R-Esistenze

Senatrice Maiorino: le transfemministe dicono no al modello nordico

da QUI (grazie!)
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Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, R-Esistenze

Per dirsi femministe serve ascolto e fare attenzione ai contenuti divulgati

Mi è stato chiesto di parlare di femminismo. Per essere precisi mi è stato chiesto di parlare di un femminismo che fa bene alle donne. Esistono varie tipologie di femminismo che non consiglierei di seguire alle donne che vogliono conoscere sé stesse e imparare a percepirsi senza essere giudicate. Il femminismo della paura e quello che vi dice che non dovete andare per strada da sole, che dovrete sempre essere accompagnate, che dovete rivolgervi alle istituzioni paternaliste e patriarcali. Questo femminismo è anche detto carcerario. Non vuole sapere da voi quali siano i luoghi in cui subite violenza, accredita un dato circa il fatto che la direste maggiormente per strada e non in casa vostra. In ogni caso sponsorizza le istituzioni patriarcali come unico mezzo per uscire dalla violenza. Dunque colpevolizza le donne che non denunciano e non offrirà alcun aiuto alle donne che non si professano vittime secondo il modello estetico diffuso dalle istituzioni.

Quel modello è sempre descritto ed è corrispondente alla figura di una donna che non cerca in sé stessa la sicurezza e la fiducia per poter uscire da un rapporto violento ma si affida alle istituzioni che la condurranno come un cavaliere che salva la fanciulla in pericolo. Questo tipo di femminismo non fa emergere le contraddizioni di un sistema patriarcale che da un lato inibisce la libertà di scelta delle donne e dall’altro si offre di tutelarle. Non fa emergere neanche la contraddizione che si verifica quando la donna che dovrebbe essere tutelata è la straniera, la sex worker, la donna trans. Il sistema istituzionale criminalizza la donna straniera che vorrebbe semplicemente oltrepassare i confini di una nazione per realizzare un futuro diverso per sé stessa. Criminalizza la sex worker che dichiara di svolgere quel lavoro per scelta e non perché costretta. Criminalizza la donna trans perché sfugge alla norma eterosessuale e alle regole sociali di un sistema binario.

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Autodeterminazione, Critica femminista, Il Femminismo secondo la Depressa Sobria, R-Esistenze

Femminismo e personal-politico

Il femminismo è personale e politico. non ci può essere femminismo senza una declinazione personale delle esigenze delle donne. Si deve tener conto del fatto che ogni donna è diversa dall’altra e ciascuna ha diritto al rispetto per la propria autodeterminazione. Perciò la narrazione personale che scandisce le esigenze delle donne diventa un modo per nominare tutti i suoi disagi, le violenze subite, tutto ciò che va risolto tenendo conto delle sue esigenze. Il femminismo non è un dogma, non è un’insieme di teorie realizzate per essere adattabili a ciascuna donna.

La prima narrazione femminista di cui si è tenuto conto purtroppo è stata solo quella delle donne bianche e mediamente istruite e ricche. In seguito si sono riappropriate della propria voce le donne nere, le donne colonizzate, le donne trans, le sex worker, le migranti e tutte quelle donne che non si riconoscevano nella narrazione femminista dominante. Molte tra queste hanno accusato le prime femministe di essere sovradeterminanti e di agire colonialismo per conto del patriarcato senza tenere conto delle loro reali esigenze. Il femminismo afro americano ha introdotto il razzismo come elemento chiave della lotta femminista, così come ha introdotto l’azione anti carceraria in favore dei compagni di lotta che venivano arrestati mentre rivendicavano i propri diritti.   

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Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Personale/Politico, R-Esistenze

Pensiamo ancora che le donne trans godano del privilegio maschile? Di seguito i 7 punti che provano il contrario.

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Questa è una traduzione a cura di Valentina, revisione di Isabella e grazie alle persone del Gruppo di lavoro Abbatto i Muri che si sono offerte per darci una mano ora e in futuro. Il testo in lingua originale è di Kai Cheng Thom e lo trovate QUI. Buona lettura!

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Il dibattito è forte, aspro, e vecchio come la seconda ondata di femminismo: le donne trans godono del privilegio maschile? Le donne trans ricevono, a spese delle donne cisgender, più risorse sia all’interno sia fuori dei movimenti femministi?

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Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, R-Esistenze

Arcilesbica nega la transfobia del delitto di Napoli

E’ un po’ come quando i maschilisti commentano un femminicidio dicendo che lei non è stata uccisa perché donna. Un po’ come negare la violenza di genere quando si parla di mancanza di rispetto per l’autodeterminazione delle donne che scelgono di abortire. Un po’ come quando si tira in ballo un presunto maschicidio per negare la misoginia crescente e il femminicidio. Un po’ come quando si nega la transfobia implicita in un movente delittuoso e ci si serve del termine misoginia senza davvero conoscerne il significato.

