Personale/Politico, Salute Mentale

Ricovero

Dopodomani mi ricoverano in psichiatria perché ho bisogno di aiuto per rimettermi in sesto. Un abbraccio e a presto

Eretica Antonella

Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, Culture, R-Esistenze, Recensioni

Aborto, battito feto e Alien

La proposta della destra dice che se vuoi abortire prima devi vedere la foto dell’embrione e devi sentire il suo battito. Ora non so se prima delle tre settimane utili per abortire si possa udire alcunché ma tra questa proposta e l’altra scassa ovaie sui cimiteri per embrioni con obbligo di dare il nome a ciò che hai deciso di abortire è chiaro che ci sia una totale coerenza: far sentire le donne in colpa, criminali, prive di empatia mentre tu urli Viva Ripley e la ricordi con orgoglio mentre si tuffa sul fuoco per non cedere ai nazisti l’alieno inoculato tramite stupro.

Alien è una metafora perfetta per quel che vogliono dai corpi delle donne. Schiavitu’ riproduttiva e paternalismo d’accatto.

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Personale/Politico, R-Esistenze

Depressolandia: la bellezza di uno shampoo

Infine sono riuscita a farlo, con l’assistenza del mio compagno che mi ha permesso di non perdere l’equilibrio. Ieri avevo osato cibarmi di qualcosa che mi piace ma ho vomitato. Una cosa per volta, un passo alla volta. Domani forse mi raggiungerà un po’ di sole alla finestra della mia stanza.

Non so se si tratta di temi per un blog ma è lo svolgimento del mio tentativo di risollevarmi e sono un po’ contenta perché profumo di buono

Un abbraccio

Eretica Antonella

Pensieri Liberi, Personale/Politico, Salute Mentale

Depressolandia, storie e desideri

Piani di recupero. Più contatto con la pelle. Sposto il culo dal divano alla mia stanza per scrivere. Con l’aiuto del mio compagno proverò a mettere il naso fuori dalla porta. Forse per prendere il sole su uno scalino o riuscire a raggiungere il giardino a un paio di centinaia di metri di distanza. Lavare i capelli, quello mi viene difficile, perché se mi piego in avanti sulla doccia temo di scivolare e non saprei come risollevarmi. Mi farò aiutare? Tento di misurare i farmaci per capire quale sia il dosaggio giusto, incontrerò la psichiatra e proverò a ragionare di terapia di coppia con il mio compagno per capire dove stiamo andando e cosa è accaduto nel frattempo.

Nel frattempo sono stati archiviati vari lutti, persone che mancano. di cui non posso parlare, per non indispettire il resto della mia famiglia e perché non mi sento in diritto di farlo. Come se mi fosse negato accesso al dolore perché ho rifiutato la cura per loro negli ultimi tempi. Ciò che mi ha liberata mi ha anche imprigionata. Le famiglie sanno essere crudeli e disfunzionali ma da lì partiamo e lì torniamo. Sola al mondo, con un compagno come unica fonte di affetto. Via lui non so come farei. Il timore di perderlo, il terrore di passar sopra ai miei desideri per tenermelo.

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La transfobia esiste: oh femministe radicali, qualcosa da dire in proposito?

Una donna trans picchiata a Milano, manganellata per pregiudizio transofobo. Si sono inventate calunnie per parare il culo di chi ha usato il manganello ma più che dalle fonti dalle quali non mi aspetto altro che omertà vorrei sapere dalle donne che giudicano le donne trans “non donne per nascita” (vedi lesbiche conservatrici e femministe radicali terf) cosa ne pensano in proposito. Se hanno qualcosa da dire mentre alimentano transfobia escludendo le donne trans dalle assemblee femministe e veicolando contenuti di colleghe d’oltreoceano che raccontano favole come quella sulle trans che alle assemblee femministe si infiltrerebbero per legittimare maschilismo o per stuprare addirittura le donne nei bagni.

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Anestetizzarsi: come si diventa dipendenti

Penso molto a ciò che mi distrae dal non pensare, ovvero da quello che mi fa paura affrontare, anche se non dovrei provarne per quello che ho narrato e vissuto. Eppure la ricerca di metodi per anestetizzarsi è una parte quasi cosciente della vita di molte persone. C’è chi beve (io per fortuna almeno quello no), c’è chi fuma (nicotina a tratti un decennio sì e uno no e adesso il tabacco impera), c’è chi mangia e si abbuffa (poi vomita, come faccio io e chi soffre di disturbi dell’alimentazione). C’è chi eccede nell’uso di droghe (quelle illegali e quelle legali, tipo i farmaci calmanti che mi vengono prescritti). C’è chi si anestetizza guardando la tv per ore e ore, guardando sui social le vite altrui che scorrono mentre la tua resta salda sul divano. C’è chi affoga le paure nei videogiochi, o con un milione di altri metodi che ti danno l’illusione di muoverti mentre sei ferma.

