Antisessismo, Autodeterminazione, Comunicazione, Critica femminista, R-Esistenze

Padri tutti cattivi? Retorica che ci riporta alla madre in tempo fascista

Premiazione della miglior madre fedele alla patria

 

In questi giorni si è tanto parlato del padre che ha ucciso i figli per vendicarsi dell’ex moglie. La stampa ha deciso che lui è la vittima. Non si parla dei figli uccisi ma della cattiveria della ex che ha osato separarsi e tentare di andare avanti con la sua vita. A parte alcuni articoli critici ed equilibrati che hanno parlato della questione sono circolate le solite generalizzazioni che pongono i padri che desiderano continuare ad avere una relazione con i figli dopo la separazione tutti nello spazio dei violenti. La retorica è sempre la stessa: se chiedi di stare con tuo figlio sei un violento. Lo dicono alcune persone che criminalizzano in generale i padri e che considerano l’affido condiviso come una bestemmia che lede il diritto proprietario delle mamme santissime.

Continua a leggere “Padri tutti cattivi? Retorica che ci riporta alla madre in tempo fascista”

Affido condiviso, Antiautoritarismo

#ddlPillon – L’affidamento condiviso visto da Marino Maglietta: obiezioni e risposte alle obiezioni

Risento dopo alcuni anni Marino Maglietta, che ha un curioso e alterno rapporto con il diritto. Dopo il liceo sceglie giurisprudenza, ma si convince ben presto che non c’è molto rigore nel modo in cui vengono affrontate le questioni giuridiche; non vi incontra la ferrea logica giuridica che aveva ammirato (e/o creduto di trovare) negli antichi. Così abbandona quella facoltà e passa a Scienze matematiche, fisiche e naturali, dove compie l’intero percorso per restare poi all’Università, come docente di Fisica dello Stato Solido nella Facoltà di Ingegneria (da qui i bene informati lo definiscono “ingegnere”, per accreditarne l’incompetenza). Riprende poi, dopo anni, i libri di diritto, quando vicende personali ben risolte gli fanno incontrare il mondo abbastanza speciale del diritto di famiglia. Restando stupito per la sua organizzazione, basata su una serie di stereotipi, decide di tentare una riscrittura delle norme. Fonda Crescere Insieme e ci lavora per tutto il 1993 fondandosi sui principi generali e su un attento studio delle soluzioni più valide adottate negli altri paesi. Così, nel gennaio del 1994 la sua prima versione di affidamento condiviso (estremamente simile a ciò che propone attualmente) è in Parlamento. Il resto è storia recente, facile da seguire attraverso le cronache parlamentari. Anche adesso è presente, condividendo integralmente gli obiettivi in questa materia del Contratto di Governo, ma praticamente nulla delle modalità e dei contenuti adottati dal ddl 735. Avendo da sempre un vivo interesse per la dialettica interna ai rapporti familiari, nel momento in cui questi sono al centro di vivissime polemiche non potevo non incontrarlo.

Continua a leggere “#ddlPillon – L’affidamento condiviso visto da Marino Maglietta: obiezioni e risposte alle obiezioni”

Affido condiviso, Antiautoritarismo, Antisessismo, Critica femminista, R-Esistenze

Ddl Pillon: dove sta l’interesse per i minori?

In rete si discute molto del ddl Pillon sull’affido condiviso o, per meglio dire, dei vari cambiamenti proposti a modifica del diritto di famiglia. Mi piacerebbe parlarne nel merito e senza generalizzazioni. Soprattutto mi piacerebbe discutere ridefinendo, senza ricorrere all’emergenzialità, i tempi che precedono l’eventuale discussione e approvazione di un ddl. Spero che questa variazione sul tema possa invitare ad una discussione civilmente politica.

Faccio una sintesi dello stato dell’opera. Il ddl è stato presentato e dopo deve seguire un iter passando attraverso le varie commissioni chiamate a dare un parere. All’interno delle commissioni in genere si richiamano altri ddl sul tema che sono stati presentati nella precedente e in questa legislatura. Al momento il ddl pillon è fermo alla commissione giustizia. Dalla relazione introduttiva si capisce che nell’ultima seduta della commissione giustizia il ddl è stato presentato. Poi vengono presentati anche gli altri ddl per mirare ad una sintesi che li comprenda, includendo gli emendamenti che “aggiustano” il ddl prima che venga rilasciato dalla commissione. Si prevedono audizioni parlamentari (la lista dei soggetti da ascoltare mi dicono sia già chiusa) che si rivolgono a specifici contesti e gruppi che possono offrire un parere e tra questi ovviamente ci saranno i sostenitori e le sostenitrici del ddl e la sua controparte – voglio ben sperare – con i centri antiviolenza e varie associazioni contro. Per finire: l’iter, così come la democrazia impone, dura mesi o addirittura anni e quel tempo serve per i passaggi tra senato e camera in cui altri mille emendamenti possono essere presentati dalla maggioranza e dall’opposizione, per rallentare o velocizzare la discussione.

