Dopo la pubblicazione della prima parte del:
Diario dall’India: il privilegio delle donne bianche occidentali
continuiamo a raccontare.
Continua a leggere “Diario dall’India: l’occidente negli show tv e la mentalità sessista”
Verso la fine della guerra fredda (e pure calda) tra i sessi
Dopo la pubblicazione della prima parte del:
Diario dall’India: il privilegio delle donne bianche occidentali
continuiamo a raccontare.
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di Donatella Rosetti
Nel corso dell’estate è uscita un po’ in sordina (i maggiori quotidiani online internazionali non ne hanno parlato, escluso Forbes) una web series della giovane casa di produzione cinematografica indiana Y-Films, Sex Chat with Pappu & Papa, sponsorizzata da Durex India.
Nel corso di una intervista, la ex pornostar approdata a Bollywood e impegnata nella promozione di un suo film, è stata ripetutamente attaccata dal presentatore [Video intervista] che ha tentato in ogni modo di farlo sentire in colpa. Il blog femminista The Ladies Finger ha riportato (commentando) su testo quel che lui le ha chiesto e le fantastiche risposte dell’attrice. Ecco la traduzione in Italiano (grazie a Vanni). Buona lettura!
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By Jugal Mody
Questa settimana il giornalista B. – d’ora in avanti definito “lo Zio” – ha intervistato Sunny Leone sulla CNN-IBN. Lo Zio ha maliziosamente attaccato l’attrice in tutti modi più abietti e volgari, e, cosa di non poco conto, poco professionali – basandosi solo su una ricerca inesistente e su chiacchiere prive di fondamento. Il numero di volte in cui lo Zio menziona “il tuo passato” totalizzerebbe il miglior punteggio in un gioco da sbronze: se avessi bevuto un cicchetto per ogni volta che lo Zio ha detto “il tuo passato” sarei stata in coma etilico prima di metà intervista, che fortunatamente dura solo venti minuti. Lo Zio ha anche nascosto i propri attacchi dietro frasi come “la gente dice” e “tizio ha detto”. Sunny Leone ha comunque mantenuto salda la propria posizione. Eccome se l’ha fatto!
Per cominciare riporto le battute dell’intervista con le domande fatte dallo Zio (che informa l’attrice dicendo che sarà chiamata Sunny) e le risposte della pornostar:
“Qualcuno si rivolge a te come Karanjeet, per caso?” Sunny risponde educatamente che “Solo poche persone nella mia vita lo fanno, come i miei amici più stretti, mio marito e mio fratello.” (Interrotta dallo Zio che a metà chiama in causa immediatamente la famiglia.)
Uncle: Sembrerebbe a prima vista che il mondo – in questo momento storico – celebri, come dire, il tuo successo. Quindi ho pensato di iniziare questa intervista chiedendoti: Dimmi una cosa che rimpiangi, una cosa che secondo te ti è andata male.
Sunny: Personalmente? Professionalmente?
U: (dannatamente insinuante, aspettandosi che lei menzionasse piangente il porno): Personalmente, professionalmente, qualunque cosa. Dove pensi che Sunny Leone… Karanjeet abbia sbagliato?
S: Effettivamente c’è un rimpianto che segna la mia vita, quando mia madre è morta non riuscii ad arrivare a casa abbastanza in fretta. Ho rimpianti di questo tipo. Non ho veri rimpianti di tipo professionale. Ho fatto errori, come tutti, o forse ho fatto le scelte o preso le decisioni sbagliate ma ho imparato dagli errori… (chiaramente così gli ha fornito un abbocco per una trappola…)
#1 – Zio e in /modalità vampiro ATTIVA.
u: (abboccando in pieno e interrompendola perfino) Che tipo, che tipo, quando parli di errori, voglio dire… capisco che tutto fa parte dell’esperienza, nessuno è perfetto ma che tipo di errori hai fatto? Personalmente, nella tua carriera.
S: Immagino, per la mia carriera, quando sono arrivata qui… Bollywood è uno shock culturale. È un altro mondo, c’è tanto caos ed è organizzato in caos e tutti sanno che tutto andrà bene, ma io sono l’unica che è preoccupata, e alla fine sono io l’unica che esaurisce ogni energia.
#2. in cui Zio ha svolto solo la metà del proprio insinuante lavoro patriarcale di colpevolizzazione.
U: mi dicono che Kapil Sharma, il conduttore di Comedy Nights con Kapil, a un certo punto abbia detto che non si sentiva a suo agio ad essere filmato con te dato che pensava al proprio pubblico di famiglie e Sunny Leone non rientrava nella categoria di spettacolo per famiglie. È vero?
