Personale/Politico, R-Esistenze

Capitomboli e ginocchia senza forza

Uno dei pugni di mio padre, da bambina, ha spaccato qualcosa in un mio orecchio e questo mi causò una sorta di labirintite. Perciò cadevo dalle scale, inciampavo sui miei stessi piedi, per camminare in linea retta seguivo le righe dei pavimenti. Diversamente potevo sembrare un po’ ubriaca, l’andatura saltellante e senza meta, giusta per una bimba timida come me che non voleva farsi notare. E invece.

Col tempo la cosa non è migliorata. Sbandare è la mia specialità, perciò ho lividi lungo le parti del corpo all’altezza di spigoli e maniglie. Quando ho le mani occupate, e anche se non le avessi non cambierebbe nulla, scivolo davanti, di fianco, dietro. Non è difficile scivolare ma lo è rialzarmi. Non riesco ad avere forza sulle braccia e sulle ginocchia, non posso fare presa a meno di non trovarmi già in un luogo con cuscini e rialzi. Se cado sul letto posso ancorarmi al cuscino. Nella mia stanzetta sono caduta spesso mentre tentavo di scendere o salire sul materasso a terra da separata in casa.

Oggi sono caduta in cucina, avevo il telefono in una mano e l’acqua nell’altra. ho tentato di pararmi gli occhiali, riflesso condizionato, per evitare che si rompessero. Sono caduta di schiena, mi sono rigirata con sforzo e ho lucidato il pavimento trascinandomi fino alla stanzetta dove c’è il futon che poteva farmi da appoggio. Per attraversare due metri, tra gomiti e piedi, come un soldato in trincea, ho impiegato mezzora, restando senza fiato. Poi mi sono adagiata con la mano sulla meta. Poggiato i piedi sullo stipite della porta per spingermi sopra e infine mi sono girata e sono riuscita a gattonare. Per sollevare un ginocchio devo fare forza sull’altro e non ce la faccio. Perciò devo puntare le mani, solo quelle, dando slancio per riuscire a recuperare posa eretta. L’importante è che io riesca ancora a risollevarmi da sola.

Di quella parte di me che faceva ginnastica e si muoveva ovunque è rimasto poco. Per adesso, sono riuscita a rialzarmi e non ho sbattuto nulla di vitale.

Buona serata

Eretica Antonella

ps: non so perché ma la mia disavventura mi ha ricordato la metamorfosi di kafka

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