Lei scrive:
Salve, sono la figlia di una donna anoressica e bulimica. Vorrei tentare di spiegarvi cosa ha significato per me sopravvivere alla sua malattia. Sono stata causa dei chili che ha preso quando mi ha partorita e crescendo mentre lei tentava di tenere sotto controllo sé stessa teneva sotto controllo anche la mia alimentazione. Fintanto che sono rimasta longilinea, con un peso che le aggradava e le rinviava il riflesso di quel che lei avrebbe voluto essere non ho avuto problemi. Quando ho cominciato a mangiare autonomamente e mia nonna mi porgeva una merendina, lasciandomi davanti al televisore acceso ad abbuffarmi, mentre mia madre era lavorare, ho iniziato a prendere peso e ho visto negli occhi di mia madre tutto il suo disprezzo.
Dapprincipio non capivo e pensavo che lei non mi volesse bene, leggevo nei suoi occhi la delusione e talvolta l’ho accontentata accompagnandola nelle sue folli maratone per scalare qualche caloria percorrendo chilometri assieme a lei. L’adolescenza invece come tutti sanno è un momento di ribellione e per me quella ribellione è diventata poter ingrassare fottendomene di quello che pensava mia madre e convincendo me stessa che lei non mi amasse e pensando di poter fare a meno del suo amore. La sua vicinanza per me era devastante perché mi ricordava le mie debolezze e dai suoi occhi notavo la repulsione nei miei confronti o almeno così pensavo.
Crescendo le mie forme divennero voluminose ma proporzionate e per merito suo non sono mai riuscita a vedermi bella sebbene lei dicesse che io lo fossi. In qualche modo corrispondevo ad un’immagine estetica che per lei andava bene ma io non mi sentivo amata per me stessa e d’altronde lei non si amava e non credo riuscisse ad amare nessun altro. Ho cercato di starle lontano il più possibile perché quando mi avvicinavo a lei mi sentivo difettosa e aumentava la mia disistima. Vedevo in me quel che lei vedeva per se stessa. Non mi piacevo e pensavo di non avere controllo ma non ho mai fatto diete terribili e ho rifiutato l’esercizio fisico come reazione all’imposizione materna.
Non credo lei si rendesse conto di quello che mi stava facendo e d’altro canto non spettava a me risolvere i suoi problemi e di certo non meritavo di sentirmi male per colpa sua. Anzi non è una colpa ma era sua responsabilità accertarsi del fatto di poter essere un bravo genitore prima di mettermi al mondo. Non credo che lei si sia mai messa in discussione per questa ragione salvo forse nel momento in cui ha ritenuto di chiedere aiuto per il suo problema. Noi eravamo già lontane e quindi non mi ha mai coinvolta né per chiedermi scusa o per dirmi di partecipare al suo percorso in modo da rassicurarmi del fatto che non ero io il problema ma lei. Una persona adulta probabilmente avrebbe capito ma io ero solo una bambina che voleva essere amata e non capivo perché mia madre mi guardasse con disagio e riprovazione.
Mi ha trasmesso molte cose negative e ho tentato di salvarmi nell’unico modo che conoscevo ovvero allontanandomi da lei. Non so se tutte le persone che abbiano una malattia mentale creano problemi del genere ai loro figli ma per me è stato così e vorrei che ci rifletteste su quantomeno per tenere il conto delle vittime. Non è solo la persona affetta da questi disturbi ad esserlo ma anche le persone attorno a lei e soprattutto io, senza difese né risorse per poter elaborare una strategia di sopravvivenza a prescindere da lei. Grazie per avermi ascoltato.
Donazione una tantum
Donazione mensile
Donazione annuale
Scegli un importo
O inserisci un importo personalizzato
Abbatto I Muri vive di lavoro volontario e tutto quello che vedete qui è gratis. Aggiornare e gestire questo spazio è un lavoro che costa tempo e fatica. Se mai vi passasse per la mente di esprimere la vostra gratitudine basta un obolo per un caffè (alla nocciola). :*
‘Abbatto i muri’ is a blog and an online platform run by a volunteer called Eretica. It aims to raise awareness of Intersectional feminism. It also tries to support the LGBT community in Italy and victims of domestic violence and many other issues which occur in Italy.
Grazie davvero a chi vorrà contribuire alla causa!
Apprezziamo il tuo contributo.
Apprezziamo il tuo contributo.
Fai una donazioneDona mensilmenteDona annualmente