Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie

Perché ho deciso di fare la madre surrogata

Shannon Kozak, 34 anni, di Calgary, in Canada. Ha fatto la gestazione per altri nel 2015. (Chris Bolin, Globe and Mail)
Shannon Kozak, 34 anni, di Calgary, in Canada. Ha fatto la gestazione per altri nel 2015. (Chris Bolin, Globe and Mail)

 

da Internazionale.it:

Alison Motluk,The Globe and Mail, Canada

Tre donne canadesi che hanno scelto di portare avanti una gestazione per altri (gpa) raccontano le loro storie. In Canada è illegale pagare per la gpa e le madri surrogate ricevono solo un rimborso per le spese sostenute.

Cari Lorman 

Ha 32 anni ed è un’assistente domiciliare di Victoria. Ha fatto la gestazione per altri nel 2015.

Perché ho scelto di portare avanti una gestazione per altri?

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Affetti Liberi, Antiautoritarismo, Autodeterminazione, R-Esistenze

Festa del Papà: auguri ai padri di bambini nati con la GpA

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Leggo della scelta manettara di Alfano, Lorenzin, Binetti, improvvisamente in difesa dei corpi delle donne, che prevedono carcere e sanzioni se vuoi diventare genitore usando la GpA e poi, in quanto antiabortisti, hanno dei problemi quando tu, donna, non vuoi diventarlo. Mi chiedo come facciano, alcune femministe, a dire poi che non è vera la cosa di cui parlo sempre: quando c’è da opporre divieti alle donne, per “salvarle” malgrado siano perfettamente in grado di “salvarsi” da sole, quelle femministe smettono di essere quelle che rispettano l’autodeterminazione delle donne e diventano delle fondamentaliste del cavolo. Stiamo parlando sempre della Gestazione per Altri, volgarmente intesa, a torto, “utero in affitto”.

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Critica femminista, La posta di Eretica

Non chiamatela “madre” se non si ritiene tale

Lei scrive:

Ciao Eretica,
vorrei aggiungere la mia voce al dibattito sull’utero in affitto.
Voglio condividere con voi la mia indignazione nei confronti di un la frase in particolare, che ultimamente corre molto di bocca in bocca: “chi vende il proprio figlio non è degna di essere chiamata madre”… Beh, sticazzi! Chi vi ha detto che la donna che presta l’utero abbia mai preteso di essere chiamata madre? Ma ancora di più, chi vi ha detto che ne abbia mai avuto il desiderio? Ma certo, è ovvio che voglia considerarsi madre, perché non dovrebbe? In fondo si tratta dello stato più ambito per una donna, l’unico meritevole di riconoscimento, il solo a cui una “donna con la D maiuscola, una DONNA e non una semplice FEMMINA” (espressioni che mi sono ahimè ritrovata sovente sotto gli occhi nella giornata di oggi) dovrebbe ambire.

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Antiautoritarismo, Antifascismo, Autodeterminazione, Comunicazione

Striscione di matrice fascista contro Vendola. Scuola lo fa rimuovere!

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Questo vomitevole striscione, firmato con la celtica e dunque, senza alcun dubbio, messo lì da gente dell’estrema destra, come ci spiega un articolo pubblicato su catania.meridionews.it, stamattina stava all’altezza del civico 164 di Via della Regione, a San Giovanni La Punta. Visibile da una scuola, l’istituto Giovanni Falcone, dove tutti, inorriditi, si sono mobilitati per farlo rimuovere. Da quel che si legge i vigili l’hanno comunque rimosso perché l’affissione non era autorizzata. Ma se lo fosse stata? Qualcun@ potrebbe davvero autorizzare l’esposizione di uno striscione del genere? Offensivo, ingiurioso, omofobo, fascista.

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Contributi Critici, La posta di Eretica, Precarietà, R-Esistenze

Se il costo della GpA è inferiore a quello dei gamberetti

Lei scrive:

Cara Eretica,

ti scrivo perche’ c’e’ una discussione che ho avuto recentemente su una pagina facebook di genitori adottivi riguardo alla GpA.
Partendo dal presupposto che, pur non condividendolo, capisco perfettamente il punto di vista di molti genitori adottivi rispetto alla GpA, che si puo’ riassumere con “eh no, io ho fatto anni di controlli, perizie psicologiche, rivoltato la mia vita matrimoniale come un calzino, e adesso arrivi tu, paghi e il bambino magari nasce anche con gli occhi del nonno!”.

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Pensieri Liberi, R-Esistenze

Nichi Vendola ha vinto l’Oscar

cartello-affittasi-1vDal blog errecinque, con un grazie a Rita Cantalino, che ne è l’autrice. Buona lettura!

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Comunque ho lavorato in un call center a quattro euro l’ora, sono abbastanza certa che stessi affittando il mio cervello e le mie capacità dialettiche.

