Ho scritto una nuova storia intitolata padri per forza, tentando di esplorare un tabù che riguarda gli uomini a proposito del fatto che la mentalità corrente continua a spingerli verso la procreazione con la promessa di un’eredità o di una continuazione della tradizione familiare. Ho immaginato che alcuni uomini non volessero avere figli e che qualcuno li costringesse a metterli al mondo sovradeterminando la loro scelta sminuendo la loro necessità di esplorare la vita e la sessualità non a scopo riproduttivo. Si parla sempre di questo in relazione alle donne ma non ci accorgiamo che sempre più uomini sono scettici riguardo all’idea di avere figli, per un motivo o per un altro, e che talvolta vengono stigmatizzati come se si trattasse di una importante rinuncia ricordando loro che devono agire un dovere sulla spinta patriarcale.
Mi è capitato di incrociare storie in cui è lei che vuole avere un figlio e avendo l’ultima parola sulla questione, come è giusto che sia, giacché si tratta del suo corpo, non tiene conto del fatto che lui potrebbe non essere d’accordo. Non mi riferisco a bieche intenzioni da parte di certi maschilisti che indugiano sull’idea di non pagare gli alimenti. Parlo proprio di uomini che non pensano sia opportuno fare figli, metterli al mondo, in un pianeta sovrappopolato, dall’ecologia instabile, con tutti gli effetti che potrebbero conseguirne. Parlo di uomini che si interrogano sulla propria sessualità e rifiutano l’idea che il loro sesso sia spinto unicamente dall’istinto primordiale di mettere al mondo un erede utilizzando la prima donna di passaggio per completare il proprio progetto. Di questi uomini si parla poco perché per l’appunto si tratta di un grave tabù che li riguarda assieme al giudizio che li accompagna come se fossero poco maschi e dunque meno virili rispetto a quelli che vantano un figlio per ogni colpo lanciato in direzione di una vagina. Sono uomini che tentano di trovare una strada un po’ diversa e che eventualmente sanno di doversi assumere la responsabilità di un figlio tanto quanto la madre, perciò consapevoli di questo non è così facile per loro ripensare modelli di vita senza avere punti di riferimento attuali.
L’uomo che non vuole procreare è oggetto di scherno, non viene giudicato al pari di maschi virili di una destra che continua a utilizzare la riproduzione per dimostrare il valore degli uomini. Se non si riproducono pare che non valgano poi cosi tanto e il fatto che esplorino una sessualità non finalizzata alla riproduzione li pone sullo stesso piano delle donne che non vogliono avere figli o addirittura in un piano inferiore perché vengono giudicati quali traditori della causa e dell’ordine patriarcale in genere. Ho immaginato perciò una storia che esplora questi temi ponendomi degli interrogativi e creando personaggi femminili che non mi corrispondono ma che ugualmente esprimono quello che ho letto oppure ho sentito da parte di alcune donne a questo proposito. Quando il libro sarà disponibile per l’acquisto vi farò sapere. Per adesso è in revisione su Amazon. Un abbraccio a tutti e grazie
Eretica Antonella
Update: Eccolo, Padri per forza per ora in formato ebook e presto in cartaceo. Disponibile qui https://www.amazon.it/dp/B0B1X7KD27
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