
C’era da aspettarselo. Qualcuno celebra la vittoria di una donna di estrema destra in quanto donna e la mette sullo stesso piano di una Nilde Iotti e di Tina Anselmi, entrambe reduci da una resistenza antifascista combattuta nella seconda guerra mondiale. Donne che contribuirono a scrivere la nostra Costituzione non possono essere messe sullo stesso piano di quelle che vogliono riscriverla con programmi che richiamano in modo chiaro ad una linea politica che l’estrema destra non ha mai abbandonato. Più natalità, quindi schiavitù riproduttiva delle donne, blocco dell’immigrazione, che prelude a decreti sicurezza di vario tipo, più potere alle prefetture di mussoliniana memoria, educazione di giovani al nazionalismo e a ritrovare l’orgoglio patriottico e nazionalista (si dovrà cantare l’inno di Mameli nelle scuole e torneranno le divise nere o dei giovani balilla?). Severità promessa per chi lede il “decoro” e già immagino multe e sanzioni a omosessuali e lesbiche che si baciano o si tengono per mano per strada. Si traccia la rotta per una difesa delle donne in senso patriarcale e paternalista, ovviamente dall’immigrato visto come aggressore senza toccare la questione di genere.
Ma al di là di tutto quello che la storia ci insegna e che possiamo facilmente immaginare per aver già avuto esempi pratici di governi di destra al governo quel che vorrei dire alle presunte femministe che praticano il donnismo, quelle che se non ce l’hai di nascita non sei femmina, con tanta transfobia di concerto alla solidarietà con donne perché donne, è che dovranno mettere in discussione le ridicole cavolate espresse negli ultimi anni radicalizzando una divisione tra donne “vere” e tutte le altre, senza tenere conto del femminismo intersezionale e del transfemminismo. Se non teniamo conto della questione di genere, razza, classe, identità politica, ogni donna che va al governo sembrerebbe rappresentare un successo anche se si tratta di chi si fa portatrice di stereotipi sessisti, visioni patriarcali e autoritarie. Come la mettiamo se tenteranno ancora di più di indebolire la legge 194? Cosa direte quando si parlerà di premi alle madri prolifiche respingendo ogni altra ambizione delle donne che non vorranno seguire la trama nazionalista? Cosa farete quando ad essere denunciate per leso decoro saranno le lesbiche, gli omosessuali, le sex workers, quelle che per la destra dovrebbero tornare nelle case chiuse? Cosa direte quando si imporrà qualche sorta di aggravante allo stupro commesso dallo straniero, per il suo pene straniero e per l’affronto alla purezza della razza, normalizzando lo stupro commesso dagli uomini italici?
La donna al governo non è un successo delle donne, non è lì per le donne, non porta con sé istanze delle donne ma eventualmente restituisce alle donne l’obbligo di interpretare un ruolo casalingo e familiare, in una famiglia eterosessuale, pur se la moderna estrema destra accetta le femmine alla guida di partiti. Care femministe e donniste, oggi non abbiamo nulla da festeggiare, semmai abbiamo l’obbligo di studiare la storia per captare lucidamente ogni revisionismo che ci verrà imposto, per comprendere subito gli intenti svelati o celati di chi rappresenta quella parte d’Italia che ancora celebra il fantomatico ritorno di un uomo o una donna forti, di chi usa il saluto romano nelle riunioni private e fa proselitismo tra concerti di estrema destra, palestre per allenare i muscoli di giovani destrorsi, tifoserie calcistiche che da tempo usano le curve degli stadi per comunicare che l’estrema destra è più viva che mai.
Non abbiamo fatto i conti con quel che il fascismo ci ha fatto in passato, non abbiamo potuto chiudere il capitolo delle stragi nere quando i fascisti venivano assoldati da servizi segreti americani contro il pericolo comunista, non abbiamo neppure la certezza di poter dire sicuri i diritti civili faticosamente conquistati. Cosa faremo dunque per resistere e restare umane? Faremo finta di niente, di quel che accade ai migranti, mentre ci accontenteremo di un assegno in più per sfornare un figlio italico? Penseremo solo al nostro individuale interesse chiudendo occhi e turandoci il naso mentre diritti umani verranno calpestati?
Le cose non avvengono mai in modo eclatante, una legittimazione elettorale l’ha avuta anche Mussolini, eletto dal PO:PO:LO e poi diventato quel che sappiamo. Temo per le sofferenze inflitte a chi dovrà subire senza poter fare nulla per difendersi. Mi preoccupano le speculazioni della destra sulla violenza sulle donne, mi preoccupa il fatto che vorrebbero darci lezioni di civiltà, mi preoccupa di non essere in grado di poter fare nulla per chi soffrirà. Spero di poter conservare la lucidità per poter scrivere di quel che avviene, per opporre senso critico a lavaggi del cervello e revisionismi, spero potrò avere la forza per svelare meccanismi liberticidi dove si immagina nessuno possa intuirli.
Non passeranno.
Non in mio nome.
E io sono una donna e so che essere vagina munite non è indicativo di nulla. Se sei di estrema destra, xenofoba, sessista, omofoba, non sei mia sorella.
Buona lotta di resistenza a tutt*!
Il copione era già scritto.