Continua a leggere “Ddl Pillon: dove sta l’interesse per i minori?”

Affetti Liberi, Affido condiviso, Antiautoritarismo, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie

Perché le madri dovrebbero comportarsi tutte allo stesso modo?

6a00d8345159f569e2014e8af39c2e970d-400wiLei scrive:

“cara eretica, sono mamma di una bambina di sette anni e sono separata da due. con il mio ex abbiamo raggiunto un compromesso, per la serenità della bambina, e teniamo la piccola metà settimana ciascuno. la bambina sta bene, è seguita, ha più figure adulte di riferimento, compresi i miei parenti e quelli del mio ex, e non è mai successo niente di spiacevole, almeno fino a pochi giorni fa.

Continua a leggere “Perché le madri dovrebbero comportarsi tutte allo stesso modo?”

Affido condiviso, La posta di Eretica, Personale/Politico

Come affrontare conflitti genitori/figli da separati?

Lei scrive:

Ciao, vorrei richiedere esperienze/contributi/consigli
da papà separati che hanno un rapporto coi figli, o ci sono stati periodi, non facili, pur non essendoci apparentemente conflitti con la ex e/o problematiche di mantenimento/condivisione.

Continua a leggere “Come affrontare conflitti genitori/figli da separati?”

Antiautoritarismo, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, Precarietà, R-Esistenze, Storie, Violenza

Su quelli che ti salvano e poi assumono il controllo della tua vita

0a97a9b9136bfcb779b30063c69b6b9d

La prima volta che lui prese con sé il bambino ero stranamente fiduciosa. Ci eravamo separati da poco e ancora le nostre vite in qualche modo conciliavano. Poi tutto divenne un po’ più difficile. Io dovetti tornare a vivere con i miei e c’era mio padre, soprattutto, che al mio ex aveva dato il soprannome di “mascalzone”. Ne parlava in questi termini anche davanti a mio figlio. Il mascalzone dice questo, fa quest’altro, ma chi crede di essere il mascalzone, e poi reclutava il bambino per la sua guerra al testosterone e il bimbo faceva si con la testa mentre il babbo terminava il suo sermone con un “è vero che vuoi più bene al nonno?”.

Continua a leggere “Su quelli che ti salvano e poi assumono il controllo della tua vita”

Affido condiviso, Comunicazione, Contributi Critici

#Pas o #AlienazioneParentale? Parliamo di dinamiche di gruppo!

Questo post è dedicato ad un tema molto controverso che stimola alte dosi di conflittualità. Due fronti, due barricate, analoghi toni che lasciano poco spazio alla discussione. Se solo tenti di parlarne in modo laico, non necessariamente perché sei d’accordo ma giusto per ascoltare senza demonizzare nessuno, finiscono per attribuirti varie categorie offensive sino ad arrivare alle prove di discredito a partire da informazioni basate su un alto livello di disonestà intellettuale. A me è successo di occuparmi di Pas (ora detta alienazione parentale), di volerne discutere con chi la propone, di ribadire i miei motivi di disaccordo, giacché non amo la patologizzazione dei comportamenti e non amo, ancora di più, certo autoritarismo che puoi trovare in proposte che parlano di reati e galere. Mi è successo anche di voler discutere con chi trova utile parlarne, senza pregiudizi, senza affermare che tutte le persone che discutono di questo siano né più e né meno che dei criminali, amici dei criminali, collusi con i criminali. Non temo di confrontarmi con chi non la pensa come me e non temo perciò di pubblicare opinioni che posso o non posso condividere. I temi si discutono e non si rimuovono con campagne di discredito nei confronti delle persone, campagne condite tra l’altro della peggiore inclinazione giustizialista. Piccolo riassunto delle puntate precedenti: se un genitore parla di alienazione parentale, secondo alcune, è perché necessariamente va considerato un violento che abusa di donne e bambini.

