Mi è stato chiesto di parlarne e vi dico quello che so sulla materia. Non sono una professionista ma vi spiego quel che so sul mondo editoriale. Su quello che si intende per correzione bozze e per l’editing, sull’impaginazione, la grafica e la copertina.
Se hai scritto il tuo bel libro, dopo aver fatto le correzioni che ti suggerisce il tuo programma di videoscrittura, hai alcune possibili opzioni. La prima: componi due cartelle con una sinossi e descrivi in alcune pagine la trama del libro e perché dovrebbe interessare quella tale casa editrice, se conosci un indirizzo mail cui postare e se la casa editrice è aperta ad accettare manoscritti. Non spedire il manoscritto per posta tradizionale perché cestineranno tutto. Il cartaceo non funziona. Invia e attendi. Se dopo sei mesi non ti rispondono significa che non gli piace e devi considerarlo un no. Ci sono case editrici che ti chiedono dei soldi per editing o analisi del testo. Non è detto che lo apprezzeranno ma ad un determinato costo ti diranno cosa c’è di giusto o sbagliato nel testo che hai scritto. Mi raccomando di analizzare sempre i cataloghi delle case editrici e di capire se il tuo testo è compatibile con le loro pubblicazioni.
L’altra opzione, che normalmente è più ovvia per chi ha già un nome noto, è di rivolgersi ad una agenzia letteraria che fornisce anche un servizio di editing o altro e se gli piace il tuo progetto lo proporranno a varie case editrici con le quali sono in contatto per la pubblicazione. Le agenzie più rinomate propongono il testo tradotto anche a case editrici straniere per cui può capitare che un autore sia sconosciuto in Italia ma conosciutissimo in altre nazioni. Ma quelle agenzie letterarie sono irraggiungibili, ci si passa attraverso raccomandata, se così si vuol dire, di uno scrittore famoso che ti prende sotto la sua ala e ti propone. Lo stesso a volte avviene con la casa editrice e attenzione alle piccole case editrici perché per alcune, secondo voci di chi è stata pubblicata, donna, giovane, mediamente carina, conta molto l’aspetto perché alcuni piccoli editori non sono felici se non ti portano a letto. Ma dato che tutto il mondo è paese diciamo che in ogni caso se la tua è una grande opera insisti.
La terza e utima opzione è autopubblicarti. Si dice che sia meno prestigioso, in questo mondo editoriale che funziona ancora in termini baronali e nepotisti, ma in realtà non lo è. All’estero molti grandi autori hanno iniziato con l’autopubblicazione e solo dopo sono stati pubblicati da grosse case editrici. In Italia se ti autopubblichi sei squalificata al rango dell’autodafè e dunque giudicheranno quello che scrivi senza neppure leggerlo. Però c’è tanto da imparare. Innanzitutto impari come si corregge una bozza e come si fa un editing. L’editing antepone o pospone interi capitoli o periodi, può richiedere la riscrittura di buona parte del libro, perché editare non è correggere ma rendere armonioso, scorrevole, credibile, la storia e dunque tutto il libro. E’ un’arte che si occupa di arte. Impaginare dipende dai vari programmi che usi, dal semplice word, in cui sceglierai un formato che sia compatibile con una misura con da lenzuolo, ad altri come indesign o photoshop. Ci sono programmi che aiutano in tutto il processo perché puoi inserire il libro in singole schede, dei personaggi, degli ambienti, includendo trama, così puoi avere un quadro di insieme. Sono costosi ma se hai una bacheca in casa e usi dei post it puoi fare la stessa cosa con un po’ più di pazienza.
La copertina dovrebbe attirare chi vuole comprare il libro, quindi scegli l’immagine che più sia affine a ciò che hai raccontato e componi con una scrittura chiara e semplice che racconti chi sei, una sintesi del libro, il titolo e chi scrive. Se scegli l’autopubblicazione questi passaggi saranno facilitati e personalmente ho scelto amazon perché ti assegna un numero isbn che nessuno può imitare, dunque ti inserisce nell’albo delle pubblicazioni come farebbe una grande casa editrice e poi ti fornisce il modo di trasformare il tuo libro in formato ebook che è quello che va per la maggiore. Se sei munito di microfono e un buon software audio, che io non ho, amazon in società con una azienda che promuove grandi scrittori, ti permettono anche di pubblicare un audiolibro fatto da te. Il vantaggio poi è che con Amazon il libro non va mai fuori stampa. Puoi farlo stampare dopo anni senza problemi. Cosa che non avviene con una casa editrice che se non vendi un tot di copie dichiara il tuo libro fuori catalogo pur possedendone i diritti e dunque non puoi ristamparlo.
Se avete altre domande o se sapete altro che può interessare una comunità di scrittori e scrittrici che vogliono scrivere di mestiere fateci sapere.
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Eretica
Antonella
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