Personale/Politico, Precarietà, R-Esistenze

Monetizzare quello che faccio

Tentando di seguire i vostri consigli ho creato un profilo su Patreon al quale si può accedere con un abbonamento sostenitore.

Ho trovato il sito di Anchor per registrare dei podcast ma temo di non aver capito come fare quindi ho molto da studiare.

C’è anche Substack per creare news letter a pagamento ma mi sembra troppo e dopo aver scritto gratis per tanto tempo mi fa male chiedere soldi per i contenuti che diffondo, in ogni caso ci provo e tento di capire come funziona.

Mi avete suggerito di diventare lettrice di audiolibri ma non è così semplice e bisogna essere doppiatori professionisti per poterlo fare quindi vedrò. Radio che assumono per la mia voce non credo ce ne siano ma mi piacerebbe, se si potesse creare una radio in streaming da diffondere sarei felice ma non so farlo e dunque mi fermo alla scrittura.

Ditemi voi se avete altri suggerimenti.

Nel frattempo i miei libri da comprare sono su Amazon e in basso c’è il form per le donazioni che mi aiutano e spero di poter raggiungere almeno una somma per pagare le bollette in questo momento di disagio.

Grazie ancora per il sostegno, l’incoraggiamento e la vicinanza

un abbraccio a tutt*

Eretica Antonella

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Abbatto I Muri vive di lavoro volontario e tutto quello che vedete qui è gratis. Aggiornare e gestire questo spazio è un lavoro che costa tempo e fatica. Se mai vi passasse per la mente di esprimere la vostra gratitudine basta un obolo per un caffè (alla nocciola). :*
‘Abbatto i muri’ is a blog and an online platform run by a volunteer called Eretica. It aims to raise awareness of Intersectional feminism. It also tries to support the LGBT community in Italy and victims of domestic violence and many other issues which occur in Italy.
Grazie davvero a chi vorrà contribuire alla causa!

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Antisessismo, Autodeterminazione, R-Esistenze, Violenza

Terrorismo domestico. Terrorismo patriarcale

Qualche suggerimento per capire come aiutare una donna maltrattata:

Molte donne maltrattate non sanno a chi rivolgersi per ottenere aiuto. 
Il tuo desiderio di aiutare è importante, ma occorre essere preparati per affrontare una situazione di maltrattamento e offrire il tipo di aiuto adeguato.
Possibili indicatori di violenza domestica