Se un genitore viene accusato di qualcosa, secondo alcune donne che si occupano di antiviolenza, dovrebbe finire in galera e perdere ogni diritto civile, incluso quello di poter vedere i figli, ancora prima dell’inizio di un processo e di una condanna. Secondo costoro basta la denuncia di una donna (o di un genitore?) per richiedere la carcerazione preventiva da estendere a carcerazione a vita con relativo marchio di infamia che resta anche in caso di assoluzione. Per terrorizzare tutt* coloro che vorrebbero parlare di questo tema in maniera laica portano ad esempio alcuni, credo siano due, casi in cui ad un genitore violento è stato permesso, durante la visita e perfino in presenza di operatori dei servizi sociali, di uccidere i figli. Il punto è che se parliamo di figli uccisi dai genitori bisognerebbe guardarli nella sua totalità. Lo scorso anno alcune donne uccisero i figli perché non sopportavano la separazione, come affermarono i media, o per depressione. Dunque che si fa? Urliamo che tutte le madri non hanno il diritto di vedere i figli, dopo una separazione, per via di casi di infanticidio?

Continua a leggere “#Pas o #AlienazioneParentale? Parliamo di dinamiche di gruppo!”

Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie, Violenza

Quando mia madre negò che suo fratello mi molestava

Venticinque anni fa sono scappata da casa e da allora non sono più tornata. Avevo litigato con mia madre. Aveva messo in dubbio la mia parola quando dissi che suo fratello mi aveva molestata. In quel momento lui viveva con noi. Era in difficoltà economiche e veniva fuori da una grossa crisi personale. Io gli volevo molto bene ma lui deve aver scambiato il mio affetto per disponibilità a fare altro. Avevo compiuto da poco 19 anni. Frequentavo l’università. Lui disse che non sarebbe stata né la prima e né l’ultima storia tra zio e nipote. Tentai di dirgli, in modo gentile, che io gli volevo bene solo come si vuol bene ad un parente. Per me era diventato anche una specie di fratello maggiore, giacché era dieci anni più giovane di mia madre e dieci anni più grande di me. Non ci fu verso di farglielo capire. Me lo ritrovavo dappertutto. Entrava nella mia stanza. Mi aspettava per vedermi comparire con l’asciugamani dopo una doccia. Non mi sentivo libera di fare niente. Se prima anche la mia nudità era naturale, nei limiti in cui può esserlo con uno zio che in qualche modo ti ha cresciuta, in costume da bagno, reggiseno e mutandine, pigiami o camicie da notte fresche e corte per l’estate, poi per me diventò impossibile girare per casa senza indossare almeno un paio di jeans e una maglietta. Avevo preso l’abitudine di chiudermi a chiave in stanza e provai a dire a mia madre che suo fratello mi stava mettendo in una brutta situazione.

Continua a leggere “Quando mia madre negò che suo fratello mi molestava”

Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, Storie

Sono figlia di una coppia separata e sto benissimo

154282

Stereotipi duri a morire. Lo dico da figlia di una coppia separata.

1] i figli devono restare con le madri perché sono le uniche a poter salvaguardare il loro benessere. 

Non sempre è così. Io, per esempio, non volevo proprio stare con mia madre che urlava dalla mattina alla sera e sfogava le sue frustrazioni su di me.

2] le nuove compagne dei padri sono delle matrigne brutte e cattive.

Continua a leggere “Sono figlia di una coppia separata e sto benissimo”

Affido condiviso, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie, Violenza

La ex moglie del mio compagno è una manipolatrice, ma nessuno mi crede!

Sono Lisa. 39 anni. Quando mi sono separata, nonostante la mia giovane età, avevo già tre figli. Il mio ex marito è stato ed è un grande stronzo. Non ha mai fatto nulla per i figli e mi ha reso la vita impossibile in ogni grande o piccola occasione. Poi ho conosciuto Marco. Anche lui separato, prossimo al divorzio, ma con una situazione totalmente opposta. Una ex moglie che gli rende la vita impossibile, che mi ha coinvolto più di una volta in situazioni da dimenticare, che insulta e strepita senza ragione, pretende soldi senza avere in mente un limite dettato dal buon senso e dopo aver usato i bambini per ergersi a vittima e convincerli che il loro padre è un mostro e anche riuscita a farlo accusare di maltrattamenti.

Continua a leggere “La ex moglie del mio compagno è una manipolatrice, ma nessuno mi crede!”

Affido condiviso, Precarietà, R-Esistenze, Welfare

Le nuove compagne sono le ammortizzatrici sociali per i padri separati

Non è necessario che sia presa in considerazione la mia dichiarazione dei redditi, dice una “nuova compagna” di un padre separato. E si riferisce al mio pezzo pubblicato su Il Fatto Quotidiano che parla di reddito di un padre separato sommato al reddito della nuova compagna per ricalcolare, a volte, l’assegno di mantenimento per i figli.