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Nulla di nuovo sul fronte di depressolandia

Malinconia, voglia di piangere, farmaci o non farmaci la depressione resta. Abbiamo cambiato dosaggi, aggiunte e roba sostituita ma nulla migliora o per lo meno tiro avanti. Ancora non riesco ad uscire e mi capita di cadere per terra, d’un tratto, come se l’equilibrio non esistesse. Scivolo in bagno, in cucina, strapiombo su una scatola, sul materasso, quando va bene, come se non riuscissi più a coordinare i movimenti e le gambe non rispondessero ai miei ordini.

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Come in Usa le vittime di stupro vengono trasformate in criminali

Dimenticate law & order e tutte le cavolate a proposito della giustizia americana. Su Netflix una inchiesta dimostra come la polizia scoraggia le denunce di stupro o le usa per arrestare le donne stuprate accusandole di falsa accusa. Una delle donne di cui parla il documentario a seguito delle “indagini” della polizia si è suicidata, alcune si sono appellate e hanno ottenuto l’assoluzione. I loro volti e i loro nomi, però, nel frattempo, sono stati diffusi da comunicati della polizia facendo diventare le vittime un bersaglio, tutelando i nomi dei carnefici, mettendo in scena interrogatori da tortura contro donne che confidando in una idea romanzata di giustizia si sono trovati di fronte a uomini, poliziotti, che hanno mentito per strappare rinunce, per indurre quelle donne a voler mettere fine a tutto.

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Gojira, il Kaijū della cultura giapponese post-atomica

Sicuramente saprete di Godzilla, come lo ha ribattezzato l’occidente, in una vera e propria appropriazione culturale. Godzilla e altri “mostri” combattuti alla maniera americana da Pacific Rim. Delle sue origini, che hanno creato un filone fantascientifico del tutto originale, potete trovare fonti autorevoli sul web. Quello che mi preme sottolineare è il fatto che il Giappone è stato sotto occupazione e censura americana per un po’ di anni dopo la guerra. La rabbia del popolo giapponese contro le bombe nucleari non potè essere espressa se non alla fine dell’occupazione con una creazione che nulla c’entra con il concentrato di umanità paternalista alla King Kong. Gojira era sì il frutto di mutazioni post atomiche ma anche espressione della rabbia cieca contro il mondo. Non si ergeva a paladino di cause umane e come la bomba atomica mieteva vittime le cui ferite sarebbero rimaste visibili fino alla morte.

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Viaggi nel tempo: come renderli memorabili

Uno dei classici della fantascienza, per via di H.G.Wells, è il viaggio nel tempo. Al di là del fatto che oggi la fisica quantistica considera il tempo come lo spazio e dunque immagina perfino l’esistenza di mondi e tempi paralleli, in letteratura fantastica il viaggio ha assunto forme di ogni tipo. C’è chi ha usato l’espediente per rintracciare il vero amore due secoli prima (Outlander), chi ha semplicemente riconosciuto nei viaggiatori agenti segreti e servizi dell’ordine con armi un po’ più evolute della media, chi ha pensato di andare indietro ad uccidere il bimbo hitler o il bimbo mussolini o cose così, infine c’è la corrente più geniale, recente, che immagina di riportare nel presente i simboli nostalgici del passato.

Immaginate i leghisti di fronte a quelli che dicono essere loro avi, vichinghi reali, e pensate a come potrebbero essere rinchiusi in gabbie, considerati immigrati clandestini a cui certe professioni e fedi sono proibite. E’ quello che hanno fatto i creatori di Beforeigners:

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Disaster Movies: la morte della fantascienza

Ebbene sì. Mentre tento di gestire i miei malesseri studio e ho fatto una lunga ricerca su una branca nata dalla fantascienza ma che poi si è tradotta in un papocchio catartico per chi vuole star bene quando vede che il mondo va a rotoli.

Si comincia con la serie di film in cui gli alieni devastano la terra, e fin qui possiamo anche lasciar correre i patriottici slogan americani che sono sempre i numeri uno nella vittoria del nemico. Se il film è di produzione russa l’eroe è russo se cinese è cinese e così via.

La cosa curiosa è che fin dagli anni ’50 hollywood si è messa in moto per tentare di rifare il trucco agli USA sterminatori tramite l’uso della bomba atomica, perciò hanno inventato un plot in cui la bomba serve ovviamente a salvare tutta l’umanità.

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Non siete femministe: come i catto-fasci antisemiti

Cibo, vomito, sigarette, malessere, lettura, scrittura. Non so se è bene leggere qualcosa che a pelle potrebbe farti ribrezzo ma ci sono riuscita, fino in fondo, perché è bene conoscere il tuo nemico e perché un libro fuori da ciò che consideri “utile” potrebbe regalarti una visione più chiara di alcune cose.