Poi se vogliamo parlare di lotta di classe per me va bene, però inserirei nel dibattito pure il costo del TFA, la sanità pubblica al tempo del biocidio, il sistema di smaltimento di rifiuti che fa in modo che i ricchi industriali si arricchiscano condannando a morte i poveracci che vivono nelle terre che loro hanno scelto come discariche, il fatto che non ho latte in frigo perché il ragazzino delle ripetizioni decide di appendermi sempre il venerdì, giorno in cui dovrebbe pagarmi tutta la settimana, l’accesso riservato alle riviste scientifiche del catalogo del mio ateneo, la devastazione della scuola pubblica, i finanziamenti alle private, la totale assenza di strumenti di welfare efficaci che consentano a chi non vuole mettersi a fare lo spacciatore di scegliere che vita fare in egual misura se è nato al Vomero o alla Sanità, la possibilità di abortire senza dover fare il giro delle sette chiese degli ospedali pubblici per trovare medici non obiettori, la possibilità di decidere se abortire o meno in base alla volontà reale di avere un figlio o no, e non alle condizioni in cui farlo crescere e un sacco di altri fatti.

Mo ve lo giuro che io ho un utero – e per altro in determinati periodi del mese lo darei in permuta, altro che affitto – e non capisco e quasi mi offendo perché vi indigna che lo affitti quando poi posso affittare il mio cervello, posso affittare le mie braccia e le mie gambe andando a fare volantinaggi per pochi spiccioli, posso affittare la mia capacità di resistenza fisica facendo i traslochi o lavorando tutte le notti da barista, posso affittare il mio bel faccino facendo la modella, posso affittare praticamente qualunque parte del mio corpo essendo il mio corpo il mio veicolo di interazione con la società.

O il problema è che non posso portare per nove mesi in grembo un insieme di cellule che via via prende la conformazione fisica di un neonato? No, perché su una cosa ci dobbiamo capire: un bambino non è niente senza l’educazione e il contesto in cui si forma, è una cosa tenera tipo un cucciolo, di cui occuparsi con attenzione e sollecitudine tipo una pianta. Un bambino diviene una persona nel mondo in cui è inserito, e francamente io credo che il problema di questo benedetto bambino in questo momento non sia tanto il fatto che verrà cresciuto da due genitori dello stesso sesso e forse avrà, forse non avrà, relazioni con il corpo che ne ha garantito la formazione fisica, quanto il fatto che è appena nato ed è già diventato un trend topic sui social network, e tenete ragione, il primo approccio col mondo lo viviamo in famiglia e solo dopo arriva la società, e proprio per questo credo che il suo problema una volta cresciuto non saranno i suoi due papà che lo accudiranno e lo proteggeranno da quanto siete brutti, ma tutti quelli che, una volta che per forza di cose uscirà dal guscio e prenderà coscienza del mondo esterno, scoprirà aver speso fiumi di parole e inchiostro su di lui, tutti quelli che lo guarderanno come un fenomeno mediatico, tutti quelli che pretenderanno di sapere o non sapere di lui le prospettive di vita, le probabilità di devianza e l’ambiguità ontologica.

Credete veramente che il problema di sto bambino siano i due papà e non il fatto che la prima cosa che vedrà dopo i suoi due papà sarà una società pregiudiziale, bigotta, che lo additerà come quello strano?

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Personale/Politico, R-Esistenze

Il perché No alla gestazione per altri (GpA) secondo chi si oppone

Tanti moralisti gossippari  e tante comari da tastiera hanno tempo per scrivere insulti, tra un “bruciateli” e un “bruciatele”, perché i gay, le lesbiche e le femministe hanno sempre un bel rogo in comune. Sto raccogliendo, oltre agli insulti, anche gli argomentoni contro il figlio della “colpa”. Il figlio di Nichi e Eddy non viene citato se non per nominare le presunte colpe degli adulti. Gli argomenti usati sono i seguenti:

– i bambini non si comprano..: e chi l’avrebbe comprato? In quale supermercato si comprano i bambini? Non si comprano forse nel mercato delle adozioni? O dobbiamo considerare acquirenti di bambini anche le coppie etero che hanno figli tramite GpA o con la fecondazione eterologa? Vi invito a leggere questo testo QUI, per quanto impreciso nel considerare gli Stati Uniti come luogo in cui, tra i vari Stati, vige la stessa legge.

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Pensieri Liberi, R-Esistenze, Violenza

“Figlio di surrogata” sostituirà “figlio di puttana”?

Speravo fosse finita con l’uscita infelice di una femminista che aveva tirato fuori la storia della presunta paternità, tramite Gestazione per Altri, di Nichi Vendola e compagno, per schierarsi contro la GpA e la step child adoption, oramai esclusa dal voto della legge sulle unioni civili. Non è stato così. Oggi un quotidiano (Libero) pubblica il suo scoop, ripreso da un bel po’ di testate nazionali, ciascuno a reclamare una fetta di carne al sangue, barattando il privato di una coppia gay con un bel po’ di click e di guadagni in pubblicità, giusto per stabilire chi è a guadagnare con un esempio di gossip di questo tipo.

