Di Brigitte Vasallo (che salutiamo e ringraziamo tanto!) abbiamo già pubblicato, grazie alle traduzioni di Eva, “#OccupyLove – per una rivoluzione degli affetti“. Questo nuovo testo si riferisce alla maternità. Il titolo originale è Disoccupare la maternità. Buona lettura!
>>>^^^<<<
LIBERARE LA MATERNITA’
Abbiamo lottato per smontare la costruzione secondo la quale non fare figl* ci faceva diventare non-donne. Adesso ci tocca anche dinamitare il concetto per cui il fatto di tenerli ci fa diventare una cosa astratta, de-politicizzata, de-sessualizzata e de-socializzata che è LA MADRE.
“Per posizionarci al di là della frontiera identitaria e diventare mostri sesso-dissidenti che si situino discorsivamente al di fuori del genere, cioè, al di là dell’etero-norma, c’è bisogno di fare un passo avanti. Bisogna appropriarsi del linguaggio ed enunciare le nostre dis-conformità. Non basta ribellarsi affinché non ci dicano (se diverse) che siamo donne cattive, c’è bisogno ed è urgente rinunciare al fatto stesso di essere donna”.
Francisca Barrientos A. ‘La mujer como piedra de toque: una mirada frente al fracaso del feminismo’
Femminista, lesbica novella, poli-multi-amorosa e dissidente per definizione, si fa sempre un silenzio intorno a me quando qualcuno nota che quel marmocchietto che scorrazza tra le mie gambe è mio figlio. “Ah, quindi… sei madre?”. Se questa è la domanda, la risposta è no. Io non sono madre. Sono la madre soltanto di mio figlio e la mia maternità è definita dal rapporto che io e lui abbiamo. Soltanto da quello. Sono la sua mamma. Niente più. E niente meno.
Intorno alla maternità abbiamo fatto molti ragionamenti, ma non siamo riusciti a liberarla. Abbiamo lottato per smontare la costruzione secondo la quale non fare figl* ci rendeva non-donne, donne menomate. Adesso ci tocca anche dinamitare il concetto per cui avendoli diventiamo quella cosa astratta, de-politicizzata, de-sessualizzata e de-socializzata che è La Madre.
Continua a leggere “Liberare la maternità – di Brigitte Vasallo”