Malafemmina

Ultimo giorno al villaggio vacanze

Ieri ero particolarmente felice. Mi hanno dato lo stipendio, compresi gli extra guadagnati in questo villaggio vacanze. Oggi è il mio ultimo giorno. Devo ancora ricevere la metà dei soldi che mi deve l’Agenzia per la quale ho lavorato prima. Andrò a battere cassa di ritorno in città, tanto per fare quadrare i conti.

Con i soldi che mi hanno dato ieri potrò pagare qualche mese di affitto, le bollette, vivere decentemente per un po’ senza troppi lussi.

Domani partiremo tutti assieme, io e gli altri colleghi, ci saluteremo e forse dopo un po’ torneremo a volerci bene, perché i conflitti covati a lungo in un piccolo contesto chiuso sembrano macigni, ma là fuori prenderanno la giusta forma e la giusta misura.

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Malafemmina

Bilancio di (quasi) fine stagione!

Domani la mia nuova amica riparte. Io continuo a contare i giorni che mi separano dalla fine di questo lavoro (il 20 settembre sarà il mio ultimo giorno).

Ho ricevuto ad ora solo una mensilità. Continuo a dormire in un alloggio/loculo. Continuo a soffrire di mal di testa per l’umidità del loculo. Mi devono anche i soldi che mi hanno promesso per i due extra da Pr con gli artisti esterni intervenuti nel villaggio.

Allo stato attuale c’è una collega che non ce l’ha fatta più e se ne è andata. Il suo lavoro è stato redistribuito. Io ne ho acquisito solo un piccola parte.

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Malafemmina

Lo sciopero di ferragosto

Finito lo spettacolino, conclude il cantante e anche per stasera ce l’abbiamo fatta. Mentre guardavo il divo che cantava pensavo al fatto che la suggestione che lui offre è quella di chi ti fa toccare con mano quanto sia vecchia e infinitamente lontana dalla realtà la televisione italiana. Ed è di questi pezzi di televisione che sono fatti anche i nostri spettacolini. Come se nessuno, a parte quelle come me, apprezzassero il fatto che stare senza la tivù è una cosa saggia. Ma è inutile disintossicarsi se poi in vacanza vuoi trovare pezzi di teleschermo che ti si materializzano davanti per farti sentire uno spettatore esclusivo di uno spettacolo esclusivo dell’esclusivissima merda.

Così è stato per l’esibizione della diva, tanto più giovane e con molto meno talento dell’artista maschile di questa settimana, e così è oggi e probabilmente sarà anche la prossima settimana.

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Malafemmina

La precarietà ti spezza la schiena

Stasera è una brutta sera. Di quelle che neppure avresti voglia di parlare. Tante persone sono andate in spiaggia a vedere le stelle cadenti, io di stelle che un giorno brillano e l’attimo dopo si frantumano giù ne vedo cadere tante. Belle persone, precarie, forti, poi fragili.

Vedo tutto abbastanza nero ed è grazie ad una persona che conosco appena, una specie di stura/depressione, che poi di depressione neppure si tratta, che mi presta il suo tempo per darmi un appiglio fuori da questo circo di anime in pena e che mi ha strappato battuta dopo battuta, una parola dopo l’altra, così rimetto mano alla tastiera per raccontare una delle giornate più tristi che io abbia mai vissuto qui.

Non si tratta di depressione. E’ invece un senso di impotenza, rabbia che non trova modo di svelarsi, esprimersi e ho bisogno di tempo per capire e analizzare, prendere consapevolezza e poi restituire a me stessa un significato di quello che ho visto che io possa riutilizzare in modo diverso.

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Malafemmina

Lei ce l’ha pettinata

Al passaggio della diva il tacco dodici ha fatto morti e feriti. Ho fatto appena in tempo a scansare il mio alluce sinistro ché altrimenti finiva imbalsamato come quelli di metà della popolazione in piscina.

La nostra giornata è stata ricca di risate.

“Hai messo un tacco che tra un po’ decolli…”

“Oh Ahahahahah… ma che simpatica…”

“???”

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Malafemmina

Il villaggio vacanze e la precaria multitasking

Qualche giorno fa (ho perso la nozione del tempo, qui tutti i giorni sembrano uguali) avevo raccontato della diva che ci avrebbe intrattenuto questo fine settimana.

Beh, è finita che sono io che devo intrattenere lei. In realtà è tutta colpa mia. Un paio di sere fa mi sono seduta a chiacchierare con lei. Le ho proposto – scherzando – di mangiare un gelato invece delle tristissime cose dietetiche. Mi ha detto di no ma abbiamo cominciato a parlare e quella non mi ha più mollata.

Poi mi è scappato di dirle che avevo lavorato come assistente di produzione per una agenzia xy e lei mi ha detto che al villaggio erano tutti molto gentili ma non aveva nessuno al quale rivolgersi per quello che le serviva.

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Malafemmina

Rivendico diritti e li spacciano per favori!

Forse riesco a recuperare un alloggio migliore. Non l’ho chiesto per favore. Ho solo detto che tutti meriteremmo di dormire in luoghi meno bui e umidi. Tutti noi che lavoriamo tutto il giorno al villaggio vacanze.