Per esempio: leggere un libro catto-fascista che giustifica l’operato di catto-antisemiti della seconda guerra mondiale, ti fa capire che chi scrive non sa di fornire prove a chi vuole sapere come gli sia venuto in mente, ai catto-fasci, di stare in silenzio e supportare il nazifascismo. Sapevano tutto, lo sapevano, degli ebrei, dei forni, dei gas, eppure temevano di più i “bolscevichi” e identificavano – come da steretipo antisemita – l’ebreo per scorgere il bolscevico, dicevano che gli scritti fasulli, inventati da zar russi antisemiti, sui presunti savi di sion, erano veri e pensavano che tanto poi avrebbero potuto dirigere fascismo e nazismo come volevano, come fossero marionette. L’importante era che la chiesa cattolica non venisse toccata e fruisse di tutti i privilegi possibili. Comprati per trenta denari, direbbe cristo, mentre tanti suoi simili sono finiti sulla croce per colpa vostra. Vostra, di voi catto-fasci.

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Mussolini il brutto, codardo, misogino, fascista

Virile? Puach! La mascolinità del duce si riassume in poche parole: ha fatto un figlio e ha messo in manicomio madre e pure benitino. Era violento, fanatico, sessista e razzista, come tutti i fascisti. Era brutto, orrendo, nella posa, nell’espressione di un viso stantìo, nell’ergersi a paladino di un’Italia che ha depredato, depauperato, per le sue necessità di vanagloria, per nascondere l’assassinio con gas di gente dell’africa che non intendeva farsi colonizzare, per immaginarsi a capo di un impero fondato sul niente. Ha fatto ammazzare Matteotti, che forse i fasci di oggi dimenticano di citare perché gli è più comodo virgolettare parole di chi ha sdoganato il fascismo legittimandolo a partecipare ad una democrazia che i fascisti hanno corrotto e distrutto prima e dopo la guerra. Ha nascosto le tangenti prese per dare l’esclusiva su scavi petroliferi ad un’azienda americana, ha usato le camicie nere per massacrare sindacalisti e contadini, usando il pugno e il randello per conto di feudatari, agrari e ricchi. Non ha fatto cose buone, neppure una. Le pensioni erano state decise a fine ‘800, le bonifiche mai fatte, terreni ai contadini mai dati, medaglie a femmine usate come vacche da riproduzione tante. Ha usato la schiavitù riproduttiva sulle donne per far generare soldati che ha mandato a morire nelle campagne africane e in russia, ha elevato criminali, assassini a repubblichini di cui i fasci d’oggi parlano come di eroi. Ha massacrato partigiani, ebrei, donne, persone non tesserate al suo indecoroso e fetentissimo partito. Ha tentato la fuga, alla fine, senza assumersi la responsabilità per i suoi crimini di guerra per nulla inferiori a quelli di Hitler. Ha fatto silenziare giornalisti, persone dissidenti, libertarie e dire oggi che il fascismo possa essere roba passata è stupido oltreché in malafede. Dopo aver fatto stragi accanto a mafiosi e criminali di servizi segreti deviati, in nome della guerra al comunismo, si è dato una ripassata di imbellettamento, ha formato gruppi di nazi picchiatori in tutta Europa, con altri gruppi stile radical liberali che sputando sulla Costituzione antifascista hanno il coraggio di presentarsi alle elezioni. E se pensate che il fascismo sia solo maschio vi sbagliate. C’erano e ci sono donne fanatiche e fasciste tanto quanto.

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Documentari true crime: sulla pelle delle vittime!

Seguirli è appassionante, le ricostruzioni appaiono convincenti, mentre li guardo però sento che qualcosa mi procura disagio e dapprincipio non capisco cosa, a parte il fatto che pare siano seguitissimi da donne, poi mi concentro e riesco a focalizzare un punto: i più appassionanti sviscerano i crimini che coinvolgono donne, stuprate, uccise, accusate ingiustamente o condannate per ossessioni maniacali, aver ucciso figli da sacrificare in nome di un credo da setta, aver ucciso un uomo che le brutalizzava, aver ucciso qualcuno chiedendo perdono alla famiglia delle vittime.

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Gregaria, decorativa, sollazzatrice di uomini in politica

Questa è la storia di una donna che amava molto quello che faceva, aveva degli ideali e voleva perseguirli e fare qualcosa di buono per progettare il futuro collettivo. Spinta da questi ideali si unì ad un gruppo politico che sembrava avere tutti i presupposti per favorirne la realizzazione. Un gruppo che si definiva di sinistra, con l’ausilio di ex cattodemocristiani poi diventati molto altro e persi nella dimensione dei cambiamenti di simboli e bandiere. La sinistra non era un terreno meno misogino della destra e quando si impose di inserire nelle liste nomi di donne queste erano favorite solo se economicamente indipendenti, ricche, o se mogli di funzionari di partito. Le altre diventavano gregarie, alle quali veniva assegnato il compito di curare una sezione donne che generalmente significava cura, dedizione familiare, maternità.

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