Culture, R-Esistenze

Una scultura pre-ispanica di una donna sostituirà la controversa statua di Colombo a Città del Messico

La scultura pre-ispanica raffigurante una figura femminile che è stata dissotterrata in Messico ed è conosciuta come “La Giovane Donna di Amajac” (Foto: Istituto Nazionale di Antropologia del Messico).

Articolo in lingua originale QUI. Traduzione di Giulia del Gruppo di lavoro Abbatto I Muri.

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Di Tessa Solomon, 13 Ottobre 2021

La statua di Cristoforo Colombo che una volta si trovata al centro di Paseo de la Reforma, la via principale di Città del Messico, sarà sostituita da una replica di una scultura pre-ispanica rappresentante una donna indigena. La notizia è stata rilasciata dalle autorità cittadine all’inizio di questa settimana. La scultura in pietra è stata dissotterrata lo scorso gennaio nella regione di Huasteca, lungo il Golfo del Messico, ed è stata soprannominata “Giovane Donna dell’Amajac”, dal nome del villaggio dove era sepolta. La vera identità della figura rappresentata, però, rimane un mistero. Al momento della scoperta, l’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia aveva affermato che la figura potesse rappresentare una dea locale della fertilità.

Si prevede che la replica sarà tre volte più grande della scultura originale, che è alta poco meno di due metri ed è conservata nel Museo di Antropologia di Città del Messico. La sua estetica pre-ispanica è in contrasto con il tipico stile neoclassico dei monumenti di Paseo de la Reforma. La scultura è in pietra grezza e raffigura un volto con una bocca aperta e occhi sgranati, che probabilmente una volta erano di pietra colorata.

La replica verrà posizionata sopra la base ornata che precedentemente ospitava la statua di Colombo, risalente al diciannovesimo secolo e rimossa lo scorso anno, apparentemente per un restauro pianificato poco prima del 12 ottobre (data in cui gli Stati Uniti commemorano l’anniversario dell’arrivo di Cristoforo Colombo nelle Americhe, nota in Messico come Dia de la Raza, o Giorno della Razza). La statua era bersaglio frequente di graffiti e proteste a Città del Messico, per la responsabilità del navigatore Italiano nel genocidio e soppressione culturale delle popolazioni indigene messicane.

Durante un evento a settembre in occasione della giornata internazionale della donna indigena, la sindaca di Città del Messico Claudia Sheinbaum aveva annunciato il piano per la sostituzione della statua di Colombo con una nuova opera in onore di donne influenti nella storia messicana. “Lo dobbiamo a loro. Noi esistiamo grazie a loro”, ha detto. “È la storia del nostro paese e della nostra patria”. La statua di Colombo sarà riposizionata in un quartiere di lusso fuori dal centro della città.

L’artista Pedro Reyes era stato incaricato per creare la nuova opera, che avrebbe dovuto rappresentare una donna olmeca, membro di una delle civiltà più antiche del Mesoamerica. Tuttavia, la sua idea iniziale di scultura, ovvero una testa di donna eretta da un piedistallo, era stata derisa dalla stampa e sulle piattaforme social. I critici avevano anche messo in discussione l’affidamento dell’incarico ad un artista maschio, non indigeno, per la creazione di un’opera in onore delle donne native. Sheinbaum aveva così deciso di annullare l’incarico, chiedendo ad un comitato composto istituzioni culturali, funzionari di governo e storici della città di proporre un’alternativa che rendesse fedelmente omaggio alla storia messicana antecedente all’arrivo degli spagnoli.

Su Twitter, Sheinbaum ha descritto il progetto come “la decolonizzazione del Paseo de la Reforma”.

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