Sunny: Non ne ho idea dato che sono stata nel suo show diverse volte. Sono lieta di essere parte del suo show. Sono convinta che se ci fosse un problema…
u (interrompe): Lo avrebbe sollevato con te, forse.
S: …non sarei stata invitata nel suo show tante volte.
#3 (in cui S se ne frega altamente)
u: sembra che mentre il valore commerciale del tuo lavoro certamente stia andando piuttosto bene, ci sia un mucchio di resistenza… inibizioni… circa te. Come ti comporti al riguardo?
S. ummm… Effettivamente non mi curo delle inibizioni degli altri o di quello di cui sono insicuri se vogliono lavorare con me o no. Non coinvolge minimamente la mia vita. Io lavoro ogni giorno e sono molto felice di ciò. Quindi sia che lavori con XYZ o qualcun altro, non cambia nulla dato che sto lavorando…
(U che interrompe di nuovo con una domanda insinuante):
#4 in cui Zio pensa di costringere Sunny alla lamentela verso Aamir Khan.
u: pensi che Aamir Khan lavorerebbe mai con te?
s: Probabilmente no.
u: Perchè?
s: A causa dei miei trascorsi e…
u (interrompe ancora): Vorresti lavorare con Aamir?
S: certamente, chi non vorrebbe?
u: Quindi vorresti lavorare con Aamir ma Aamir non vorrebbe lavorare con te.
s: Beh, non ne ho idea. Dovresti chiederlo (…ad Aamir, ma lo zio doveva interrompere ancora)
#5 il momento in cui Zio si eccita troppo a menzionare il Porno di fronte a una ex-porn star
U: “Sei preoccupata Sunny? Da una parte dici che sei una persona d’affari, una realista, lo capisco. Non ti capita mai che il tuo passato… il passato in cui eri una regina del porno torni a perseguitarti?” Oppure torni a trattenerti? Quando forse avresti potuto mirare più in alto (atteggiandosi insinuante)
s (risponde calma): “Sei la sola persona… Sono la stampa ed i media che dicono “trattenere” e “perseguitare”. Non ho mai detto “perseguitata”, non ho mai detto “trattenuta”. Non sono trattenuta. O forse non me ne rendo conto ancora. Forse un giorno lavorerò con qualche stella di prima grandezza. Ora come ora non ne so di più, quindi non ha effetti sulla mia vita.”
#6 in cui Sunny placa Zio circa i suoi incubi sull’industria del porno.
u (tagliando fuori Sunny): “A volte penso, scusami se sono offensivo, ma quante persone penserebbero di crescere e diventare una porn-star?” (credendo di aver fatto LA DOMANDA e pregustando il premio Ramtha Goenka)
s: “Nessuna.”
(silenzio)
u: “Ma tu lo sei stata. Com’è successo? Voglio sentirlo da te, com’è successo?”
s: “Non era qualcosa a cui aspirassi. ad un certo punto è successo. Ho conosciuto un agente e quando ho visto le foto di queste donne, non ho pensato Oh è così volgare, non ho pensato, Oh è sbagliato, ho pensato che fosse bello, che fosse sexy, che fossero belle e che fossero libere e che stessero facendo quello che gli andava di fare. E la vedevo a quel modo.”
#7 in cui Sunny sgancia la bomba O!
u: Guarda come vengono interpretate le tue azioni in India. Atul Anjan, che è un MP di CPI, ha detto che, e non è l’unico, che ti ritiene responsabile della corruzione delle menti indiane, della moralità indiana (Sunny ridacchia visibilmente). Ancora, quando fanno questo commenti, come ti comporti?”
s (cercando di restare seria): Penso di essere felice di far parte del dialogo politico. (esplode ridendo) Se pensi così tanto a me durante il giorno, pensi di inserirmi nei tuoi discorsi e a darmi la colpa di qualcosa… (controlla il riso) umm… penso sia una scelta di quella persona, ma ne sono lieta… Sai, aspetto che Obama mi inserisca nei suoi discorsi. (Ride ancora)
#8 in cui Zio pone la questione Sunny-minaccia-l’istituto-del-matrimonio
U: ci sono alcuni che ritengono che se Sunny diventa una specie di ambasciatore di questa nuova India, (si sente Sunny sghignazzare) questa sia una china molto pericolosa.
s: (Ridendo a crepapelle) “Sei la prima e l’unica persona che l’abbia mai detto”
u: Sto, sto, sto, sto (4 volte) dicendo, molti commenti sui social, dove sei molto popolare, ci sono molte casalinghe per esempio, ci sono molti indiani, non solo casalinghe, molte donne sposate indiane che vedono Sunny Leone cone una minaccia ai propri mariti e credono che i propri mariti saranno rapiti da Sunny Leone.
