Antisessismo, Comunicazione, R-Esistenze, Vedere

Creature cyborg, questione di genere,cultura dello stupro

Ogni volta che scelgo di guardare un film, una serie, in cui si parla di robot spero che non replichino cliché che vogliono le creature cyborg piegate al volere degli umani. Spero che non ci sia qualcuno che le crea per farne l’uso che legalmente gli uomini non possono più agire sulle donne. Spero che non appaiano idioti che vogliono usarle pensando che non ci sia bisogno di chiederne il consenso. Spero che non servano per riprodurre la cultura dello stupro che vuole una donna disponibile sempre e comunque. Spero che l’umanizzazione dell’androide non avvenga solo perché si scopre che l’androide può generare un figlio.

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Contributi Critici, Critica femminista, R-Esistenze, Ricerche&Analisi

Dell’ambientalismo e della feticizzazione culturale del Figlio: si può parlare di ambientalismo intersezionale?

Di Greta Thunberg abbiamo parlato su questo blog per raccontare del cyberbullismo che ha subito e che subisce ancora da parte di molte persone, tantissimi adulti che prima l’hanno ignorata, poi l’hanno derisa, oggi la combattono (poi vincerà?). Le battutine sessiste e abiliste si sono ora trasformate in ricerche su “chi sta dietro di lei”, come sempre a partire dai mondi di fusariana memoria. Il “chi ti paga” è l’elemento che mette in moto solitamente una tenace macchina del fango (accompagnata da insulti scritti da persone che osano definirsi “giornalisti”) e nel frattempo questa ragazza continua a dire quello che pensa e a farlo in modo talmente quieto da lasciare sorpresi quegli adulti scomposti e isterici che farebbero qualunque cosa pur di ottenere almeno un briciolo della popolarità che Greta ha ottenuto in poco tempo.

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Antiautoritarismo, Attivismo, Autodeterminazione, Comunicazione, R-Esistenze, Sessualità

Inspiration // Il corpo come strumento sonoro post-genere

Un progetto postporno. Se ne parla in questo articolo. Grazie ad Antonio per la traduzione. Buona lettura e buon approfondimento!

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Il corpo come strumento sonoro post-genere è un workshop proposto da Quimera Rosa che sperimenta con il corpo e il rumore. I partecipanti vengono guidati nella creazione di semplici amplificatori dei rumori del corpo che generano suono con il contatto del corpo. Durante il workshop, i partecipanti creeranno anche delle protesi da utilizzare come amplificatori attaccate al corpo.

http://vimeo.com/85441560

I dispositivi sonori utilizzati, sono basati su tecnologie a basso costo, open e gratuite, modificabili, hackerabili con infinite possibilità di copiare, riciclare, mixare. Alla fine del corso, ci sarà una “jam di rumori e corpi” aperta al pubblico, un modo per giocare con la linea che separa pubblico e privato, contatto corporeo, corpo collettivo e interazione sonora negli spazi aperti.

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Attivismo, Contributi Critici, Critica femminista, Culture, R-Esistenze

La Macchina Mestruante di Sputniko! – artista cyberfemminista giapponese

1_menstruation_machinedi Jinny Dalloway (dal suo blog GenderToxic)

Nel lontano 1985, in quel testo rivoluzionario che è stato A Cyborg Manifesto, Donna Haraway immaginava un mondo cyborg in cui

le persone non hanno paura del loro stretto legame di parentela con animali e macchine, non hanno paura di identità permanentemente parziali e punti di vista contraddittori.

Nel 2014, però, predominano ancora i discorsi di certo ecofemminismo antitecnologico ed essenzialista: quei luoghi comuni che concepiscono “La Donna” come Natura, Terra, fertilità, materno, divinità cosmica, sorgente di vita e simili new-agismi che in rete si accompagnano di solito a foto di fiori e tramonti. Il fascino “empowering” che questi discorsi comprensibilmente esercitano su molte donne nasconde in realtà una pericolosa deriva conservatrice, la tendenza a naturalizzare il genere e ricadere nel determinismo biologico (con il corollario che genere = donna).

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