Sapete cos’è un Daspo Urbano? E’ un provvedimento voluto da Minniti e poi rafforzato da Salvini che ne ha ampliato gli ambiti di applicazione e lo ha incluso nel primo decreto su sicurezza e immigrazione. Può essere applicato anche dalla polizia municipale che lungi dal voler solidarizzare e aiutare persone che hanno bisogno di aiuto, se ne serve per aumentare le conseguenze per chi trasgredisce alle norme sul decoro. Così possono multare la persona beccata a trasgredire e cacciarla via dall’area minacciando ulteriori sanzioni. Questo significa che i comuni possono porre riparo alla mancanza di soldi multando gente che non potrà mai pagare. Basta capire chi sono i soggetti che si beccano il daspo urbano. Senzatetto, migranti, gente che rovista nell’immondizia (a proposito ora che hanno messo le chiavette serve uno scassinatore provetto per poter mangiare i resti), persone che si comportano male in piena “movida”, chi beve fuori dai locali, chi piscia in un angolo di strada. Comportamenti misti tra aree di bisogno e fatti con i quali abbiamo convissuto per secoli senza nessuna conseguenza letale.
Ma il decoro prima di tutto, perché altrimenti le proprietà dei dintorni non salgono di valore, la gentrificazione non può avere luogo e dunque ecco la spesa pubblica che si concentra sull’acquisto di telecamere di sorveglianza per beccare niente meno che un venditore di ombrelli abusivo. Per ogni tipo di ambulante che tenta di procurarsi un pasto senza rubare ci si inventa un possibile nucleo mafioso. Immaginate la mafia della vendita del cocco bello sulle spiagge di Mondello. Da sganasciarsi dalle risate, giacché lì sanno cos’è la mafia e sanno distinguere tra criminalità e strategie di sopravvivenza. Il nord razzista ha deciso da tempo di fare guerra a quelli che chiamava “vu cumprà” in nome di una lotta contro la criminalità organizzata. Nel frattempo ha dimenticato di dedicare attenzione ai criminali veri, i palazzinari, i tangentisti, i collusi con le istituzioni, quelli che si arricchivano sulla pelle della povera gente. Sulla nostra pelle. E nel frattempo ci sottraevano diritti, reddito, lavoro, la possibilità di percepire la pensione quando siamo ancora in vita.
Ma lungi da me sollevare un problema di differenza di classe, giammai. Quel che vale la pena dire è che ci hanno imposto di percepire come pericoli madornali il venditore abusivo di ombrelli o di cocco bello sulle spiagge. Quelli si che sono pericolosissimi, no? Su questo tipo di guerra contro i poteri forti è impegnato il ministro della sicurezza e tutta la sua polizia armata di taser per rendere più credibile la percezione del pericolo. Forse a Palermo la questione l’abbiamo vissuta in modo diverso ma noi avevamo a che fare con la mafia che sparava e gettava bombe, non senza l’aiuto di criminali che arrivavano dal nord a farsi addestrare per meglio gestire i conti pubblici. Non era lo stigghiolaro all’angolo della strada o il ventitore di pane ‘ccà meusa e pane e panelle con baracchini improvvisati che ci creavano problemi di “sicurezza. Non era il venditore di cocco o di ombrelli a rubarci risorse, a poter mettere le mani su appalti miliardari. Non abbiamo mai avuto una percezione del pericolo per via dell’ubriaco che a fine serata pisciava in un angolo di strada e non ci hanno mai disturbato i venditori di rose o di fazzolettini e accendini o i lavavetri. Non abbiamo mai visto orde di poliziotti all’inseguimento dell’ambulante senegalese e per quel che riguarda i senzatetto avevamo gruppi di persone che se ne occupavano degnamente. Perché è così che si fa tra esseri umani.