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Autodeterminazione, Comunicazione, Contributi Critici, Critica femminista, R-Esistenze

Antropologhe femministe e transfemministe a favore della legge contro l’omo-lesbo-bi-transfobia e il sessismo

Ecco un comunicato e un appello che ci piace condividere. QUI il link dove potrete dare la vostra adesione. Buona lettura!

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In occasione della discussione del Disegno di Legge Zan alla Camera prendiamo parola come antropologhe femministe e transfemministe per esprimere il nostro sostegno alla legge contro i crimini d’odio verso donne e soggettività lesbiche, gay, bisessuali, asessuali, trans*, intersex, queer e non binary e per rimarcare la necessità di mantenere all’interno del testo di legge il concetto di identità di genere insieme a quello di orientamento sessuale.

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Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, R-Esistenze

Donne bianche, borghesi, etero, vogliono decidere sulla testa delle persone trans

Le deputate del PD cedono davanti alle recriminazioni delle poche ma evidentemente influenti borghesi bianche eterosessuali di Se Non Ora Quando Libere. Le deputate insultano l’intelligenza di chi già pensa che il ddl sia anche troppo poco e che servirebbe aggiungere un divieto contro le cure riparative, quelle dei preti che vogliono “guarire” i gay con cure strategiche tipo fare tre ore di Cyclette quando ti viene voglia di.

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Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Personale/Politico, R-Esistenze

Le donne trans muoiono: la scuola complice

(Pubblicato in originale il 23/06/2020 qui. Traduzione di Luana e Benz del Gruppo di lavoro Abbatto I Muri)

È necessario che la comunità educativa comprenda la propria responsabilità nella lotta alla transfobia. L’ignoranza della società ha conseguenze mortali. Le donne trans esistono, hanno dei diritti ed è ora di affermarli all’interno delle strutture scolastiche.

Questo week-end una giovane donna trans, Laura, si è suicidata. Dieci giorni prima si trovava alle esequie di una sua amica, Matilde, anche lei morta suicida.

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Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Comunicazione, Critica femminista, R-Esistenze

Ddl contro Omotransfobia: chi sono le Snoq e Arcilesbica che si oppongono

La bozza del disegno di legge contro l’omotransfobia (Testo) è stata infine depositata alla Camera ed ecco spuntare le barricate a partire da destre varie e, indovinate un po’, anche da Se Non Ora Quando Libere e da Arcilesbica Nazionale.

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Antisessismo, Autodeterminazione, Contributi Critici, R-Esistenze

La lotta delle trans e travesti in Argentina: militare unite, tutti i giorni nelle istituzioni e nelle strade

Dal Blog SiCura Prospettive Transfemministe sulla sicurezza.

Intervista con Daniela Candelaria Sajama, referente dell’Asociación de Travestis Transexuales y Transgéneros de Argentina (A.T.T.T.A) della città di Cordoba, 9 giugno 2019

Corteo Basta de Genocidio Trans/Travesti, 28 giugno 2019, Buenos Aires. Photo credit: Serena Chiodo

Il 28 giugno si è tenuto in diverse città argentine la manifestazione Basta Femminicidi Travesti e Trans. Il corteo aveva il fine di visibilizzare quello che viene definito il genocidio travesti e trans e per chiedere giustizia per le compagne violentate dal sistema capitalista e patriarcale. Le persone trans e travesti vivono un’esclusione su più livelli, quello sociale, educativo, lavorativo e sanitario; questo, insieme alle condizioni di salute generalmente più precarie, concorre ad un’aspettativa di vita media di circa 35 anni.

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Autodeterminazione, R-Esistenze

Un gruppo anti-trans ha osato twittare in memoria di Lyra McKee: ecco la reazione del mondo Lgbtq+

La giornalista lesbica Lyra McKee a sostegno del gruppo GenderJam Northern Ireland

 

Oggi SWAI, Sex Workers Alliance Ireland scrive sulla sua pagina FB: Lyra McKee era una delle tante femministe dell’Isola d’Irlanda che capiva l’importanza dell’inclusione delle persone trans e d* sex worker nel movimento femminista. Era una grande sostenitrice delle nostre lotte. RIP, rest in power, Lyra”

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Antisessismo, Autodeterminazione, Contributi Critici, Critica femminista, R-Esistenze

Siamo tutte transfemministe – Considerazioni sul corteo del 30 a Verona: per una pluralità di pratiche

Ci scrivono:

Ciao,
vi inviamo una riflessione post corteo del 30 a Verona che vorremmo condividere e diffondere senza legarci a un soggetto collettivo in particolare. Nasce da un confronto tra alcune persone presenti al corteo e dalla frustrazione sentita rispetto ad alcune modalità di gestione. Abbatto i muri ci sembra uno dei canali più pertinenti attraverso cui far girare queste righe.

