Lei scrive:
Cara Eretica,
non voglio fare la lista pietosa di quello che non va nella mia vita, perché come tante altre io sono forte, e se ogni tanto piango è perché piangere fa bene ed è diverso da piagnucolare, con tutto il rispetto per chi lo fa. Ho pianto quando, uscendo dall’ufficio in cui avevo lavorato per dodici anni, con una lettera di licenziamento in mano, mi sono fermata un attimo a farmi scaldare dal sole pensando che quella fosse la giornata giusta per ripartire. Ho pianto ogni volta che cadendo mi sono fatta male e quando a pugni stretti mi sono rialzata. Chissà perché si ha del pianto un’opinione così brutta, quando le lacrime sono preludio di grandi battaglie, rappresentano crescita intima e collettiva e quando il pianto si trasforma consapevolmente in urlo, se ad urlare siamo in tanti, allora diventa l’arma più potente che ci sia.
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