Se madre e padre e sorella mi hanno targata come pecora nera, disertrice dei ruoli di cura e sfuggita all’abbraccio morboso e mortale del rapporto che univa tutti attorno alla tirannia del male di mia sorella, a mio fratello è toccata la parte del tutore della madre addolorata, martire e agnello sacrificale, mi ha colpevolizzato e trattato da infante pur essendo più piccolo di me, mi ha fatta sentire inetta e inadeguata. Mi ha comunicato dopo un mese del decesso di mia sorella solo per chiedere documenti e non mi ha chiarito per tempo di che situazione debitoria lei soffriva e ora pesa solo su di me, non so per quale ragione, né su di lui né su mia madre, ugualmente potenziali eredi. Ho tempo dieci anni per rinunciare all’eredità e lo sto facendo ma i debiti incombono e hanno già deciso che prima devo pagare e poi se ne riparla. Non sono inezie ma migliaia di euro che non ho.
Non solo devo dominare il panico da raccomandata, come se mi crollasse il mondo addosso ma devo sorbirmi anche i rimproveri paternalistici del patriarca sostituto che è diventato mio fratello. Una famiglia che ho scansato salvo decessi formali che hanno causato ulteriori rigurgiti di merda. Per la morte di mio padre la divisione dell’eredità mi è costata un tot di rimproveri e abbiamo comunicato solo tramite avvocato. Ora la storia si ripete e mi ritrovo con mio fratello che non mi crede quando gli dico che la cancelleria non ha fissato il giorno per l’atto di rinuncia richiesto dall’avvocato. Tutta colpa mia. Come sempre. La famiglia ti forgia, ti cancella, ti lascia marcire e ti massacra. Non una sola parola di incoraggiamento, non sanno nulla di come sto e d’altronde non gliene è mai fregato un cazzo. Fingevo, capricci, mai sofferenza, paura e dolore. Mentre il clan si riservava il diritto di togliermi il respiro io dovevo solo soccombere e così che sono diventata orfana, per scelta ed esilio, espropriazione della mia vita e per disinteresse, per egoismo e per ipocrisia.
Se la mia depressione si è cronicizzata lo devo anche a loro. Se non riesco a ricominciare lo devo anche a loro. Per mio fratello essere adulti significa saper affrontare i problemi. Il resto è bugia, nulla di valore. Mai un riconoscimento nei miei confronti. La fallita di famiglia non è riuscita ad avere un lavoro stabile, a fare la brava madre e donna di casa, non ha tenuto fede alle imposizioni di genere e non ha fatto quel che veniva richiesto: esistere senza rompere il cazzo a nessuno. Eppure da anni non rompo proprio. Non esisto. Si ricordano di me solo per mortificarmi e ricordarmi che qualunque cosa faccio non è mai abbastanza. Ora che mia madre è con mio fratello io sono la latitante che non fa la brava figlia. Dopo che mi hanno messo contro mi@ figli@ non sono neppure una brava madre. E va bene. Ho fallito in tutto e non ho fatto un cazzo nella vita. E sono qui a marcire, nel mio puzzo di docce non fatte e di shampoo non celebrati. I capelli attaccati al cranio per sporcizia e il fiato che sa di farmaci stantii. I pensieri sempre neri e i rancori mai sopiti. Quando penso di aver elaborato ritornano, non passano. I traumi di una famiglia disfunzionale non passano mai.
Alla faccia di quelli che celebrano la meraviglia della famiglia “naturale” eterosessuale, con un padre violento, una madre complice, una sorella che mi ha offeso e non ha riconosciuto le violenze del mio ex pur dicendosi femminista e un fratello che ha assunto che ogni mia iniziativa fosse tesa a disturbare la quiete materna. Per non disturbarla non avrei dovuto lamentarmi per le botte, per il maschilismo, per il sessismo, non avrei dovuto divorziare, cercare un lavoro altrove, tentare di esistere oltre gli obblighi. Per non disturbarla avrei dovuto solo darle il cambio per pulire il piscio e la merda di mia sorella, sebbene in privato dicessse di non poterne più. Ma nessuna è più ipocrita e bugiarda di mia madre. Nessuna è più ambigua e più contorta di lei. Ciascuno sopravvive come può. Lei lo ha fatto così. Io sono in terapia da anni per depressione maggiore e bulimia. Al primo tentativo di suicidio mio fratello disse che volevo attirare l’attenzione. Mi@ figli@ mi ha definita brutta obesa che giammai avrebbe dovuto parlare della SUA famiglia. Espulsa, poi richiamata all’ordine solo in caso di necessità. Del fatto di non avere una famiglia me ne sono fatta una ragione, anche di aver perso i contatti con figli@ e parenti vari. La vita va così a volte. Poi tornano le punizioni, i debiti non miei, in una situazione di indigenza, ricordando il momento in cui mia madre molti anni fa mi sbattè il telefono in faccia perché dell’eredità di mio padre chiedevo solo un anticipo per pagare i miei debiti.
Sempre amorevoli, apparentemente presenti, responsabili e moralmente inattaccabili. Tutta colpa mia. Mi tocca dare il numero di mio fratello all’avvocato per fargli dire da un maschio che non mento e che i tempi sono quelli che ho detto. Mi tocca dover affrontare quel che pensano non sappia affrontare. Se non ci fosse il mio compagno creperei da sola. Nessuno ci aiuta. E’ solo anche lui. Della mia scrittura, delle mie azioni in tutta la vita, chissenefrega. Non hanno valore. Io non valgo niente. Poi non ditemi che pensare ai ponti come luogo da cui ergersi in volo sia un pensiero sbagliato. Persa, sola, ora arrabbiata, non so fare le mie cose, devo avere a che fare con una famiglia che non mi ama da tutta la vita. Finché dura. Era meglio essere orfana dall’inizio, invece che scoprire la menzogna con delusioni e disillusione successive. Ci si sente traditi. Ci si sente più soli. E vaffanculo.
Eretica Antonella
Donazione una tantum
Donazione mensile
Donazione annuale
Scegli un importo
O inserisci un importo personalizzato
Abbatto I Muri vive di lavoro volontario e tutto quello che vedete qui è gratis. Aggiornare e gestire questo spazio è un lavoro che costa tempo e fatica. Se mai vi passasse per la mente di esprimere la vostra gratitudine basta un obolo per un caffè (alla nocciola). :*
‘Abbatto i muri’ is a blog and an online platform run by a volunteer called Eretica. It aims to raise awareness of Intersectional feminism. It also tries to support the LGBT community in Italy and victims of domestic violence and many other issues which occur in Italy.
Grazie davvero a chi vorrà contribuire alla causa!
Apprezziamo il tuo contributo.
Apprezziamo il tuo contributo.
Fai una donazioneDona mensilmenteDona annualmente