Appunti per la mia autobiografia.
Dopo aver scritto tutto o quasi di me non mi resta che capire cosa voglio adesso. Il mio presente è fatto di malattia, la depressione, assenza di reddito e di lavoro, non ho una casa ma solo una stanza nella casa del mio quasi ex.
Salute reddito è casa sono diritti umani inalienabili, impossibile stare senza. Dovrebbero essere garantiti a tutti e tutte. Ma sappiamo che non è così. Per la mia salute devo portare avanti la terapia psicologica e farmacologica, e tutte sono vincolate al posto in cui sto adesso, Firenze. Quindi spostarmi, se non per pochissimo, non è possibile. Non posso ricominciare da capo altrove.
Per il reddito sto avviando le pratiche con l’Inps per il riconoscimento dell’invalidità. Non so se mi daranno il 100% ma se anche fosse molto meno spero sia la quota che mi consenta di rientrare nelle liste delle categorie protette. Se supero una certa quota potrei perfino valutare l’idea di una nuova formazione all’università perché pare che così non si debbano pagare le tasse universitarie. In ogni caso nella mia situazione attuale non posso prendere lavoro ad orari precisi perché i farmaci non mi consentono di capire quando mi addormenterò né quando sarò sveglia al mattino e date queste difficoltà le mie ore sicure di veglia sono nel mezzo.
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