Sto leggendo il libro di Silvia Federici, Calibano e La Strega e quel che ne traggo è la certezza che le analisi femministe fin qui discusse siano giuste. La famiglia eterosessuale non è solo il prodotto patriarcale ma anche capitalista in cui l’uomo deve svolgere il lavoro produttivo e la donna quello riproduttivo. Senza il lavoro riproduttivo e di cura il capitalismo e il patriarcato non avrebbero potuto trovare nuovi soldati o nuovi operai per campagne coloniali, di espansione e per l’esercizio del commercio che tende sempre alla privatizzazione. Le società in cui la discendenza viene considerata matrilineare, ovvero dove non è utile sapere chi sia il padre e i figli diventano di tutte le persone presenti in quelle comunità sono rare. Si tratta di società rurali dove l’imposizione della famiglia eterosessuale non è necessaria alla sopravvivenza di quelle comunità.
Una di queste comunità si trova in una zona sperduta della Cina e c’erano anche nella zona amazzonica fintanto che la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, promettendo maggiore benessere non hanno defraudato tutti dei terreni, hanno favorito la colonizzazione, e contemporaneamente hanno avviato una campagna contro l’autonomia delle donne che se non addette alla riproduzione e alla cura non possono soddisfare i criteri di ricambio generazionale utili allo sfruttamento capitalista. Ad una campagna del genere succede sempre una denuncia per un nuovo piano di nascite, si denuncia grave denatalità ed ecco le donne rimesse al lavoro che non viene mai considerato se non in funzione delle necessità patriarcali e capitaliste.
La famiglia eterosessuale è dunque necessaria a quell’ordine economico di sfruttamento della manodopera che deve essere perennemente rinnovata con nuovi figli da mandare al macero. Se vi sono tante opposizioni in regresso sull’aborto è dovuto anche a questo. Se c’è una critica feroce contro le donne trans il fatto è dovuto alla riduzione in schiavitù delle donne che biologicamente devono concorrere tramite la riproduzione alla creazione di nuovi strumenti per accelerare le dinamiche di mercato.
A nessuno importa dell’indipendenza delle donne che continuano a perdere opportunità di lavoro ed autonomia. A nessuno importa delle donne dopo il 50esimo anno di età perché non possono più fare figli. Le donne servono solo ad una cosa, fare figli e curarli per poi affidarli al mondo del lavoro e dello sfruttamento. Ecco perché le donne devono dipendere economicamente dagli uomini, ecco perché ad ogni crisi economica corrisponde una aggressione misogina che ci riporta in casa a svolgere lavori domestici.
La chiesa collabora ampiamente a questa necessità, esattamente come ha supportato i primi approcci capitalisti di espansione e defraudazione del lavoro agricolo, nell’epoca della caccia alle streghe. Non si trattava di pregiudizi belli e buoni ma di un piano ben congegnato per intimidire le donne e riportarle alla condizione di schiavitù riproduttiva e sessuale e di cura. Se ci sono tante opposizioni all’indipendenza delle donne, al fatto che vivano sole lontano dalla famiglia, si deve a questo. Non siamo utili e dunque a nessuno frega un bel niente di noi. Non ci saranno servizi che tutelino la nostra indipendenza, non con il debito bancario che l’Italia ha da sempre e che restituisce con un debito procapite ad ogni nascituro.
La famiglia eterosessuale è un trucco, tutto ciò che ne deriva non è altro che violenza, con l’uomo addestrato a tenere buone le donnea affinché svolgano i ruoli assegnati. Degli uomini che disertano e delle donne che resistono a questo ordine delle cose si occupa la repressione costante delle idee e delle azioni. Abbiamo avuto un ventennio tra gli anni settanta ai ’90 in cui le donne hanno avuto la possibilità di acquisire autonomia. Poi tutto è tornato indietro. la mia generazione e le successive sono vittime di questo contorto piano per riaddomesticarci e renderci servili nei confronti del piano patriarcale e capitalista. Non potremo mai sperimentare forme di autonomia con l’aiuto delle istituzioni. Non potremo mai veramente avere attenzione su quel che riguarda la violenza di genere in famiglia perché tutto quel che viene richiesto è che i maschi facciano del loro meglio per mutilare le nostre aspirazioni e se non lo fanno vengono ricompensati con una precarietà che colpisce anche loro.
Questo è quanto ho capito da una lettura interessante che consiglio a tutti e tutte.
buona giornata
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