Poi sono arrivati i cattivisti che si sentivano minacciati dai poveri, una quantità infinita di cittadini armati di videocamere per filmare la trasgressione ed ecco messa a punto la macchina che ha prodotto paranoia e paura. Altro che sicurezza. Vi ho già parlato delle ordinanze antibivacco, per cacciare via i senzatetto che privi di rifugio finiscono per essere massacrati di botte e bruciati vivi. Le ordinanze toccano altre categorie di poveri, perché la povertà è considerato un nemico. Bisogna nasconderla, mentre c’è gente che si arricchisce sulla nostra pelle e crea divisioni sociali affinché non ci si possa neppure incontrare per protestare sulle piazze. A proposito: i Daspo urbani sono usati anche come deterrente anti assembramento contro manifestanti che rivendicano diritti contro gli sgomberi della gente povera, contro la persecuzione dei migranti, contro la sottrazione del diritto al lavoro e ad un reddito sicuro e alla casa.
Vi faccio una lista sommaria (potete cercare voi stessi su google) delle grandi operazioni di polizia fatte in questo tempo di negazione della realtà e di stigmatizzazione della povertà.
Cinquemila euro di multa ad un tizio che vendeva ghiaccioli. Pericolosissimo, vero?
Trecento euro di multa, a testa, per quattro senzatetto. Siamo a Venezia.
Sgombero di decine di nomadi per questioni di degrado urbano. A Capriano del Colle. Questa fa il paio con lo sgombero della povera gente di Primavalle.
Centinaia di euro per chi vende bibite, ancora per una questione di decoro. Roma.
Ordinanza contro i senzatetto. A Messina. Chi la viola ovviamente piglia multa e Daspo.
Finanziamenti di apposite squadre di polizia per migliorare l’aspetto di zone cittadine. Il che vuol dire che sono spazzini di quella che viene considerata immondizia umana che non si sa dove finirà.
Ancora Daspo Urbano per senzatetto considerate di per se pericolosi. L’Aquila.
Daspo Urbano contro persone che “accentuano il disagio e il senso di insicurezza della cittadinanza.” – questa è la dicitura usata per descrivere le persone che chiedono l’elemosina. E’ commovente il fatto che proteggano la gente benestante dal senso di disagio che possono trarre dalla presenza di poveri nei dintorni. No?
Ancora a Venezia si dà la caccia a quelli che vengono definiti “turisti cafoni”, vale a dire che non hanno soldi per mangiare al ristorante e quindi mangiano un panino e bevono qualcosa all’aperto. Se non hanno i soldi non li vogliamo, sembrano intendere gli amministratori. Così eccoli multati e cacciati via con numerosi Daspo Urbani.
Daspo urbano per venditore abusivo. C’è stato addirittura un inseguimento. Chissà se hanno usato perfino gli elicotteri per prendere questo incallito criminale.
Se cercate su google troverete assegnazioni di multe a centinaia di migliaia di euro contro senzatetto, gente che si stava facendo una canna di marija, persone con la birra in mano, gente seduta sui parchi. Pensa quanti Daspo potrebbero fare se si spostassero sui parchi londinesi d’estate. Tutto ciò avviene segnando una linea precisa che determina la pericolosità del venditore di ghiaccioli e nega la pericolosità di criminali veri che restano impuniti e certamente non hanno problemi a stare per strada perché possono permettersi case di lusso e tutto quel che serve.
Stanno usando ogni metodo per scacciare la povertà all’angolo e per perseguitare migranti che tentano di sopravvivere senza fare male a nessuno. A decidere che i senzatetto siano sanzionabili sono le amministrazioni e sono quelli che hanno firmato il decreto sicurezza. Non pensate che dovremmo dire basta a tutto questo e cercare di recuperare un po’ di buon senso?
E voi, sì, voi che leggete, davvero i vostri problemi sono i senzatetto e i poveri incontrati per strada? O non sono forse le considizioni di sopravvivenza cui vi riduce un’amministrazione della cosa pubblica che è criminale e che dà sempre più potere ai capitalisti?
E sarebbe questo ill governo del cambiamento? A suon di securitarismo e fascistizzazione della gestione dei Comuni? Grazie ma no. Possiamo farne a meno.
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