Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Culture, Precarietà, R-Esistenze

Come si nega la giustizia sociale

Nella società capitalistica troviamo innumerevoli esempi di identità violate: adolescenti afflitti da bullismo, neolaureati sulla cui testa già pende un debito contratto per un prestito studentesco, lavoratori precari sfruttati e malpagati, malati che non hanno soldi per pagarsi le cure, famiglie massacrate col ricatto che se non si lasciano sfruttare e se non scendono a compromessi non potranno pagare mutuo, spesa, bollette, il semplice cibo da mettere in tavola, donne uccise da istituzioni, da uomini che non accettano l’abbandono, da uomini che le usano come psicofarmaco per attenuare la paura di vivere.

Le incertezze sono tante e tali che dopo un periodo di ottimismo giovanile grazie al quale pensiamo di poter diventare ciò che vogliamo e fare ciò che desideriamo ci scontriamo con la dura realtà fatta di disillusione, frustrazione, amarezza, rassegnazione. La vita fa paura e per lo più vengono repressi gli istinti di ribellione che sono anche la spinta per il progresso dell’umanità. Ti ordinano di cancellare la rabbia e affidarti a un’istituzione autoritaria come la polizia nata, come si sa, qualche secolo fa per sorvegliare i confini territoriali, per ribadire differenze di classe e razza e genere, per difendere proprietà assegnate a chi ruba di più e in modo più spregiudicato.

Ci si impegna a sopravvivere e ti addebitano il costo di ogni pensiero di rivolta. Ti insegnano che ogni sconfitta dipende da te, che ogni gesto di ribellione porterà ad una tua rovinosa caduta. Useranno repressione contro sciopero, rivendicazioni di diritti, resistenza all’autoritarismo, legittima difesa. Nel frattempo ti imporranno modelli di riferimento che faranno appassire ogni tuo bisogno di autodeterminazione.

In America ti offriranno supereroi che nella fantasia possano sostituirsi a te mentre tu continuerai ad essere schiavo e consumatore perfino nel tempo libero, quando dovresti smettere di lavorare e invece diventi proficuo oggetto e bersaglio di messaggi che ammorbidiscono la tua rabbia perfino quando stai sul divano a vedere un film.

Nella Corea del Sud sono molto diffusi i KDrama a tema giudiziario o quelli in cui un gruppo di ultimi tra gli ultimi riescono nella fantasia a sabotare i piani dei ricchi e potenti. Le due soluzioni fortemente indicate per anestetizzare la rabbia sociale sono: processi penali in cui prevarranno giustizia e dure punizioni contro classi privilegiate che abusano della propria posizione contro la gente comune; gogne mediatiche per sputtanare prepotenti e mostruosi appartenenti all’alto ceto così da offrire al popolo angoli di sfogo e compensazione pseudo morale per le ferite ricevute.

Se tanti sforzi vengono realizzati per soffocare ogni residuo di malcontento e deviarlo verso false soluzioni imposte dagli stessi che lo scatenano, tutto ciò mentre il diritto del lavoro insiste nel rafforzare il potere delle classi alte e il diritto penale e civile tutela senza dubbio chi è ricco e privilegiato, evidentemente si vuole spogliare ogni persona della facoltà di poter prendere decisioni utili a raggiungere condizioni di vita e lavoro migliori.

In Italia non è molto diverso: si spaccia la droga dell’uomo forte come panacea di tutti i mali e si offrono gogne per incanalare la rabbia sociale su obiettivi inesistenti. Si tratta di paradigmi che possono aiutarci nella lettura del presente e nella possibilità di intuire il nostro futuro. Nella fantascienza esistono molti esempi di narrazione che regala questa visione. Tra le trame più conosciute Matrix o Divergent e molte altre. Il punto è che se continuiamo a delegare soluzioni che non verranno da sole noi saremo sempre sconfitti, perché combattere è già una vittoria. Ogni sconfitta e negazione della realtà, ogni grammo di rabbia anestetizzata, tutto ciò scatena sentimenti repressi che ovviamente ti conducono alla malattia mentale e per risolvere quella ci attende un’altra istituzione che confitto di classe-razza-genere vuole egualmente autoritaria. Curioso, no?

Buona giornata.

Una tantum
Mensile
Annuale

Donazione una tantum

Donazione mensile

Donazione annuale

Scegli un importo

€1,00
€5,00
€10,00
€5,00
€15,00
€100,00
€5,00
€15,00
€100,00

O inserisci un importo personalizzato


Abbatto I Muri vive di lavoro volontario e tutto quello che vedete qui è gratis. Aggiornare e gestire questo spazio è un lavoro che costa tempo e fatica. Se mai vi passasse per la mente di esprimere la vostra gratitudine basta un obolo per un caffè (alla nocciola). :*
‘Abbatto i muri’ is a blog and an online platform run by a volunteer called Eretica. It aims to raise awareness of Intersectional feminism. It also tries to support the LGBT community in Italy and victims of domestic violence and many other issues which occur in Italy.
Grazie davvero a chi vorrà contribuire alla causa!

Apprezziamo il tuo contributo.

Apprezziamo il tuo contributo.

Fai una donazioneDona mensilmenteDona annualmente

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.