Pensieri Liberi, Personale/Politico, Precarietà, R-Esistenze

Cronache postpsichiatriche: età del lavoro e attività politica

Appunti per la mia autobiografia.

Dopo aver vissuto sulla mia pelle gli effetti della violenza di genere cominciai ad approfondire per mio conto. Ritagli di giornale, cronache di donne uccise dai mariti o dai padri o dai fratelli. Donne stuprate e massacrate lasciate sul ciglio di strade di provincia, in quel caso parlavano sempre e solo di anonime prostitute, come se non si trattasse di persone, di esseri umani. Ma la questione era semplice. Il termine umano viene da uomo e le donne si pensava tutto fossero meno che uomini, anzi erano uomini mancati. Nel libro “Casanova e l’Invidia del grembro” di Carlo Flamigni si discute di come eminenti scienziati discutessero dell’eventualità che la donna, uomo mancato, vivesse seguendo la ragione dell’utero, considerato come alieno pensante dentro il corpo femminile. Non era la donna a pensare ma l’utero e l’utero, si sa, pensa sempre male. Tutte le volte che un uomo dice “hai le tue cose” o “ragioni con l’utero” si riferisce a quella cultura vecchia di duecento anni e dura a morire.

Lo stesso valeva per l’isteria, pseudo malattia attribuita al cattivo funzionamento dell’utero pensante. Avrei voluto sapere di tutto questo quando mio padre mi dava dell’isterica e dirgli che ho un cervello anch’io e di certo non sta in quelle zone addette alla riproduzione. Forse era lui che ragionava col cazzo, come tanti uomini spinti dal desiderio e dalla mentalità maschilista a misurarsi col prossimo secondo la lunghezza del pene.

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Contributi Critici, Ethan Bonali, R-Esistenze

Ng, Avery Jackson e gli educastratori italiani

di Ethan Bonali

Gli eventi storici come il numero di NG ci offrono, oltre a preziose informazioni che finalmente raggiungono un’ampia platea, l’occasione di individuare i meccanismi sociali di castrazione e di censura e auto-censura che ci impediscono di guardarci per quello che siamo e progredire.

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Antisessismo, Autodeterminazione, R-Esistenze

Spogliarsi in pubblico per promuovere l’accettazione di sé

Lei è Amy Pence-Brown e ha fatto un esperimento per promuovere l’accettazione di sé. Per insegnare al mondo che non bisogna odiare chi non corrisponde al modello estetico dominante. Così sta in bikini, tiene in mano dei pennarelli, la gente si ferma ad abbracciarla o a scrivere sul suo corpo e i messaggi sono tutti teneri, tanti cuori, tanta comprensione, tanta consapevolezza di quel che lei ha voluto dire.

Vicino a lei un cartello che dice: “Sono qui per chi, come me, ha lottato con un problema di autostima perché tutti i corpi sono preziosi. Per sostenere l’accettazione di sé, disegna un cuore sul mio corpo

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, R-Esistenze, Violenza

#25N: a Roma manifestanti in corteo caricate dalla polizia!

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Come volevasi dimostrare. Nella giornata contro la violenza sulle donne alle donne che mettono in naso fuori da casa o dalle sagrestie in cui si parla solo il linguaggio istituzionale, se lottano in maniera autodeterminata raccontando il proprio punto di vista, se scendono in piazza e vanno in corteo, ecco che lo Stato mostra il suo volto.

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Comunicazione, Critica femminista, Culture, Femministese, R-Esistenze

Di femminismi, nuove tecnologie e criminalizzazione del dissenso

Erano risposte date in una intervista e le riassumo e integro qui per raccontarvi quel che penso.

Quanto e come le nuove tecnologie influiscono nella diffusione di culture differenti, da un punto di vista di genere, l’ho sempre raccontato e praticato a partire da Hackit (quest’anno a Cosenza il 7/8/9 Giugno), Femminismo a Sud e Feminist Blog Camp, per citare iniziative che ho attraversato, inventato, partecipato.

Per chi dice che virtuale e reale non sono la stessa cosa, attribuendo timbri di qualità alle differenti modalità di espressione e alle differenti pratiche politiche a seconda del caso, dico solo che Femminismo a Sud e il Feminist Blog Camp sono due concreti esempi attraverso i quali sia possibile realizzare via web una rete di femminismi che riesce non solo a moltiplicare il segnale in senso virale ma anche a dare vita ad iniziative concrete che vedono materializzare soggettività virtuali in momenti di incontro assolutamente reali.

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