Appunti di studio sull’inquisizione siciliana che dura più di quattro secoli ha inizio comunque con la fase del re Federico II, peggiorando con i monarchi successivi e con l’invio dei domenicani a capeggiare il sant’uffizio palermitano che svolgeva compiti per il Regno di Spagna che ci aveva colonizzato. Federico II aveva ereditato una situazione debitoria dal padre che continuava nel suo programma di colonizzazione senza progredire in senso commerciale. Per cercare di risolvere la questione come prima cosa cacciò i Mori dal Regno, quelli di religione musulmana, spesso traghettati fino a noi solo per imporgli la schiavitù, talvolta erano stati ragazzi rapiti dalle navi per metterli a lavorare e costretti a convertirsi nel frattempo. La cacciata dei Mori significava anche la sottrazione di tutte le proprietà e i beni che si lasciavano dietro. Dopo Federico II con Carlo V dapprima si realizzano dei veri e propri pogrom per gente indesiderata e poi si avvia una campagna nefasta che porta alla cacciata degli ebrei (con appropriazione dei beni lasciati indietro) che vivevano in gran numero In Sicilia. Alcuni furono costretti a pagare per avere diritto alla conversione al cristianesimo, ma continuando a praticare nel segreto delle proprie case la religione natia furono comunque scoperti e cacciati in numero spropositato, senza contare quelli che furono arrestati, processati e condannati come se vi fosse in mente un futuro olocausto già in atto per far soccombere ogni altra religione a quella cristiana.
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All’origine di stigmi e pregiudizi sulle malattie mentali e le donne
Ancora sulle malattie mentali e sulle origini dello stigma che pesa sulle persone affette da qualunque tipo di disturbo a partire dal medioevo e poi negli anni dell’inquisizione e in quelli successivi. Negli anni in cui la chiesa esercitò un’influenza terribile nei confronti della cultura medica, ancora di più nei luoghi colpiti dall’inquisizione cattolica per via della colonizzazione della Spagna (Inclusa la Sicilia), non solo venivano perseguite tutte le persone, in gran parte donne, che esercitavano ruolo da curatrici, ma in generale si descrissero le malattie di qualunque genere in un settore a parte definito demonologia. Le malattie erano considerate come il chiaro segno sul corpo delle persone dell’influenza del demonio. Tale influenza veniva trattata attraverso il rito dell’esorcismo praticato con metodi crudeli e in seguito unito in realtà alla consegna di misture di erbe prese in prestito da chi praticava medicina in senso alchemico e scientifico. Immaginate cosa dovesse voler dire per una donna con attacchi epilettici subire non solo lo stigma da parte della Chiesa ma anche il rito esorcista per allontanare il presunto demonio dal corpo malato.
Continua a leggere “All’origine di stigmi e pregiudizi sulle malattie mentali e le donne”La criminalizzazione della donna
La criminalizzazione della donna si realizza a partire dagli stereotipi che definiscono sesso e genere come se fossero la stessa cosa. Ricordo che essere nate di sesso femminile non significa che il tuo genere corrisponda all’essere donna. Tenendo conto di questo secondo gli stereotipi il fatto che tu abbia una vagina ti rende colpevole a prescindere. Non solo perché ti porti dietro il peccato originale così come dice la religione cattolica, ma perché nei secoli essere donna ha significato anche essere sovversiva, ribelle, una terrorista.
Le ragioni per cui le donne sono state giudicate in questo modo sono sempre le stesse e continuiamo a leggerle o ad ascoltarle ancora oggi. Non sono pochi i maschilisti e le donne con maschilismo interiorizzato che vengono a spiegarti come si fa ad essere una vera donna. Se sei donna prescindendo dagli stereotipi allora vieni giudicata come se tu fossi una donna falsa. Cosa fa la vera donna che non viene criminalizzata? Ovviamente obbedisce all’ordine patriarcale: si occupa della casa, si occupa dei parenti e del marito soprattutto, sforna figli e se ne prende cura fino alla morte. La sua felicità consiste in questo. L’unico status sociale che intende raggiungere è solo questo. Talvolta fa conciliare un lavoro part-time con i doveri familiari ma solo per aiutare economicamente la famiglia e giammai per realizzazione personale.
Continua a leggere “La criminalizzazione della donna”Storia della strega ostetrica al tempo della Santa Inquisizione
Claudia ha voluto regalare a me e a voi un racconto e la relativa traccia storia che lo ispira. Si parla di caccia alle streghe, di ostetriche, di aborto e condanne in stile inquisitorio. Grazie a lei per questo dono e buona lettura a voi!
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Claviceps Purpurea[1]
Sarà una cacciatrice! Una benandante!
strillò la levatrice mentre frugava dentro mia madre cercando di farmi uscire, ci vollero ore per tirarmi fuori. Nacqui di piedi e incamiciata. Non accade quasi mai. Per tutti erano segni che la mia non sarebbe stata una vita comune.
Non piansi subito, dissero che mi limitavo a guardare la donna che mi aveva tirato fuori con occhi appannati. Mia madre insieme a me avvolta nell’amios, aveva espulso la placenta intera come fanno le gatte. La levatrice la mostrò a tutte come un trofeo, come se lo sforzo lo avesse fatto lei, quando la placenta non ha strappi la madre è al sicuro, nessun residuo, nessun pericolo di febbre. Mi ripulirono dal sangue e dalla merda e si accorsero che la mia pelle era biancolatte, perfetta, senza neanche una macchia: lo interpretarono come un ulteriore segno.
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Malleus Maleficarum: le streghe ostetriche e il diavolo etero
Il Martello delle Streghe è stato pubblicato in latino nel 1487 ad opera dei frati domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer, allo scopo di soddisfare l’urgenza di reprimere l’eresia, il paganesimo e la stregoneria in Germania. La pulsione inquisitoriale difatti arriva e fu realizzata molto più da quelle parti e coinvolse anche protestanti puritani, calvinisti e solo dopo si realizzò nel sud Europa una inquisizione cattolica e spagnola della quale anche in Sicilia fu lasciata ampia traccia (Renda, Messana). Il tribunale inquisitorio fu comunque istituito nel 1231 da Gregorio IX e nel 1484 Innocenzo VIII promulgò la bolla Summis Desiderantes affectibus, con la conferma dell’esistenza delle streghe e l’incarico a Institor e Sprenger di “punire, incarcerare e correggere” le persone infette dal crimine della “perversione eretica” e di svolgere con nuovo potere in Germania il ministero dell’inquisizione.
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Salem: streghe, tutori e torturatori
Salem è una serie televisiva americana che parla di streghe. Sigla di Marilyn Manson e scenari gotico/dark, narrazione complessa, analisi meno pop dei personaggi, sembra proporsi come alternativa alle terribili serie sulle streghe che alla fine raccontano sempre la stessa pappa idiota. Donne che hanno grandi poteri, sfidano demoni e però sfornano figli, hanno passioni stravaganti ma comunque sia tentano forme di normalizzazione arrivando perfino al paradosso che una strega sposa un demone e l’altra sposa un angelo. Istituzione del matrimonio e celebrazioni con interventi rituali delle famiglie non mancano mai. Le serie streghesche annacquate vanno di pari passo alle storie di vampiri dove la tizia arrapata anela di scopare il vampiro che vuole trattarla con “rispetto”, i fantasy in cui è sempre tutto quanto al posto giusto, i cattivi stanno con i cattivi e i buoni con i buoni.