R-Esistenze, Ricerche&Analisi

Le donne si eccitano per le immagini erotiche tanto quanto gli uomini

Articolo in lingua originale QUI. Traduzione di Luca del gruppo di lavoro Abbatto i muri.

La credenza secondo la quale gli uomini sarebbero più inclini ad eccitarsi visivamente delle donne potrebbe essere un abbaglio, secondo uno studio che suggerisce che il cervello risponda alle immagini sessuali allo stesso modo, indipendentemente dal sesso biologico.

L’idea che, a livello sessuale, gli uomini siano creature più “visive” che le donne è spesso stata usata per spiegare perché gli uomini sembrino essere più entusiasti della pornografia.

Ma questo studio mette in dubbio tale convinzione.

“Con il nostro articolo contestiamo questa idea”, ha detto Hamid Noori, coautore della ricerca al Max Planck Institute for Biological Cybernetics in Germania. “Almeno al livello dell’attività neuronale… il cervello di uomini e donne risponde al porno nella stessa maniera.”

Scrivendo nel PNAS (link:https://www.pnas.org/content/early/2019/07/09/1904975116), Noori e i suoi colleghi riportano come siano giunti alle loro conclusioni analizzando i risultati di 61 pubblicazioni che riguardano adulti di diversi sessi biologici e di diverso orientamento sessuale. Ai soggetti, sdraiati in una macchina per la scansione del cervello, sono stati mostrate sia immagini di persone alle prese con attività quotidiane sia immagini erotiche. Noori ha detto che tutti i partecipanti hanno valutato le immagini sessuali come eccitanti prima di essere scansionati.

Studi precedenti, basati sull’autosegnalazione, avevano suggerito che l’eccitazione degli uomini sia più visiva di quella delle donne, ed era stata avanzata l’ipotesi che queste differenze potessero essere ricondotte al modo in cui il cervello processa gli stimoli – ma altri studi hanno dato altri risultati.

Ora, guardando all’intero corpo della ricerca, Noori e i suoi colleghi dicono di aver trovato pochi segnali che possano lasciar pensare a differenze funzionali. Per entrambi i sessi biologici, è stato osservato un cambiamento nell’attività nelle stesse regioni del cervello, compresi amigdala, insula e corpo striato, quando venivano mostrate le immagini sessuali.
Molte di queste regioni sono associate anche con la processazione di informazioni emotive e parte di ciò è altresì connesso con il circuito dell’elaborazione della ricompensa”, ha detto Noori.

In ogni caso, l’attività era più diffusa nel caso di foto esplicite che di video, ed erano riscontrabili alcune piccole differenze nelle regioni attivate legate all’orientamento sessuale.

Il gruppo di ricerca ha inoltre analizzato più di 30 pubblicazioni per capire se ci fossero differenze tra i sessi biologici nel volume di materia grigia nell’insula e nella corteccia cingolata anteriore – uno studio precedente aveva suggerito che ciò potrebbe essere legato ai livelli di eccitamento sessuale. Comunque, la vasta maggioranza degli studi considerati non ha trovato alcuna differenza nel volume di materia grigia in tali regioni. I pochi studi che l’hanno trovata suggeriscono che le donne abbiano un volume maggiore di materia grigia in queste regioni rispetto agli uomini.

Gli autori dicono che le differenze nel modo in cui i cervelli di uomini e donne rispondono alle immagini erotiche potrebbero essere state ingigantite, tali ricerche avrebbero potuto soffrire la scelta di campioni troppo piccoli o diversi atteggiamenti rispetto al materiale tra i partecipanti.
Ma la questione rimane aperta. L’ultimo studio non è stato in grado di capire se l’entità dei cambiamenti di attività cerebrale fosse la stessa per entrambi i sessi biologici.

Inoltre, ci potrebbero essere altre ragioni, magari sociali, per le quale un sesso tenda più a cercare la pornografia, o a dire di averlo fatto. “La sessualità femminile è fortemente stigmatizzata”, ha detto Noori, così suggerendo che potrebbe essere che le donne apprezzino la pornografia e siano visive tanto quanto gli uomini.
“Forse la ragione principale è che per la donna ci sono effettti inibitori secondari che le impediscono di esprimere quello che prova veramente”, ha detto. “Almeno in questo momento, il nostro studio indica che uomini e donne non sono così divers*.”

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