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Autodeterminazione, Contributi Critici, La posta di Eretica

Sul cosiddetto utero in affitto

Sara interviene e partecipa alla discussione sulla Gestazione per Altri con un punto di visto diverso dal mio o da quello di altr* che qui hanno raccontato perché vorrebbero prestare il proprio utero, come non sia credibile parlare sempre di attaccamento materno nei confronti di un bambino perché si dà per scontato che tutte le donne, quando sono madri, si comportino allo stesso modo. In basso trovate i link che vi condurranno fino agli altri interventi e agli altri punti di vista sulla questione. Pubblico l’intervento di Sara e mi pare fantastico che un diverso punto di vista sia espresso con la consapevolezza di rappresentare una parzialità. Tutte noi esprimiamo punti di vista parziali. Ecco perché dovremmo imparare ad ascoltarci e a discutere senza imporre norme a nessun’altra. Buona lettura!

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di Sara

In questi giorni, sul tuo blog e non solo, questo argomento è particolarmente in auge. Non è vero che non se ne è mai parlato fino ad oggi, forse non se parlava qua perché non veniva sentito vicino ai temi che tratti.

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Autodeterminazione, Comunicazione, Critica femminista

Solidarietà a Nichi Vendola: no attacchi personali per opporsi alla GpA

La discussione sulla step child adoption e sulla Gestazione per Altri è già abbastanza deleteria, in certi casi limitata da scivoloni rovinosi in termini di stile e onestà politica, senza aggiungere altra carne al fuoco. Mi riferisco in questo caso alla carne di Nichi Vendola, la cui dimensione politica non è qui in discussione perché c’è chi ha inserito il suo nome in una gogna che è riferita ad una sua presunta – non confermata – scelta personale. Ho letto un articolo che mi ha spiazzata. Non pensavo davvero che da femministe si potesse dedicare un post che invade e giudica le scelte e la sfera privata di un uomo, per quanto sia una figura pubblica.

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Femministese, R-Esistenze

Io c’ho l’utero e tu no. Gnè gnè gnè (l’universalismo e il femminismo della differenza)

Continua il delirio da parte delle femministe della differenza, a proposito di step child adoption, utero in prestito e coppie gay. Parlo di un pezzo pubblicato su Il Manifesto (anche se potrebbe sembrare l’Avvenire).

Vi regalo una specie di decostructing del pezzo de Il Manifesto. (Mio il corsivo)

Titolo: Con l’universalismo è lei che ci perde (che fa il paio con le tesi sulla sparizione della donna, pianificata come complotto ordito dal patriarcato, dalle bande frocie e dal gender.)

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Personale/Politico, R-Esistenze

Trenta anni di GPA e vi svegliate adesso? Si chiama omofobia!

Luk oggi commentando, scrive: “La GPA esiste da almeno 30 anni. I primi bambini nati con la GPA adesso hanno altri bambini. Gli eterosessuali accedono alla GPA molto più delle coppie gay (rappresentano il 97/98% del mercato).
I paesi dove le donne sono realmente sfruttate (India, Nepal, Russia, Ucraina) permettono la GPA solo per le coppie etero.
Le coppie etero sono state in grado di regolarizzare la loro famiglia dal 1983 con la stepchild adoption.
E ADESSO (2016) si accorgono tutti della GPA?
Sarebbe il caso di ammettere, finalmente, che il problema non è l’affitto ma l’affittuario. Politici vecchi e omofobi che non si rendono nemmeno conto di esserlo.

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Critica femminista, Femministese, Questa Donna No, R-Esistenze

Utero in prestito: se non sei madre la tua opinione non vale!

Oggi ho avuto il (dis)piacere di leggere questa intervista alla Comencini, che, forte del documento autoritario redatto a Parigi, e con il residuo minimo di Snoq, separato dai comitati territoriali al seguito della sorella (con Snoq Factory) sta conducendo una crociata contro quello che chiama “utero in affitto”. Su una pagina facebook l’intervista viene così introdotta:

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Vi sintetizzo un po’ della discussione tra madri, non madri, a proposito di queste ultime sparate che certamente danno spessore al dibattito.

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Mozione Finocchiaro anti/surrogacy: Paternalismo? Non in mio nome!

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Questa è la mozione anti/surrogacy presentata da finocchiaro e altri senatori del pd. è vomitevole, soprattutto nel passaggio in cui si chiede di  “contrastare sul piano interno, europeo e sovranazionale ogni forma di legalizzazione della surrogazione di maternità” ovvero si sta chiedendo di non votare la stepchild adoption e quindi di non riconoscere i bambini frutto di gpa (gestazione per altri) all’estero che arrivano in italia come figli di chi li ha voluti. Praticamente diventano cosa? ‘sti bambini diventano corpo del reato? sigillati in quanto prove di un crimine? e poi saranno sottratti ai genitori e inseriti in strutture statali?

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Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Critica femminista, R-Esistenze

Quelle “femministe” mammone e papà-fobiche

La discussione sulla Gestazione per Altri, a parte sollevare molti conflitti etici e morali in un certo contesto femminista (chissà perché, quelle poche integraliste Anti/GpA stanno quasi tutte a Milano) lascia scoperta una discussione che timorosamente alcun* provano a fare.

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