Comunicazione, Satira, Storie, Violenza

La giornalista della testata “Allarme!” e la notizia del Femminicidio

Sono l’inviata del giornale Allarme… mi dica… quello che avete trovato è un corpo di donna?

Il poliziotto è posizionato pigramente con la faccia rivolta verso il sole. Dietro di lui c’è un gran movimento. Lui è addetto alla guardia del perimetro di indagine.

Deve parlare con i miei superiori… non so niente e non posso dire niente…

Ma mi dica solo se è una donna” – lo incalza la intraprendente giornalista. Ha un abitino semplice, si accompagna ad un fotografo che nel frattempo chiede il permesso di fare qualche scatto. Niente scena del delitto. Gli tocca solo un profilo del poliziotto che si mette in posa sobria per l’occasione e poi qualche altra foto del mezzo militare che fa sempre scena.

Qui non vogliono dirmi niente” – dice nervosa la ragazza parlando al telefono con la redazione. Dall’altro capo del filo qualcuno dice che stanno già approntando il titolo e hanno rintracciato un paio di notizie vecchie di tre giorni su altre violenze a donne. Messe tutte assieme fanno sensazione e così ci si può fare l’apertura del giornale. Femminicidio e bla bla e poi l’editoriale solito con tizio o caio che dice un paio di cose sulle donne massacrate e gli uomini violenti.

La ragazza ammicca e cerca una intesa col poliziotto che perde quell’atteggiamento da severo militare agli ordini dei superiori e le sussurra in confidenza che è una donna, si, ma non se ne conosce l’identità, ancora.

Abbiamo la notizia… è una donna…” – comunica felice in redazione. “Lasciami spazio per un grosso articolo… io vado a parlare coi vicini…“.

Così la temeraria pennivendola bussa alla porta della signora accanto che nel frattempo stava sbirciando dalla finestra per vedere tutto il film. Non le pareva vero che lì vi fosse scena del crimine, giornalisti, la scientifica. S’era truccata e ripulita proprio in attesa di una probabile intervista.

Lì abitavano degli stranieri… c’era una donna… la vedevo sempre…

Cosa mi può dire di lei?

E la domanda era davvero complicata perché la vicina, in effetti, con quell’altra non aveva parlato proprio mai. Però poteva andare a immaginazione.

Non era di molte parole… io avevo intuito che c’era qualcosa che non andava…

Ma abitava con qualcuno? Sa qualcosa di chi stava con lei?

C’era qualcuno che rientrava tardi. Però lei non si mostrava…

La teneva chiusa in casa? Era violento?

E qui la vicina veniva richiamata all’istinto primordiale della criminologa che c’era in lei. D’altronde aveva visto un sacco di puntate di Porta a Porta, Quarto Grado, Amore Criminale e poi non si perdeva una puntata del programma della D’Urso che a lei piaceva tanto.

Aveva sempre la faccia scura… ma secondo me è straniero… sa come sono fatti quelli là…” – e glielo dice con un accento vagamente campano.

La giornalista prende appunti e nel frattempo vede uscire il tizio della scientifica che lei conosce bene. Per fare questo lavoro d’altro canto bisogna coltivare relazioni ed essere gentili. Lui la saluta da lontano e lei sorride e si avvicina.

Ma che bel vestitino…” – si complimenta lui.

La prima cosa che ho trovato… ” – ride lei e gli fa l’occhiolino – “ma dimmi, piuttosto, la donna com’è morta?

Accoltellata, secondo me, ma aspettiamo il parere del medico legale…

Sai se c’entra l’uomo che stava con lei?

Il marito? Lo stanno cercando ma non so dirti di più.

La vicina mi ha detto che lui la teneva chiusa in casa…

E allora vedrai che è stato lui… la casa è modesta… forse non se la passavano tanto bene… possibilmente la faceva prostituire… oh, ma, ci vieni sempre al mare con me sabato prossimo, vero?” – ride.

Ceeeeeerrrrto!” – con una mano gli dà un buffetto sulla spalla. “Ora vado a scrivere il pezzo… e se ti capita una foto della donna ti prego di mandarmela…” e gli molla un bacio sulla guancia e si allontana.

In redazione tutti fremono. Bisogna tenere la notizia aperta in attesa dell’arresto dell’uomo. Però dannati tempi della giustizia non conciliano mai con quelli della stampa e bisogna subito dare la notizia. Poi ci sarà modo di correggere. La giornalista conosce il suo mestiere. Non può fare ipotesi e quel che pensa deve virgolettarlo e attribuirlo a qualcuno perché si traggano le giuste conclusioni. Il suo mestiere è informare e la gente ha diritto di sapere la verità. Se fosse un film americano aggiungerebbe mentalmente un paio di battute sul primo emendamento e allora sentirebbe il suo mestiere così prezioso. Utile. Rischioso.