Le nuove compagne sono il welfare dei padri separati, mi dice un’altra e accusa un sistema che non tiene assolutamente in considerazione le difficoltà che riguardano persone il cui stato economico è assolutamente precario.

Continua a leggere “Le nuove compagne sono le ammortizzatrici sociali per i padri separati”

Affido condiviso, Antiautoritarismo, Comunicazione, Femministese

Giulia Bongiorno, Michelle Hunziker e padri separati sotto attacco

20150520_hunziker_bongiorno_818632

Ogni volta che in rete si discute di padri separati riparte il frame complottista comprensivo di insulti gettati lì a caso, generalizzazioni, demonizzazioni, e via di questo passo. L’occasione è arrivata ora perché si sta parlando di Pas in relazione all’intervista rilasciata da Michelle Hunziker (ne parlo anche su Il Garantista) a proposito di una proposta di legge che lei e Giulia Bongiorno, entrambe fondatrici di Doppia Difesa, stanno promuovendo per sostenere un punto: se i bambini subiscono un atteggiamento ostile, denigratorio nei confronti del genitore che non ha l’affido prevalente, se si impediscono gli incontri e l’esercizio del diritto al rapporto genitore/figlio allora nella proposta di legge, per chi è responsabile di tutto ciò, si ipotizza l’assegnazione di una pena detentiva.

Continua a leggere “Giulia Bongiorno, Michelle Hunziker e padri separati sotto attacco”

Affido condiviso, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie

Del puerile bisogno di consenso sociale della ex di mio marito

19141d76f21b99553cb0337bce0002df

Lui e lei non andavano d’accordo. Si sono lasciati. Poi l’ho incontrato io e mi sono beccata un sacco di insulti. Dalla famiglia di lei che non era stata sufficientemente informata di quello che era successo. Dalla ex perché a prescindere dal fatto che lei volesse stare con lui o meno doveva darmi della troia, zoccola, e pure chiattona.

Non so se lui mi abbia scelto per il mio carattere o il mio aspetto, ma il fatto che una donna provi a rivalersi su quella che vede come rivale insultandola sul piano estetico, raccontando che lei è più bella di me, più magra, più tante cose, mi dimostra solo quanto questa povera donna debba sentirsi insicura. Che motivo avrebbe di sminuirmi agli occhi del mondo, a divorzio avvenuto per di più, se lei davvero è convinta che io sia peggio di lei?

Continua a leggere “Del puerile bisogno di consenso sociale della ex di mio marito”

Affido condiviso, La posta di Eretica, Personale/Politico, Storie

Sono separato: perché non posso rifarmi una vita?

Mi chiamo Giorgio e ho 44 anni. Sono separato e padre di due figli. Io e la mia ex moglie ci siamo separati perché per dieci anni non abbiamo fatto che litigare. Tranne brevi momenti di pace, che coincidevano con il tempo in cui abbiamo avuto i bambini, poi è sempre stato un inferno. L’avrei lasciata prima ma volevo stare accanto ai figli e sapevo che se mi fossi allontanato lei non mi avrebbe reso la vita facile.

Le ho lasciato la casa, di cui pago il mutuo. Non era giusto togliere ai bambini il posto in cui sono cresciuti. Lei tutto sommato è una buona madre e ho cercato di raggiungere un accordo buono per entrambi. Quando lei lavora vado io a prendere i bambini a scuola. Li accompagno a casa, resto con loro fino a quando lei non viene e poi vado a dormire nel mio monolocale di periferia, praticamente uno sgabuzzino che è poi l’unica cosa che posso permettermi.

Continua a leggere “Sono separato: perché non posso rifarmi una vita?”

Affetti Liberi, Antiautoritarismo, La posta di Eretica, Personale/Politico, Precarietà, R-Esistenze, Storie, Violenza

Mio figlio, al di là del muro. A costruirlo: ex marito e suocera!

Io piccola, incerta, già sposata. Artista per indole e per aspirazioni. Il matrimonio rappresentò un punto d’arrivo e di partenza. C’ero io con le mie piccole o grandi difficoltà, poi c’era lui che aveva un’ingombrante famiglia appresso. Casa della sua famiglia. Suocera invadente e un po’ gelosa, intenta a screditarmi e dipingermi come una buona a nulla incapace di un parto perfetto. Disse che sarei diventata cicciona e che mio figlio sarebbe venuto veramente male.

Continua a leggere “Mio figlio, al di là del muro. A costruirlo: ex marito e suocera!”