire la loro sugli standard di salute e sicurezza. Non hanno alcun mezzo di pressione nei confronti dei loro datori di lavoro”
(…)
La prostituzione è vista come qualcosa di straordinario che richiede una legislazione particolare.
Le leggi già presenti per perseguire attività come estorsione, truffa o altre intimidazioni nelle normali aziende sono percepite come inadeguate quando si parla di prostituzione.
(…)
Questa legge riflette il pensiero delle generazioni precedenti che giudicano la prostituzione e le attività ad essa connesse come immorali, fatte da persone depravate o di intelligenza sub-normale
(…)

Le Terze Parti non sono di per sé di sfruttamento.

Perseguitarle penalmente significa deresponsabilizzarle, e spingerle nell’illegalità e ad un rapporto più difficile con i lavoratori del sesso. Adottare tutte le misure necessarie per garantire un
ambiente di lavoro sicuro mette Terze Parti e Sex Workers a rischio di punizione penale e i lavoratori del sesso a rischio sicurezza.
La depenalizzazione delle Terze Parti è quindi necessaria per garantire spazi di lavoro più sicuri per i lavoratori del sesso .

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