Gli effetti della violenza domestica possono emergere in molti modi diversi. 
Saperli riconoscere ti aiuterà a identificare le donne maltrattate e a capire meglio la loro esperienza.
Lesioni fisiche visibili
Contusioni, lacerazioni, bruciature, segni di morsi e fratture – specialmente nella zona degli occhi, naso, denti e mascelleFerite durante la gravidanza, aborti “spontanei”, nascite prematureInspiegabile ritardo nel cercare assistenza medica per feriteFerite multiple a diversi stadi di guarigione
Malattie che possono insorgere in situazioni di maltrattamento
Malattie da stress come mal di testa, mal di schiena, dolori cronici, disordini gastrointestinali, disordini del sonno, disordini alimentari e affaticamentoCondizioni legate a stati d’ansia: come palpitazioni cardiache, iperventilazione e attacchi di panico. Meno frequentemente: depressione, pensieri e tentativi di suicidio, uso di alcool e altre droghe
Effetti sul posto di lavoro
Perdita di produttività, assenteismo cronico o ritardi molto frequenti, eccessive richieste di tempo liberoIncursioni e molestie sul lavoro da parte del maltrattante, di persona o per telefonoCambio frequente di mansioni nel curriculum lavorativo della donna, o perdita dei lavori precedenti
Richieste di aiuto
Per problemi di “coppia” o “familiari”Per dipendenza da alcool e da droghePer consulenze legaliPer problemi relativi alla “salute mentale”
Molte richieste di aiuto mascherano in realtà problemi di violenza domestica.
Come faccio a sapere se una donna viene maltrattata?
L’unico modo di sapere se una donna viene maltrattata è CHIEDERE.  
Non è vero che le donne maltrattate non vogliono parlare della loro situazione. Molte nascondono i maltrattamenti perché temono il compagno; perché temono di sentirsi a disagio, di essere colpevolizzate o di non essere credute.
Per comunicarle il tuo desidero di aiutarla e sostenerla, puoi:  
– Chiedere a lei in modo semplice e diretto, IN PRIVATO
– Avere un atteggiamento NON giudicante, 
– Non spingerla a fare niente,  
– Non pretendere che abbia subito FIDUCIA totale in te 
– Se ci sono dei fatti che ti hanno insospettito puoi dire: “Ho notato x, y e z e mi preoccupo per te. Posso fare qualcosa per aiutarti?”. Oppure “Mi sembra che tu sia sotto pressione e infelice. Se hai bisogno di qualcuno con cui parlarne io sono sempre a disposizione, sarà una cosa riservata fra noi due”.
Spesso si esita nell’aiutare una donna in difficoltà perché si ha l’impressione che “non sono fatti miei”. Questa falsa idea ha contribuito notevolmente a costruire l’isolamento delle donne e ad accrescere le difficoltà di prestare aiuto e supporto. 
Se decidete di chiedere, preparatevi a rispondere in modo supportivo.
Cosa prepararsi ad offrire supporto
Ci sono molte cose che puoi fare per prepararti ad offrire sostegno, incoraggiamento aiuto ad una donna maltrattata
Preparati sul tema della violenza domestica, leggi, parla con operatrici dei centri anti-violenza
Comincia la conversazione in privato e quando hai abbastanza tempo per parlare a lungo
Abbandona le aspettative di trovare una soluzione  “pronta e veloce” Sforzati di capire che la passività della donna può essere la sua strategia di sicurezza 
Verifica la correttezza dei tuoi atteggiamenti e opinioni sul maltrattamento e se necessario modificale.
Le donne maltrattate non subiscono maltrattamenti per una loro mancanza. Sono donne intrappolate in relazioni coercitive a causa dellíuso della violenza e del controllo da parte dei loro partner. 
Atteggiamenti positivi per fornire sostegno e incoraggiamento
Credile. Diglielo apertamente. Se conosci il suo compagno considera che molti maltrattanti si comportano in pubblico in modo molto diverso da come sono in privato
Ascoltala attivamente, falle domande ma evita di dare giudizi e consigli. Sarà lei stessa a dirti ciò di cui ha bisogno
Alleati con i suoi aspetti forti. Sulla base delle informazioni che vi fornisce e delle vostre osservazioni, individuate attivamente le modalità con cui ha sviluppato strategie per gestire la difficoltà della situazione; come ha risolto problemi e mostrato coraggio e determinazione, anche se gli sforzi non sono riusciti completamente. Aiutatela a costruire su questa forza.
Sostieni i suoi sentimenti. E’ comune per le donne in situazioni di maltrattamento di avere sentimenti ambivalenti – amore, paura, colpa e rabbia, speranza e tristezza. Dille che quello che prova è normali e ragionevole.
Evita di colpevolizzarla. Ditele che il maltrattamento non è colpa sua. Rinforzate il fatto che il maltrattamento è responsabilità del maltrattante e che è contro la legge, evitate di parlare male del maltrattante.
Prendi sul serio le sue paure. Se sei preoccupata per la sua sicurezza, dillo senza giudizio, “La tua situazione sembra pericolosa e sono preoccupata per la tua sicurezza”.
Offriti di aiutarla. Se ti chiede di fare qualcosa che puoi e vuoi fare, fallo. Se non puoi o non vuoi diglielo e aiutala a trovare altri modi per affrontare il bisogno, magari mettendola in contatto con chi può effettivamente aiutarla in quello che chiede.
Usa creatività nell’aiutare la donna ad elaborare strategie di sicurezza. La chiave alla pianificazione della sicurezza è analizzare il problema, considerare tutte le possibilità e le alternative a disposizione, valutare i rischi ed i benefici e le diverse opinioni e trovare dei modi per ridurre i rischi. Offri idee, informazioni e punti di riferimento.
Sostieni le sue decisioni. Ricordati sempre che ci sono sempre rischi legati ad ogni decisione presa da una donna maltrattata. Se vuoi davvero aiutarla devi essere paziente e avere rispetto per le sue decisioni, anche se non sei d’accordo.
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