Ecco dunque quello che ci hanno scritto. Buona lettura!

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Questo scritto a più mani vuole proporre un punto di vista critico sullo stato del movimento (trans)femminista italiano e quindi sulla costellazione che compone NUDM a partire dalla giornata di contestazione all’infame forum mondiale delle famiglie. Con l’attenzione di non voler criticare la rete “dall’esterno”, vogliamo fare critica e autocritica dalle contraddizioni che noi stesse attraversiamo dentro la rete e far si che queste osservazioni, che nascono da un posizionamento specifico e circonstanziato, servano a far avanzare la rete su alcuni temi qui affrontati.

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Antiautoritarismo, Antifascismo, Antirazzismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Precarietà, R-Esistenze

Terf: l’esclusione delle donne trans è una questione di classe e di razza (ci rubano il lavoro?)

Perché le femministe radicali vogliono escludere le trans? Perché le Terf (radfem transescludenti) sono per lo più benestanti, bianche, etero o lesbiche che mostrano di avere non solo un pregiudizio sessista e transofobo ma anche un pregiudizio di classe e di razza. Vado con ordine.

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Contributi Critici, R-Esistenze

Come mai alcune femministe nel Regno Unito stanno dando di matto contro i diritti delle persone Trans?

Articolo di Morgan M. Page

Versione in lingua originale QUI. Traduzione di Fiore del Gruppo Abbatto i Muri

I manifestanti che hanno guidato la parata del Pride di Londra nel fine settimana rappresentano una vera e propria un’ondata di femminismo anti-trans nel Regno Unito.

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Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Critica femminista, R-Esistenze

Lettura e decostruzione di un articolo anti/trans di Julie Bindel

Chi ha letto le nostre traduzioni sulle Terf ci chiede, ad esempio, quali siano le affermazioni di Julie Bindel che la rendono, agli occhi delle persone trans, una nemica transofoba. Abbiamo linkato ogni riferimento ma in ogni caso QUI potete leggere un pezzo eloquente scritto dalla stessa Bindel in cui lei si sostituisce alle persone trans e con smaccato paternalismo dice di sapere quel che sarebbe meglio per loro. Isabella proverà a tradurne alcune parti e a sintetizzarne/commentarne – con l’aiuto di R. (donna trans, a scanso di equivoci) – altre. Per altre info sulle Terf, femministe radicali trans escludenti, e per sapere quel che scrivono, seguite i link in basso e seguite il blog perché altre traduzioni verranno. Parliamo di traduzioni perché il dibattito su questo è conosciutissimo altrove ma non in Italia (purtroppo). Cerchiamo dunque di colmare qualche lacuna. Buona lettura!

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Ed ecco i dettami di Bindel iniziano dal titolo: “L’operazione (l’intervento chirurgico per il cambio di sesso) che può rovinare la tua vita“. Grazie dell’avvertimento, potremmo dirle. Ma continua parlando di una “potente lobby affiliata alle comunità gay e lesbiche” che l’avrebbe perseguitata per anni. Peccato che molte persone trans dicono di lei la stessa cosa. Parrebbe che la potente lobby avrebbe potuto impedirle perfino di incassare un premio giornalistico. Non leggiamo aggiornamenti su questo ma tant’è. Scrive ancora riferendo che sarebbe stata etichettata come bigotta perché nel 2004 scrisse un pezzo in cui “chiedeva se un cambio di sesso avrebbe reso qualcuno una donna o semplicemente un uomo senza un pene“. E questo per lei evidentemente non sembrò abbastanza offensivo da giustificare le critiche da parte della comunità trans. Poi lamenta il fatto che non le fu dato spazio di parola nel corso di alcune iniziative. Tutto per via della famosa e potentissima (urca!) lobby delle persone trans. Noi abbiamo letto che in occasione di una iniziativa chiamata “Stonewall” le persone trans chiesero e ottennero che lei non parlasse. Si parla di Stonewall, quella robetta rivoluzionaria condotta da persone trans come Sylvia Rivera. Chissà perché in una iniziativa che avrebbe dovuto celebrare e discutere di lotte e diritti trans qualcuna non ha gradito la partecipazione di una persona che ha scritto “se un cambio di sesso avrebbe reso qualcuno una donna o semplicemente un uomo senza un pene“.

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