S: Mi spiace, ma non li voglio proprio i vostri mariti, ho già il mio (sorridendo) e lo amo, è bello, è sexy, è molto intelligente, ha molto talento ( ride). Mi spiace signore, non desidero i vostri mariti…
#9: in cui Sunny spiega come siano le relazioni sane
U: Non te ne importa?
s: Non è che non m’importa. Credo che ogni marito e moglie debbano avere una bella relazione, una relazione sana, che le persone debbano sentirsi sicure nella propria vita e essere certe su chi sono e sui propri mariti o mogli, fidanzati, chiunque sia parte della loro vita. In definitiva, io non dovrei essere importante nelle loro vite.
(Zio passa un paio di minuti al massimo parlando del film in arrivo, Mastizaade prima di fiondarsi di nuovo sul porno. Oh Zio, googlandoti, ti ritroverai con un mucchio di link riferiti ai lavori di Sunny nel porno. Sì, la stessa Gooogle che menzioni quando dici che Sunny è la persona più Googlata in India. Non sentirti in colpa se aggiungi una goccia all’oceano)
#10 in cui Sunny dà una lezione di professionalità allo Zio
U: La tua identità resta… quella…uh… del tuo passato, che è il tuo legame con la pornografia ed il mondo del porno. La gente crede che tu sia in effetti non sia un’attrice, che tu *ancora* non sia un’attrice e che non stia facendo altro che… alcuni ti accusano letteralmente di abbassare il livello del cinema come arte. Credi che… siano solo critiche sterili?
s: Ancora, questo riguarda le opinioni di altri su di me, ed in effetti non mi interessa. Dato che, come ho detto, lavoro ogni giorno. Ho tre film in uscita, solo per quest’anno
U (ancora interrompe): Quindi che cosa conta, Sunny? Il denaro?
S: Non conta il denaro…
U (si intromette): Alla fine, conta il denaro.
S: Questo riguarda quello che ho sempre voluto fare e quando lavori, come tu sei pagato per stare lì e parlarmi, io sono pagata per stare qui e parlare con te. (Booyakasha!) E così che funziona. E alla fine, sono affari. Lavoriamo tutti perchè vogliamo portare il cibo alle nostre famiglie. Ma quando sei nel cinema, ci dev’essere passione e… (Zio interrompe, ma Sunny continua parlando più forte di lui) quella passione è sempre stata lì.
#11 in cui Sunny dà a Zio una lezione di base di cultura POP
U: Ti credi un’artista?
s: Mi credo un’attrice di svago.
U: Sei una donna di spettacolo… Nel linguaggio di Bollywood, se dovessi usarlo, saresti una ragazza oggetto. Sei una ragazza oggetto?
S: Non so, è un’etichetta che ho sentito solo una volta, qui.
U (parlandole addosso): nel mondo di Bollywood?
s: Non mi vedo come una persona qualunque, solo una ragazza che vuole lavorare.
U: I miei spettatori vorrebbero conoscerti (le mani si muovono freneneticamente) Sei un’attrice? Vedi la recitazione come una seria professione?
S: Certamente, sì!
U: Credi che dato che hai un bel fisico, che quel fisico in definitiva ti porterà dove vuoi arrivare? (le mani contiinuano a muoversi all’impazzata)
s: Ma chiunque nel mondo dello spettacolo è favorito dalla bellezza del proprio corpo, dal proprio viso, ovunque. Ogni singolo attore ed attrice, con la propria abilità, la determinazione o quant’altro, la loro esperienza da attore. Ma… è il bel volto che vediamo sullo schermo e che ci attrae a guardare, che ci spinge a cercare il canale verso il loro programma o ad andare al cinema per il loro film. Comperiamo il biglietto del cinema perchè siamo attratti dalla fantasia, o dal magnetismo di chi sia quella persona. Questo è lo spettacolo, è fantasia.
#12 Zio lancia le statistiche di Pornhub a Sunny, dicendo che è la sua carriera in India che ha reso l’India il maggior consumatore di pornografia. In realtà il maggior consumatore sono gli USA, ma a Zio non importa.