Comincia a scrivere e la notizia le vien fuori pressapoco così.

L’ennesimo femminicidio si è consumato la notte scorsa in centro. Una donna straniera è stata brutalmente accoltellata e gli inquirenti indicano nel marito il probabile assassino che attualmente è in fuga inseguito dalla Polizia. Vicini dicono che l’uomo che viveva con lei la tenesse rinchiusa in casa. Forse la obbligava a prostituirsi. Di questi giorni la notizia di un ricovero in ospedale di una donna picchiata dal marito e fonti vicine alla polizia raccontano di un litigio tra due fidanzati sedato dall’arrivo di una volante prima che accadesse l’irreparabile. La piaga della violenza sulle donne nella nostra città nel corso di quest’anno ha già fatto decine di vittime. Una fiaccolata è indetta per le vie del centro dall’associazione Emergenza Donna e il Sindaco si dice sconvolto per questa notizia. “La nostra è una cittadina tranquilla – afferma il Primo Cittadino Cusmano Poggi – questi fatti riguardano tutta la comunità e sapremo reagire dicendo basta a questi efferati crimini contro le donne.”. La presidente di Emergenza Donna nell’annunciare la fiaccolata per le ore 19.00 ricorda l’alto numero di vittime di femminicidio e dichiara che “Serve un impegno concreto da parte delle istituzioni. La nostra Associazione ha da tempo presentato un progetto di sensibilizzazione e la Giunta Comunale non si è ancora pronunciata e anzi minaccia di ignorarla.”. L’artista Ginevra Raffia dedicherà alla vittima uno spettacolo teatrale i cui proventi andranno all’Associazione Emergenza Donna. Alla rappresentazione teatrale prenderanno parte, recitando piccoli ruoli, anche l’Assessore alle Pari Opportunità Dottoressa Serena Frongi, l’Assessore ai Servizi Sociali Professoressa Monica Gentili e lo stesso Sindaco darà il suo contributo. Coinvolto il Liceo Artistico Leonardo da Vinci dove studenti e studentesse stanno già approntando le scenografie. Una petizione per chiedere provvedimenti urgenti e certezza della pena è partita per iniziativa delle donne del Partito Ora et Labora. Si attende la visita del Ministro all’Emergenza Femminicidio per fare il punto sulla situazione. Già incaricata la apposita Commissione per valutare la possibilità di incrementare le forze di Polizia per affrontare questo drammatico fenomeno.

Titolo “Donna assassinata in pieno centro. Marito ricercato dalla Polizia“. Hashtag: Femminicidio. Spazio immagini con almeno tre foto dell’auto della Polizia, due del profilo del poliziotto di guardia, una vista allargata dell’esterno casa. La foto della donna manca. Peccato non si sappia il nome e non si trovi il suo profilo su facebook. Per aggiungere pathos inserire foto di repertorio di una donna con lividi che ripara il volto con le mani. Definire la nazionalità come romena, albanese, fai tu, tanto è lo stesso e vedrai che sarà sicuramente una di queste. Riquadro in alto con la speciale Application antiviolenza “Trilla e Sicura“. Piccolo riferimento al Convegno su “Violenza sulle donne oggi” con il nome delle partecipanti in bella vista. Una scheda con sintesi della statistica del 2007. Editoriale di Burbero Marco che titola “Il disagio degli uomini” e in basso l’intervista al sociologo Piretti Gerlando sulla crisi di identità del “maschio“. Scheda, con foto annessa, del progetto di legge presentato dalla parlamentare Paola Pordiretti del Partito Ora et Labora, il  partito del fare e pregare. Link al Video del brano musicale cantato da ben 30 artiste contro la violenza sulle donne. Spot pubblicitari da inserire in coda all’articolo e a destra in alto. Finito. Vai con l’edizione Online.

Ps: è una storia di pura invenzione. Ogni riferimento a cose, fatti e persone è puramente casuale.

4 pensieri su “La giornalista della testata “Allarme!” e la notizia del Femminicidio”

  1. Ieri sera nel riferire degli “ennesimi casi di femminicidio” (Foligno e Napoli) il tg3 ha usato più volte il temine “mattanza”. Come quella dei tonni che si faceva in Sicilia.
    Proprio un bel modo di descrivere l’Italia circa le relazioni fra i sessi.

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