Il direttore recupererà una stanza per me, così mi ha detto. Ma ha parlato solo di me e non di tutti gli altri. E io cosa faccio? Prendo la stanza e cado nel tranello del boss che così mi separa dai ranghi di resistenza e mi fa diventare una nemica di tutti i colleghi?

Io diventerei quella che ha ricevuto un favore e non una persona che ha rivendicato un diritto.

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Malafemmina

Lavoro in un villaggio vacanze. Il mio alloggio è un loculo!

No, non mi danno lo stipendio che mi devono. Però mi consentono di comprare a credito in ogni luogo del villaggio. Come dire che posso spendere per arricchirli, così alla fine mi consegnano in mano la rimanenza di quello che mi hanno fregato mentre io non tenevo il conto di quanto spendevo.

Bella storia. E io sono abbastanza arrabbiata perchè non ho intenzione di contrattare per restare qui un giorno in più oltre la scadenza del contratto, perchè voglio tornare a casa mia, dai miei amici, con le mie precarietà, le mie occasioni precarie di lavoro faticoso ma che poi mi permette, la sera, di tornare a dormire dove ci sono le mie cose e non in un loculo che mi sta togliendo il poco ossigeno che mi resta.

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Malafemmina

Chiedi lo stipendio e ti rifilano l’elemosina

Ho bisogno di più tempo per raccontare com’è andata la sfilata dei bambini e quella delle più grandicelle. Quello che so è che per fortuna c’era Pleasure che mi fatto vedere il lato divertente della cosa.

La parodia del gruppo animazione non è stata granchè. Invece quello che abbiamo fatto con i bambini ha ridicolizzato tutto il resto. Sono stati bravissimi e bravissime. Hanno preso in giro gli adulti e le ragazze partecipanti. Hanno simulato una sfilata nella sfilata e alcuni di loro hanno interpretato la giuria e altri hanno fatto finta di sfilare.

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Malafemmina

La schiavitù sommersa del villaggio vacanze

Al villaggio vedo tante persone precarie. Gente che vive con contratti da fame e che sgobba dalla mattina alla sera.

Abbiamo diritto a colazione, pranzo e cena. Se vogliamo qualcosa da bere dobbiamo pagarla a meno che non siamo a fare animazione nella zona disco.

Abbiamo un loculo a testa. Anzi un loculo diviso due.

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Malafemmina

Hanno rubato il valore del mio lavoro

Dorotea, uno dei miei boss dell’Agenzia, mi ha richiamato per ringraziarmi ancora dello splendido lavoro fatto. Avrei voluto dirle: “e però non mi avete rinnovato il contratto...”.

Lei ci teneva a dirmi che le dispiace tanto, mai come in questa circostanza le è dispiaciuto e che in autunno spera di poter trovare un modo per inserirmi in altri progetti.

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MenoePausa

Il diritto alla cioccolata

Guardo la mia vicina di postazione, che non ha ancora compiuto trent’anni, eppure ha quello sguardo già vissuto di una che la sa più lunga di me. So che ha studiato e non ha mai perduto le speranze. So che ha sperato e non ha mai smesso di studiare. Non ha compiuto passi falsi, niente di deleterio, ma si, forse una birra qualche volta e poi si vive il sesso come vuole, ma sono colpe queste?

Ma che domande sono costretta a farmi, perché precarie e vive significa affrontare anche la santa inquisizione. Ha una capigliatura seria, pare un’impiegata aziendale, diversamente dal mio ricciolo arruffato e dal mio look da girl post quarantenne.

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Malafemmina

Il lavoro precario è fondato sull’intimidazione

E’ l’ora X. Il progetto per il quale sono stata assunta temporaneamente dall’Agenzia è finito. Ieri ho ricevuto ancora 500 euro che assieme alle altre 500 fanno 1000 in totale su 3000 pattuiti. Non ho nessuna certezza. Da un momento all’altro potrebbero dirmi di andare via o potrebbero rinnovarmi il contratto.

Tutto scorre come se nulla mi fosse dovuto. Una mia amica dice che il fatto che mi abbiano dato altri soldi significa che vogliono tenermi buona. Io conservo un pizzico della mia sana diffidenza, quella che mi preserva dalle brutte sorprese, e immagino che sia una rateizzazione non autorizzata che vorrebbe dissuadermi dal fare qualunque genere di vertenza.

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Malafemmina

Quella che c’era prima di me

Ha telefonato Carlotta, quella che c’era prima di me. Ora conosco la sua voce. Dunque esiste, non è finita in un buco nero. Esiste e si fa anche sentire.

Era impaziente, voleva parlare con Dorotea. Dal tono ho dedotto che volesse sollecitare qualcosa. Un pagamento? L’ultima rata dello stipendio? Tutto lo stipendio?

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Malafemmina

L’anticipo

Arriva l’Ubaldo, ovvero colui che si occupa dell’amministrazione dell’agenzia. Mi ha materialmente assunto, mi ha fatto firmare il contratto, ha fatto tutto in modo regolare.

Qualche giorno fa ho dovuto fare accattonaggio per farmi sganciare la marchetta. Un mese di lavoro e ancora nemmeno un soldo. Mi aveva detto che giusto perchè si tratta di me avrebbe fatto un’eccezione. Mi avrebbe dato qualcosa anche se i soldi del finanziamento non sono ancora arrivati.

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