Chiaramente Zio ha scordato totalmente la penetrazione di internet, i cellulari e della tecnologia facendo questa correlazione. Dato che Zio, come chiunque componga il patriarcato, sente sia enormemente più facile incolpare una donna che un miliardo di persone, gli spettatori. La risposta di Sunny rinnega l’affermazione e passa oltre.
#13 in cui Zio flirta in pieno e spiega i propri sentimenti mascolini per lei
U (sorride viscido): Sai, ci sono un mucchio di chiacchiere di come “Vedi un film di Sunny Leone e marcisci moralmente. Mi domando se io stia marcendo moralmente perchè, vedi, ti sto intervistando…
S (a questo punto ne ha visibilmente abbastanza): Bene, se vuoi me ne posso andare…
U: Haha, no di certo, no di certo…
s: Va bene.
U: Insomma, Sunny, in definitiva, queste chiacchiere abbondantemente negative che riguardano te…
s (interrompendo): Davvero? Sono davvero negative? Non saprei dire.
U (/uomospiegante mode: ATTIVO): Ti piace. Vero? I pettegolezzi vendono altrettanto bene, in questo mondo. Credi che la natura di questi pettegolezzi ti aiuterà, in futuro?
s: Non ne ho idea. Queste sono domande ipotetiche e non puoi sapere se sarà così o no. Non mi piace la negatività, non la voglio nella mia vita. Ma ce n’è comunque. È quel che vendono i media.
Trovo questo video sulla bacheca facebook di una femminista. I commenti variano da un “ben gli sta” a “finalmente… questa si che è giustizia“. A me non sembra affatto un progresso. Mi sembra invece che alle donne sia stata concessa la gestione della forca e non mi pare che questa sia una conquista. La forca va distrutta, le tecniche di linciaggio vanno seppellite, la lapidazione pubblica va contrastata e non riprodotta per mano femminile. Quello che vedete è un sedativo sociale. Segue a chilometri di pornoindignazione che viene così placata per mano di donne le cui vite sono manipolate da chi realizza una cultura familista/patriarcale. La stessa che condisce la vita di alcune bambine, adolescenti, ragazze, indiane con matrimoni pattuiti tra caste. Così le pene severe dovrebbero riparare al fatto che quella cultura non viene messa assolutamente in discussione.
Questa settimana avete avuto la vostra dose di pornomostruosità per pornoindignazione. C’è da soddisfare per un mese anche i pruriti delle forcaiole neocolonialiste che concludono che i patriarcati altrove e le culture di violenza sessista dipendano sempre da fattori etnici e non di tipo culturale. Perciò correte tutte a mettere un like per “salvare” le ragazze che nel mondo vengono offese, umiliate, stuprate e uccise. Ci sono alcune, poi, che dicono: vedete? eccola la dimostrazione del fatto che le donne sono vittime di brutalità atroci perché l’uomo, in quanto uomo, è cattivo. Si dice questo senza che si analizzino le cause e le fonti culturali, chiunque sia a veicolarle, o senza che si ragioni sulla prevenzione, che si provi ad arrivare a conclusioni di buon senso.
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Una volta c’erano, e credo ci siano ancora, le donne della Gulabi Gang, le donne di una Pink Gang che armeggiavano con i bastoni e che divennero un simbolo contro la violenza sulle donne a partire dalle regioni del nord dell’India. In quei luoghi, così si diceva, le donne potevano essere maltrattate e stuprate senza che nessun@ ne pagasse le conseguenze. Quella mentalità e l’impunità coinvolgevano tutti, inclusi uomini delle forze dell’ordine che venivano così sollecitati a compiere il proprio dovere. Di loro e della loro arte di autodifesa si scrisse tanto e ancora esiste un sito che immagino sia frequentato molto da persone occidentali, incluse talune femministe, che con piglio neocoloniale cercano modi per dire quanta civiltà, invece, ci sia dalle nostre parti.
Da Femminismo a Sud:
Un articolo che Valeria ha tradotto per Fas. Tratto da un sito che parla di India e cose che succedono laggiù. Un articolo utilissimo a fare capire anche la china scivolosa, la deriva autoritaria, che ha preso l’antiviolenza (sulle donne) in Italia, a partire dall’autoimposto apartheid su spazi rosa, sos rosa, punti rosa, parcheggi rosa, mondi rosa, separati dal resto dell’umanità. Grazie a Valeria e buona lettura!
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La Segregazione non è eguaglianza, la segregazione non è sicurezza
(dal blog http://raisingourvoices.posterous.com/)
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